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ITALIA VIVA – TRENTINO * REFERENDUM 12 GIUGNO: SEN. CONZATTI, « 5 “SÌ” SONO L’UNICO MODO PER UNA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA GARANTISTA, SENZA CORRENTI »

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13.26 - lunedì 6 giugno 2022

“5 SI’ per una giustizia + giusta, un voto chiesto dai cittadini che con le loro firme hanno voluto il referendum, ora è importante partecipare e riempire di senso questo voto”. Così la senatrice di Italia Viva, Donatella Conzatti ha aperto l’incontro sul referendum giustizia che si terrà domenica 12 giugno. Un incontro al quale hanno partecipato tanti esponenti di Italia Viva, di Azione, tra cui il consigliere provinciale Ugo Rossi e + Europa con Alexander Shuster.

“Occorre votare sì perché è l’unico modo per sollecitare una riforma della giustizia in senso garantista – ha detto Conzatti – per una giustizia più giusta e senza correnti. Sono temi tecnici ma riguardano la vita di tutti. Nostro dovere è spiegare affinché il 12 giugno molti possano votare e votare con consapevolezza. Raggiungere il quorum richiesto non sarà semplice ma votare è un diritto-dovere straordinario. Votare sì è un segnale di stima alla stragrande maggioranza di magistrati che lavorano in modo impeccabile”.

Rossi ha evidenziato l’importanza dell’incontro a più voci:” Bene il messaggio all’unisono di Azione, Italia Viva, + Europa per un’area liberale e riformista”. “Non è un referendum contro la magistratura – hanno precisato Rossi, Conzatti, Shuster – il referendum è un’iniziativa per affrontare concretamente la questione della giustizia. Tema che riguarda tutti”.

Durante l’incontro, hanno preso parte molti aderenti dei tre partiti riformisti e liberali ed hanno spiegato le ragioni del SÌ: Andrea Robol (Italia Viva), Fabio Pipinato (ItaliaViva), Andrea Cavazzani (Azione), Giovanna Gambarota (Azione), Alexander Shuster (+ Europa).

Gli argomenti toccati dai quesiti sono: abolizione della legge Severino, riduzione dell’ambito dei reati per i quali è consentita l’applicazione delle misure cautelari, separazione delle carriere tra giudici e pm, elezione dei membri togati del Consiglio superiore della magistratura, valutazione dei magistrati.

1 SCHEDA ROSSA Abolizione Legge Severino
Per scegliere di abolire la norma che prevede l’incandidabilità e la cessazione dall’incarico di persone condannate a pene di determinata entità per reati non colposi. Perché votare sì? La scelta degli eletti spetta ai cittadini, non alla magistratura. È una questione di giustizia e legalità, ma soprattutto di democrazia: riaffermiamo la piena separazione dei poteri.

2 SCHEDA ARANCIONE Riforma della custodia cautelare
Per scegliere di abrogare la norma del codice di procedura penale relativa alle esigenze cautelari nella parte che prevede il pericolo di reiterazione del reato. Perché votare sì? Questa esigenza è per lo più basata su un giudizio soggettivo, generalmente privo di adeguata motivazione, quasi sempre sfornito di prove concrete. Abolirla significa evitare che siano messe in carcere persone che, al termine dei processi, risultano essere innocenti.

3 SCHEDA GIALLA Separazione delle funzioni
Per delineare una netta separazione delle funzioni di giudici e pubblici ministeri: il magistrato dovrà necessariamente scegliere fra funzione giudicante e requirente e non potrà cambiare. Perché votare sì? Assicurare la netta separazione delle funzioni di giudici e magistrati significa compiere un primo passo verso una effettiva terzietà del giudice, e assicurare così una giustizia più giusta.

4 SCHEDA GRIGIA Equa valutazione dei magistrati nei consigli giudiziari
Per riconoscere ai rappresentanti dell’università e dell’avvocatura il diritto a valutare la professionalità e la competenza dei magistrati all’interno dei consigli giudiziari. Perché votare sì? Oggi sono i magistrati a valutare altri magistrati, cosa che favorisce logiche corporative e rende poco affidabili le valutazioni. Dobbiamo restituire efficienza e credibilità all’ordinamento giudiziario.

5 SCHEDA VERDE Elezione dei togati del Csm
Per abolire la norma che prevede l’obbligo di raccolta firme per la presentazione delle candidature al CSM. Perché votare sì? La magistratura non può e non deve essere sotto il controllo delle correnti. Votando sì, anche chi non è iscritto a una corrente potrà candidarsi e aspirare ad essere eletto nel CSM.

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