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KEYNET: FUGATTI A DORIGATTI, QUALI RAPPORTI CON LE SOCIETA’ OFFSHORE SVIZZERE?

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12.39 - venerdì 13 gennaio 2017

(Fonte: Maurizio Fugatti) – Nei mesi scorsi il Tribunale di Trento ha dichiarato il fallimento di Keynet Srl e di Telemedika S.r.l., società trentine operanti nell’ambito della telemedicina. La Keynet è socia al 60% di Telemedika, mentre il restante 40% fa capo alla Webbs Srl di Maurizio Bezzi. La società Telemedika è al centro di un appalto sospetto da 138 mila euro dell’Azienda sanitaria per i servizi di telemedicina, finita sotto la lente della procura della Repubblica di Trento. La Keynet invece è al centro di un filone della maxi inchiesta della Procura di Trento sugli appalti di Trento Rise, il defunto consorzio per la ricerca e innovazione formato da Università e Fondazione Kessler e finanziato dalla Provincia. Si tratta delle indagini su un Pcp da 5 milioni di euro che veniva chiamato «Pua», ovvero punto unico di accesso, sui servizi socio sanitari in Trentino. Alla gara per l’affidamento di questo Pcp si piazzò al primo posto il raggruppamento di imprese tra la controllata di Deloitte, Icare, e la Keynet srl. Il socio maggioritario con una quota del 58,4% della Keynet srl è la signora Pedrotti Luisa, codice fiscale PDRLSU63S64L378Q, residente in via del Forte 35 a Trento. All’interno della compagine societaria della Keynet srl dal giugno 2011 all’aprile 2014 è stata presente una società fiduciaria, la Trustfid s.p.a.

Come rilevato da un accesso agli atti eseguito dall’interrogante presso Interbrennero Spa la società Keynet ha prenotato due serate per incontri politici svoltisi nell’aprile e nell’ottobre 2013 per la campagna elettorale per l’allora candidato Presidente Ugo Rossi. Lo stesso Ugo Rossi ha poi saldato le fatture emesse da Interbrennero. La società Keynet negli anni scorsi ha avuto dall’ente pubblico numerose commesse pubbliche per enti diversi, oltre ai bandi suddetti sui quali sono in corso le indagini della magistratura. Più volte in altri atti ispettivi abbiamo posto il problema delle assegnazioni di commesse pubbliche ad una società come la Keynet che aveva avuto nella propria compagine sociale una fiduciaria, visto l’alto grado di opacità e la scarsa trasparenza presenti in simili società. A tale proposito, dal controllo di una visura camerale effettuata nei giorni scorsi dall’interrogante, aumentano in modo considerevole tali perplessità. Risulterebbe infatti che il socio di maggioranza della società Keynet srl, la suddetta signora Pedrotti Luisa (codice fiscale PDRLSU63S64L378Q), sia entrato in possesso in data 5 dicembre 2016 del 100% di una società trentina, la Tumar srl (P. iva 01881310229), avente sede legale in via Brennero 322, tramite l’acquisto dell’intero pacchetto azionario posseduto da una società svizzera, la Divielle S.A., società anonima di diritto svizzero con sede in Gravesano (Svizzera), via San Pietro n.2°, iscritta al registro di commercio del Cantone Ticino. Da un controllo sui maggiori motori di ricerca la Divielle S.A. svolge la funzione di “Studio fiduciario, contabile e amministrativo”. In pratica la Tumar srl era di proprietà di una società offshore svizzera.

Da un controllo preciso risulta che la costituzione della società Tumar srl avviene il 17 maggio 2004, e l’azionista principale con il 99% delle quote era la “Adiconsult – Società Fiduciaria e di Revisione Srl”, con sede in Parma. Il 30 agosto del 2006 la Adiconsult diviene proprietaria del 100% delle azioni della Tumar srl. Il 15 febbraio 2011 la Adiconsult cede il totale delle azioni alla società svizzera Getrimex S.A., con sede a Lugano (Svizzera). Il 23 settembre 2011 la Getrimex S.A. cede il totale delle azioni alla suddetta società svizzera Divielle S.a. Quindi nella compagine azionaria della Tumar S.r.l. sono state presenti una società fiduciaria italiana e due società fiduciarie offshore svizzere.

