News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

ISTAT * ACQUA: « EROGAZIONE GIORNALIERA, È MASSIMA NELLA PROVINCIA DI AOSTA CON 438 LITRI PER ABITANTE, SEGUITA DAL TRENTINO (343) » (REPORT)

Scritto da
11.27 - martedì 21 marzo 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

///

Erogazione dell’acqua più elevata nei comuni del Nord. L’erogazione giornaliera pro capite è mediamente più elevata nei comuni del Nord, con il massimo nel Nord-ovest (253 litri per abitante al giorno), che presenta una forte variabilità regionale e valori che vanno dai 234 litri per abitante al giorno del Piemonte ai 438 della Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (regione con il valore più alto). La diffusione dei fontanili, soprattutto nelle aree montane, può dar luogo a erogazioni considerevoli e spiega i valori sensibilmente più alti dei volumi pro capite. Nella ripartizione delle Isole è erogato in media il minore volume di acqua (186 litri per abitante al giorno), anche se i valori regionali più bassi dell’indicatore si osservano in Umbria (166) e Puglia (155).

Anche a livello di distretto idrografico ci sono importanti differenze nei volumi movimentati giornalmente dalle reti di distribuzione dell’acqua potabile, che in molti casi ricalcano quanto visto anche a livello regionale. Il distretto idrografico del Fiume Po, con 241 litri per abitante al giorno, si contraddistingue per il maggior volume di acqua erogata pro capite, mentre il distretto della Sicilia (181) per il più basso.

L’erogazione giornaliera pro capite è massima nella provincia di Aosta (438 litri per abitante al giorno), seguita dalla provincia autonoma di Trento (343) e la città metropolitana di Milano (311) Di contro, è minima nella provincia di Enna (116 litri per abitante al giorno), con valori inferiori ai 130 litri anche nelle province di Caltanissetta (125), Agrigento (127) e Arezzo (128).

 

Restano elevate le perdite idriche nella rete di distribuzione. Nel 2020 operano in Italia 2.391 gestori di servizi idrici, 161 in meno rispetto al 2018, ma la gestione è ancora fortemente frammentata. Nel 2020 sono erogati ogni giorno per gli usi autorizzati 215 litri di acqua potabile per abitante nelle reti comunali di distribuzione. Nel 2021 sono adottate misure di razionamento dell’acqua in 15 comuni capoluogo di provincia/città metropolitana (erano 11 nel 2020), due anche nel Centro-Nord. Nel 2020, 6,7 milioni di residenti non sono allacciati alla rete fognaria pubblica.

L’acqua e l’insieme dei servizi a essa correlati, elementi fondamentali per la sostenibilità ambientale, il benessere dei cittadini e la crescita economica, sono inclusi negli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Il Goal 6 “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico sanitarie” e il Goal 14 “Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile” sono tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU (Sustainable Development Goals, SDGs) quelli più direttamente legati al tema dell’acqua.

Per la natura integrata e indivisibile degli obiettivi l’acqua trova spazio anche in altri Goals, tra questi il Goal 13 “Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze”.

La salvaguardia delle risorse idriche e la gestione efficace, efficiente e sostenibile dei servizi idrici rientrano inoltre tra gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Per la Giornata mondiale dell’acqua, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e celebrata ogni anno il 22 marzo, l’Istat pubblica il focus tematico di seguito presentato che fornisce una lettura delle statistiche sulle acque con riferimento ai diversi aspetti legati al territorio e alla popolazione, integrando i risultati provenienti da diverse indagini, elaborazioni e analisi prodotte dall’Istituto.

 

Ancora frammentata la gestione del servizio idrico in alcune aree del Paese

Nel corso del 2020 i gestori dei servizi idrici per uso civile sono 2.391: 1.997 gestori in economia (83,5%), ovvero enti locali, e 394 gestori specializzati (16,5%). Proseguendo la progressiva diminuzione in atto sin dal 1994, anno della riforma che ha avviato il servizio idrico integrato (i gestori erano 7.826 nel 1999), rispetto al 2018 il numero dei gestori si riduce di 161 unità, a seguito delle trasformazioni gestionali che hanno interessato alcuni territori, tra cui le province di Como, Varese e Rieti.

Persiste una spiccata parcellizzazione gestionale, per l’incompleta attuazione della riforma, soprattutto in Calabria, Campania, Molise, Sicilia, Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste e nelle province autonome di Bolzano/Bozen e Trento.

L’approvvigionamento di acqua per uso potabile è gestito da 1.619 enti (-95 sul 2018), l’80,1% dei quali opera in economia (1.297).

Le reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile sono gestite da 1.965 enti (-123). Nell’85,1% dei casi si tratta di gestori in economia (1.673) e nel 14,9% di gestori specializzati (292).

La fognatura comunale, gestita da 2.131 enti (-132), è il servizio idrico con il più alto numero di gestori e in cui si ha la maggiore quota di operatori in economia (1.946, pari al 91,3%).

La depurazione delle acque reflue urbane è il servizio con il minor numero di enti gestori: 1.377 nel 2020 (-74), che per l’83,5% sono gestori in economia (1.150) e 16,5% gestori specializzati (227).

 

Loader Loading...
EAD Logo Taking too long?

Reload Reload document
| Open Open in new tab

Scarica PDF

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.