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LAV-ORDINANZA ANTI ORSO TRENTINO: ERGASTOLO O UCCISIONE, VERDETTO INDEGNO

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16.13 - lunedì 24 luglio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Lav, Lega anti vivisezione) – Provincia Trento firma Ordinanza anti-orso. La Lav insorge: Sarà ergastolo o uccisione, verdetto indegno di un paese civile! Provvedimento non coerente con la politica di immissione voluta dall’amministrazione e con denaro dei contribuenti: Gli orsi (veri) non sono peluche ne’ bersagli.

“Ergastolo o uccisione. Questo il freddo, agghiacciante verdetto non degno di un Paese civile, avanzato dalla Provincia di Trento per l’orso che si sarebbe scontrato con un uomo – fortunatamente senza gravi conseguenze e al quale esprimiamo la nostra solidarietà – in presenza del suo cane”, afferma la Lav.

Memore della tragica e tristissima uccisione dell’Orsa Daniza (11 settembre 2014), strappata ai suoi cuccioli, la Lav insorge alla lettura dell’Ordinanza anti-orso firmata oggi dal Presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi.

Come preannunciato ieri nel corso di un vertice, l’Ordinanza prevede un intervento di “monitoraggio, identificazione e rimozione” e nello specifico la Lav mette in evidenza che alla lettera j) dell’Ordinanza si prevede la “cattura per captivazione permanente” e alla lettera k) “abbattimento”.

Questo il commento della Lav (www.lav.it):

“Si tratta di una sentenza senza processo, emessa sulla spinta emotiva e irrazionale di un’Amministrazione provinciale che vuole pieno diritto di vita e di morte sugli orsi! Gli orsi non sono tornati in Trentino per loro volontà, ma per decisione della Provincia che ne ha fatto un vanto con tanto di pubblicità, e a spese del contribuente.

Ma gli orsi veri non sono peluche né bersagli. Il Ministro dell’Ambiente Galletti continui pure ad alzare le mani, da Daniza a oggi non c’è una gestione veramente attiva e risolutiva in materia di corretta convivenza con questi animali.

Un verdetto contro animali e contro l’ambiente: una grave macchia per il Trentino che fa vanto delle sue bellezze naturalistiche, salvo poi emettere provvedimenti di forza e gravemente coercitivi, come questa Ordinanza. Chiediamo che non faccia parte della Squadra del Servizio Foreste e Fauna della Provincia di Trento che sarà chiamato a dare attuazione all’Ordinanza, il Medico Veterinario che ha già condannato Daniza – e per il quale lo stesso veterinario, per non andare a processo,  è stato ammesso all’oblazione dal Tribunale di Trento per il reato di cui all’articolo 727 bis – e chiediamo di sapere da chi sarà composta tale Squadra”.

 

 

 

 

Foto: da archivio Pat

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