L’oggetto sociale della Tumar srl è il seguente:
“la costruzione, la ristrutturazione ed interventi edilizi, diretti ed indiretti, in proprio e per conto terzi, di e su immobili di qualsiasi tipo, sia privatiche pubblici, la compravendita e la locazione e sublocazione di beni immobili anche arredati; la gestione di alberghi, case albergo, residenze alberghiere, garni’, ristoranti, pizzerie, bar, campeggi ed in genere compendi turistici e locali o esercizi pubblici per intrattenimento; il commercio sia al dettaglio sia all’ingrosso, sia in italia sia all’estero di materiali e macchinari o veicoli e motoveicoli e relativi pezzi di ricambio per l’edilizia, per il giardinaggio, per il bricolage, di container, di case mobili, di prefabbricati e di beni per l’arredamento. la societa’ potra’ inoltre compiere tutte le operazioni commerciali, industriali, mobiliari e immobiliari ritenute necessarie o utili per il conseguimento dell’oggetto sociale, prestare fideiussioni e garanzie reali o personali, anche a favore di terzi, e assumere partecipazioni e interessenze in altre societa’ o imprese, purche’ tali operazioni non siano svolte nei confronti del pubblico ne’ in via prevalente, nel rispetto delle inderogabili norme di legge.”

Da un controllo camerale presso L’Ufficio del Catasto di Trento la Tumar srl è proprietaria del 100% di numero 4 unità immobiliari site nel Comune di Trento in via alle Coste/Cognola n.26 n.35. Su due di queste unità immobiliari, la C.C.108/ p.ed. 1850/P.M.8 e la C.C, 108/ p.ed. 1850/P.M. 42, il diritto di abitazione è in capo ai signori M.M. e V.T. L’acquisto della piena proprietà dell’intero capitale sociale della Tumar Srl, per il prezzo di Euro 10.000 (diecimila) da parte della signora Pedrotti Luisa è avvenuto il 5 dicembre 2016. Da un controllo empirico sulle mappe del comune di Trento si riscontra che via del Forte, dove risiede la signora Pedrotti Luisa oggi azionista unica della Tumar srl, è una continuazione di via alle Coste.
Come si evince dalle informazioni di cui sopra la Tumar srl ha avuto nel tempo una compagine azionaria non trasparente, formata da fiduciarie italiane e società offshore svizzere opache, e nelle scorse settimane è divenuta di proprietà di una persona fisica che detiene inoltre la quota di maggioranza di una società, la Keynet srl, che ha goduto nel tempo di importanti commesse pubbliche dai vari enti provinciali. Si ritiene che i controlli fatti dagli organi preposti sulle società e sugli azionisti ai quali vengono affidate commesse pubbliche in Trentino siano carenti. Come evidenziato infatti in questo caso la Provincia ha dato appalti pubblici a società aventi nella propria compagine azionaria soci che in tempi diversi hanno avuto legami con società offshore. Rilevando inoltre le due inchieste giudiziarie in corso sulla Keynet srl, la presenza di tali società offshore e fiduciarie nella Tumar srl rende ancora più ambiguo il rapporto delle autorità provinciali nei confronti di tali società e dei loro soci.

Tutto ciò premesso,
si interroga il Presidente della Provincia per sapere:

1 La Provincia è al corrente della compagine azionaria storica della Tumar srl e chi siano le persone coinvolte in vari momenti all’interno della Tumar srl;
2 Tali persone hanno avuto legami con società che hanno ricevuto commesse pubbliche in Provincia;
3 Gli immobili di cui in premessa da chi sono abitati e da quando? Si tratta di persone che hanno avuto a che fare con società che hanno ricevuto commesse pubbliche in Trentino? Si tratta di soci della società Keynet srl?
4 Come valuta la Provincia il fatto che le commesse pubbliche in Trentino possano andare a società aventi soci che in tempi diversi hanno avuto a che fare con società fiduciarie e offshore?
5 Come controlla la fattispecie di cui sopra la Provincia al momento della assegnazione delle commesse pubbliche?
6 Come ritiene la Provincia in futuro di evitare simili fattispecie?

A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.

 

 

In allegato l’interrogazione:

170112 – Int _ Tumar srl

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