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“ LE IENE “ * MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI: « IL VOLO A LEI ASSEGNATO AVREBBE EFFETTUATO PER 97 VOLTE LA TRATTA CIAMPINO – VENEZIA »

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12.07 - mercoledì 5 maggio 2021

Ieri sera, martedì 4 maggio, in prima serata su Italia 1, è andato in onda a “Le Iene” un servizio di Giulia Innocenzi e Marco Occhipinti relativo al record di voli di Stato effettuato dall’aereo Falcon 900 e assegnato alla Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. La Iena è andata dalla seconda carica dello Stato per farle delle domande sull’uso che ne avrebbe fatto durante la pandemia: 124 voli, come riportato dall’inchiesta di Repubblica di qualche giorno fa. L’inviata ha provato ad avere una sua risposta ma, nel tentativo di porre le domande sul caso, è stata più volte bloccata dalla sicurezza. Avrebbe voluto chiederle come mai l’aereo a lei assegnato, in base al registro di volo, avrebbe effettuato per 97 volte la tratta Ciampino-Venezia, la più veloce per andare dal lavoro a casa (la Casellati vive a Padova, ndr.). Il servizio mostra che negli stessi orari e sulla stessa tratta erano disponibili dei voli di linea. Giulia Innocenzi ne parla con l’ex Deputato 5 Stelle Alessandro di Battista e con Sergio Rizzo, vicedirettore di Repubblica.

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È il primo maggio, la presidente Casellati sta partecipando alla cerimonia di intitolazione di alcune vie dell’area dell’ex Expo a Milano. L’inviata è lì per porle delle domande ma, nel momento in cui comincia a fargliele, intervengono le forze dell’ordine per identificarla, nonostante fosse regolarmente accreditata come tutti gli altri giornalisti presenti. “Presidente, ci può spiegare perché ha preso tutti questi voli di stato in un periodo di crisi del genere? Ma per gli altri italiani che prendono aerei e treni? È pericoloso? …Un milione di euro in un anno, scusi, ma ci sono anche i voli di linea”, le chiede l’inviata. Alle prime domande dalla Innocenzi la Casellati non risponde ma un fuori onda “cattura” le sue risposte. La presidente sta parlando con il sindaco di Milano Beppe Sala e con il presidente della Lombardia Attilio Fontana, entrambi presenti all’inaugurazione, e viene ripresa da un video.

Nel fuori onda registrato dall’agenzia Alanews si sentono queste sue parole: “Zero voli. 2019 zero voli. 2020, 12 (incomprensibile, ndr) …quello, le restrizioni… tutto per arrivare a lavorare. Non c’erano treni, non c’erano aerei, non c’erano… questo nessuno lo dice. (incomprensibile, ndr.) 10, 15 ore sono andati in Columbia con voli di stato…”

La Casellati dice quindi che non c’erano altre opzioni di aerei o treni e sembra giustificarsi affermando che, per via delle restrizioni dovute al Covid, non ci sarebbero stati mezzi di trasporto, ma, analizzando con attenzione i suoi viaggi, si notano partenze e decolli fatti negli stessi orari o a distanza di pochi minuti di voli di linea o low cost che effettuavano gli stessi percorsi. Ad esempio, lunedì 8 febbraio 2021 la Casellati sarebbe partita da Venezia con il volo di stato alle 15.53 in direzione Roma, anche se 20 minuti prima era partito un aereo di linea dell’Alitalia che percorreva la stessa tratta. Lunedì primo marzo avrebbe preso l’aereo di stato alle 15.40 da Venezia per arrivare a Roma, appena 5 minuti prima che partisse un volo di linea. Due settimane dopo, lunedì 15 marzo, l’aereo della seconda carica dello stato decolla alle 15.34 da Venezia, 4 minuti prima di quello di linea, diretto comunque a Roma.

