(Fonte: Maurizio Fugatti) – Lavori linea ferroviaria Valsugana: la provincia intende intervenire a tutela delle strutture turistiche della zona?
Dall’11 giugno fino al 12 luglio la linea ferroviaria della Valsugana rimarrà completamente chiusa per la realizzazione di ingenti lavori infrastrutturali, che sembrerebbero avere un costo di circa 20 milioni di euro.
I treni, nel periodo di chiusura della linea, sono sostituiti da un servizio di autobus e verranno ripristinati poi, pare, dal 13 luglio, fatta eccezione per la tratta Levico-Bassano, che dovrebbe rimanere chiusa fino al 31 Luglio 2017.
Secondo quanto apparso nei giorni scorsi sui quotidiani locali, i lavori di sistemazione della linea, che vengono effettuati anche nel corso delle ore notturne, starebbero creando profondi disagi alle strutture turistiche ricettive della Valsugana, in particolar modo ai campeggi della zona di Caldonazzo e Calceranica.
Numerosi turisti infatti avrebbero abbandonato le strutture prima del termine della propria villeggiatura proprio a causa delle condizioni insostenibili di soggiorno provocate dal cantiere (polvere, vibrazioni, ecc.), ed in particolare a causa del rumore insopportabile nel corso delle ore notturne.
I titolari delle strutture, secondo quanto apparso sulla cronaca, si lamenterebbero non solo della pianificazione dei lavori che, se confermati i fatti, definire infelice sarebbe un eufemismo, ma anche di non essere stati avvisati per tempo dell’inizio degli stessi, di modo da poter avvertire i propri clienti dei possibili disagi al momento della prenotazione, pare infatti abbiano appreso dell’avvio dei lavori praticamente in concomitanza con l’apertura del cantiere.
Considerata la vocazione turistica del nostro territorio ed in particolare della zona dei laghi, Valsugana compresa, si ritiene opportuno concertare i lavori di ammodernamento infrastrutturale con le esigenze di lavoro delle strutture turistiche ricettive limitrofe, al fine di non inficiare sui proventi della stagione estiva 2017 del settore e di non minare l’immagine di un territorio come il nostro, che da sempre cerca di offrire un turismo di qualità, volto all’accoglienza ed alla soddisfazione del cliente, che molto spesso si reca appositamente presso le località di villeggiatura trentine, anche da Austria e Germania.
Considerato che la stagione estiva sembra non essere iniziata nel migliore dei modi, si ritiene doveroso conoscere i dettagli di pianificazione dei lavori infrastrutturali della linea ferroviaria della Valsugana, quali siano i criteri adottati per la pianificazione degli stessi, ma soprattutto se e come si intenda intervenire al fine di porre rimedio ai disagi derivanti per le strutture turistiche limitrofe al cantiere, quantomeno attenuandoli, per non compromettere i risultati della stagione e l’immagine turistica del territorio.
Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere:
-Se la Provincia sia a conoscenza dei disagi che i campeggi delle zone di Calceranica e Caldonazzo starebbero vivendo a causa dei lavori di sistemazione della linea ferroviaria della Valsugana;
-Quali sia nel dettaglio la pianificazione dei lavori, da chi e secondo quali criteri sia stata elaborata, in particolare riferimento al lavoro nel corso delle ore notturne;
-Quando e come i titolari delle strutture turistiche ricettive della zona siano stati avvisati dell’apertura del cantiere e dell’inizio dei lavori;
-Se non si ritenga opportuno ripianificare i lavori di ammodernamento infrastrutturale in corso, tenendo conto anche delle esigenze di lavoro delle strutture turistiche ricettive limitrofe, al fine di non inficiare sui proventi della stagione estiva 2017 delle stesse e di non minare l’immagine turistica della Valsugana e più in generale del Trentino;
Se e come la Provincia intenda intervenire a tutela delle strutture ricettive della zona, per risarcire i danni subiti finora e/o limitare eventuali danni futuri causati dai lavori di ammodernamento infrastrutturale in corso.
A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.
Lega Nord Trentino
In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:
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Foto: archivio Pat
