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DISOCCUPAZIONE: ISTAT, CRESCE AL 40,1% PER LA FASCIA 15-24 ANNI

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10.30 - martedì 31 gennaio 2017

(Fonte: Uffico stampa Istat) – Per la prima volta si presenta un’analisi dell’effetto della componente demografica sulle variazioni tendenziali dell’occupazione per classe di età (box a pagina 6). A partire da questo comunicato, alcuni indicatori verranno inseriti tra quelli presentati mensilmente. Nel mese di dicembre la stima degli occupati è stabile rispetto a novembre, sintesi di un aumento per la componente maschile e di un equivalente calo per quella femminile. Aumentano gli occupati di 25-34 anni, mentre calano gli over 35. A crescere, in questo mese, è l’occupazione dipendente a termine, mentre calano gli indipendenti. Il tasso di occupazione è stabile al 57,3%. Nell’arco del trimestre ottobre-dicembre si registra una sostanziale stabilità nella stima degli occupati rispetto al periodo precedente, sia tra gli uomini sia tra le donne. Segnali di crescita si rilevano per ultracinquantenni, dipendenti a termine e indipendenti, mentre si registra un calo per i 15-49enni e i dipendenti permanenti.

 

 

La stima dei disoccupati a dicembre è in aumento su base mensile (+0,3%, pari a +9 mila). La crescita è attribuibile alla componente femminile a fronte di un calo per quella maschile e si distribuisce tra le diverse classi di età ad eccezione dei 25-34enni. Il tasso di disoccupazione è stabile al 12,0%. La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni è in diminuzione nell’ultimo mese (-0,1%, pari a -15 mila). Il calo interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età ad eccezione degli ultracinquantenni. Il tasso di inattività è stabile al 34,8%. Nel periodo ottobre-dicembre alla sostanziale stabilità degli occupati si accompagna la crescita dei disoccupati (+2,6%, pari a +78 mila) e il calo delle persone inattive (-0,6%, pari a -78 mila). Su base annua, a dicembre si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+1,1% su dicembre 2015, pari a +242 mila). La crescita tendenziale è attribuibile ai lavoratori dipendenti (+266 mila, di cui +111 mila i permanenti, +155 mila quelli a termine) e coinvolge sia le donne sia gli uomini, concentrandosi tra gli ultracinquantenni (+410 mila). Nello stesso periodo aumentano i disoccupati (+4,9%, pari a +144 mila) e calano gli inattivi (-3,4%, pari a -478 mila).

L’analisi dell’effetto della componente demografica sull’andamento tendenziale dell’occupazione evidenzia che sul calo degli occupati di 15-49 anni (-168 mila unità) influisce in modo decisivo la diminuzione della popolazione in questa classe di età, mentre al netto della dinamica demografica la performance occupazionale risulta positiva (+76 mila unità), con un aumento del tasso di occupazione. Tra i 50-64enni, al contrario, la crescita demografica contribuisce ad accentuare la crescita dell’occupazione determinata dalla sempre più ampia partecipazione al lavoro.

 

 

 

 

In allegato il documento contenuto nel comunicato stampa:

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