(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Stanotte, con una fretta eloquente, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ha emanato un decreto di uccisione dell’orsa Kj1. E stamattina l’ha uccisa.
Questo nonostante il Tar avesse già bloccato ben due ordinanze di uccisione contingibili e urgenti, emanate dalla Provincia nel giro di due settimane, sospendendo il giudizio fino al 5 settembre, e avesse invece suggerito all’amministrazione trentina di intraprendere altre strade, assolutamente non violente, per evitare altri incidenti e tutelare cittadini e turisti presenti sul territorio. Una fra tutte il monitoraggio degli spostamenti dell’orsa, grazie all’applicazione del radiocollare, e la chiusura di alcuni sentieri mirati.
Ma il presidente Fugatti, pur di accanirsi con gli orsi, ha aggirato vergognosamente anche le indicazioni del Tar, appellandosi alla “leggina” provinciale che consente di uccidere fino a 8 orsi l’anno, corroborato dal parere di ISPRA, che venerdì scorso aveva espresso un parere non negativo all’uccisione.
“Siamo pieni di dolore e rabbia – dichiara Massimo Vitturi, area animali selvatici LAV – e siamo davvero preoccupati per i cuccioli e per questa furia orsicida che non si ferma! Fugatti e la sua Giunta sfogano sugli orsi la loro incapacità politica di favorire una convivenza pacifica”.
Questa persecuzione è anche il risultato di un’autonomia differenziatissima. Lo Stato purtroppo da anni ha abdicato, lasciando alla Provincia ogni responsabilità e possibilità di decisione sul destino degli animali selvatici, permettendo di ammazzare una madre con un’ordinanza lampo, emanata di notte, quando probabilmente l’orsa era già nel mirino dei fucili, impedendoci di poterla difendere e salvare.
“C’erano tante alternative possibili, tra cui anche quella del trasferimento in Romania che avevamo suggerito. Perché allora uccidere una mamma coi cuccioli? Denunciamo Fugatti per la violazione dell’articoli 544 bis, ossia uccisione “non necessitata” – conclude Vitturi.
Basta uccidere! Gli animali non devono più pagare per politici incapaci.
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Foto archivio