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ISPAT – PAT * POPOLAZIONE STRANIERA – AL 1/1/2022: « 45.797 I CENSITI (-7,0%), 10.230 ROMANIA / 5.214 ALBANIA / 3.602 MAROCCO »

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19.17 - giovedì 19 gennaio 2023

L’Istituto di Statistica della provincia di Trento (ISPAT) diffonde i dati definitivi del bilancio demografico della popolazione straniera per l’anno 2021 e degli stranieri residenti in Trentino al 1° gennaio 2022, per Comunità di Valle, genere, cittadinanza ed età. La popolazione straniera comprende le persone non in possesso della cittadinanza italiana: possono essere cittadini di uno o più stati esteri oppure di nessuno stato (apolidi). I dati pubblicati derivano dal calcolo della popolazione residente determinata dall’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) con la nuova metodologia basata sulla contabilizzazione dei microdati demografici integrati con le risultanze censuarie, come meglio illustrato nella nota metodologica allegata.

Al 1° gennaio 2022 la popolazione straniera in Trentino ammonta a 45.797 unità, 3.468 in meno rispetto al dato del 1° gennaio 2021 (che risultava di 49.265 stranieri). Il decremento relativo è del 7,0%, dovuto principalmente alla contrazione della rettifica censuaria stimata dall’Istat. A livello nazionale la variazione è -2,7%, nel Nord-est del -3,0% e in provincia di Bolzano raggiunge il -8,7%.

Gli stranieri costituiscono l’8,5% della popolazione totale residente in Trentino. La provincia di Trento è allineata alla media nazionale (gli stranieri in Italia sono l’8,5% della popolazione complessiva), mentre nella provincia di Bolzano raggiungono il 9,7% e nella ripartizione Nord-est il 10,9%.

I nati stranieri sono 589 e il tasso di natalità (nati su popolazione media residente) è di 12,4 nati per mille abitanti; il tasso di natalità dei soli cittadini italiani è invece pari a 7,3 nati ogni mille abitanti. A livello nazionale il tasso di natalità per i cittadini stranieri è pari all’11,2 per mille, quello per i soli cittadini italiani risulta del 6,4 per mille.

Gli stranieri residenti in Trentino cancellati per morte sono 108 (9 unità in più rispetto all’anno precedente). In conseguenza dell’alta natalità e della bassa mortalità, il saldo naturale (nati meno morti) per i cittadini stranieri è nettamente positivo (+481 unità), anche se presenta un decremento di 145 unità rispetto all’anno precedente.

Il saldo migratorio o sociale (iscritti meno cancellati) è pari a 1.884 persone ed è inferiore all’anno precedente di 265 unità. Il saldo “altre variazioni”, che si riferisce a iscrizioni e cancellazioni per motivi diversi dal trasferimento di residenza in altro comune o all’estero (come ad esempio le cancellazioni per irreperibilità o per mancato rinnovo della dichiarazione di dimora abituale obbligatoria per gli stranieri non comunitari o le iscrizioni di persone non iscritte precedentemente presso alcuna anagrafe), risulta negativo (-1.339 unità) e doppio rispetto al 2020 (-669 unità). Il saldo derivante dall’aggiustamento statistico censuario totale è negativo (-1.891 unità) e annulla il saldo migratorio effettivo che è pari a 1.884 unità.

Le acquisizioni di cittadinanza italiana sottraggono 2.603 persone alla quota totale degli stranieri: rispetto al 2020 sono 500 in più gli stranieri residenti che hanno ottenuto la cittadinanza italiana.

Complessivamente, in provincia di Trento sono presenti 145 cittadinanze straniere, oltre agli apolidi che sono 7 persone. La maggior parte degli stranieri residenti sono cittadini europei: il 30,2% dell’Unione Europea e il 29,5% dell’Europa centro-orientale. I romeni sono la comunità più numerosa (22,3% degli stranieri totali), seguiti dagli albanesi (11,4%), dai marocchini e dai pakistani; le prime quattro cittadinanze totalizzano insieme il 48,5% degli stranieri residenti in Trentino.

Le donne straniere sono il 52,4% degli stranieri totali. Le donne sono la componente più rilevante tra i cittadini dell’Ucraina (75,2% degli ucraini totali), della Federazione Russa, della Polonia, della Bulgaria, del Brasile e della Moldova. Gli uomini, invece, prevalgono in modo particolare tra bangladesi e senegalesi (oltre il 70% degli stranieri sono maschi), pakistani e tunisini.

Analizzando i dati per comunità di valle, si può osservare che le tre comunità più popolose comprendono il 57,2% degli stranieri: il 29,8% degli stranieri è nel Territorio Val d’Adige, il 17,2% in Vallagarina e il 10,2% nell’Alto Garda e Ledro. Sono invece tre le comunità con percentuale di stranieri inferiore all’1% del totale provinciale: Altipiani Cimbri, Paganella e Primiero.

La comunità con la maggior percentuale di stranieri è la Comunità Rotaliana – Königsberg in cui i cittadini stranieri sono l’11,4% dei residenti totali, mentre quella che in cui vi sono meno stranieri risulta la Comunità di Primiero in cui i cittadini stranieri sono solamente il 3,4% dei residenti. I comuni con la maggior quota di stranieri rispetto al totale dei residenti sono Malé e Roverè della Luna, mentre Fierozzo e Vignola-Falesina non ospitano alcun cittadino straniero.

La distribuzione per età degli stranieri in Trentino è molto diversa da quella degli italiani: per questi ultimi i minorenni sono il 16,4% e gli anziani (65 anni e oltre) il 24,5% del totale, mentre per gli stranieri il 21,2% è minorenne e gli anziani sono solamente il 5,7% del totale. Complessivamente il 59,6% dei cittadini stranieri ha meno di quarant’anni. Le donne sono la componente più rilevante nelle classi di età sopra i 30 anni e superano il 69% nella classe oltre i 65 anni di età.

 

 

 

 

 

 

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