Il Falcon 900, identificato con la sigla IAM9003, avrebbe eseguito per 97 volte la tratta Ciampino-Venezia, la tratta più veloce che collega il suo ufficio a Palazzo Madama alla sua abitazione, nel centro di Padova. E anche per l’inaugurazione del primo maggio a Milano, il suo aereo è decollato nuovamente alle ore 9.36 da Ciampino, per atterrare alle 10.27 all’aeroporto di Milano Linate.

Se si volesse fare un paragone bisognerebbe ricordare che l’aereo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è atterrato l’ultima volta 5 mesi fa, quello del Presidente del Consiglio Mario Draghi è stato utilizzato una sola volta negli ultimi 3 mesi, per andare a Bergamo per la cerimonia di commemorazione delle vittime del Covid, e che nessun decollo risulta invece negli ultimi tre mesi per l’aereo del Presidente della Camera Roberto Fico. La Presidente Casellati riesce a triplicare anche il record di Angelino Alfano che, tra il 2016 e il 2017, quando era ministro degli Esteri, prese ben 68 voli di stato. Va detto anche che per le cinque più alte cariche dello Stato non esiste alcun obbligo di trasparenza nell’uso dei voli di stato.

“Lo staff della Casellati ha fatto sapere a Repubblica che lei ha preso questi voli di stato per ragioni di Covid”, dice all’inviata Sergio Rizzo, vicedirettore di Repubblica, parlando del caso sollevato dal quotidiano che dirige. “Questa cosa secondo me inaccettabile, perché non c’è alcun obbligo di giustificazione da parte di queste 5 cariche dello Stato, però dal punto di vista morale, veramente questo è uno schiaffo a tutti i cittadini.” “Ci sono delle persone nelle Istituzioni che si ritengono superiori ai cittadini, e questa cosa in una democrazia compiuta non è accettabile. Commenta ancora Rizzo: “Sul sito della corona inglese c’erano tutti gli aerei che venivano utilizzati. Quindi se sappiamo della Regina Elisabetta, perché non possiamo sapere della Presidente del Senato? Sono soldi dei cittadini in fin dei conti.”

La vicenda sembrerebbe non aver suscitato grandi reazioni nel mondo della politica a parte quella di Alessandro Di Battista che da poco ha lasciato i pentastellati, che alla Innocenzi dichiara: “La pax Draghiana ha zittito praticamente tutte le forze politiche, anche il Movimento 5 Stelle, perché quando io facevo il parlamentare, su una roba del genere avremmo occupato l’aula del Parlamento fino a che la Casellati nello specifico non avesse chiarito. Qualora ci fossero in realtà dei voli e dei treni, ci fossero stati, ritengo che, a fronte di questa menzogna, la seconda carica dello stato si debba dimettere. Ancor di più si dovrebbe dimettere se dovesse essere dimostrato che ha utilizzato un Falcon, quindi un aereo che costa al contribuente, anche a me che pago le tasse dagli 8mila, 9mila euro l’ora, per andare in vacanza in Sardegna. Questo è inaccettabile. Nei paesi normali tutta l’opposizione, ma anche internamente ai partiti che sostengono il governo, come dire, l’imbarazzo, li spinge a chiedere le dimissioni. Ma noi non viviamo più in un Paese normale. Un Paese dove non c’è opposizione non è un Paese normale”. L’inviata gli chiede: “Ma secondo te perché questo silenzio dei 5 stelle sui voli di stato che i costi della politica sono sempre stato un cavallo di battaglia?” Di Battista le risponde: “Credo appunto che questo in momento ci sia una sorta di melassa collettiva che fa sì che si evitino degli attacchi, ma questa è la distruzione della politica. Se io oggi fossi un Senatore del movimento 5 stelle, ogni qual volta la Casellati dovesse entrare in aula, mi alzerei e chiederei spiegazioni. «Presidente se può spiegare al popolo italiano questi 120 voli di Stato, quanto sono costati, lei deve darci prova del fatto che non abbia utilizzato un aereo a scopi personali, quindi per andare in vacanza». Questo si deve fare a prescindere da essere forza di governo e opposizione, io l’ho sempre pensata in questo modo.”

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