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IRRORATRICI FITOFARMACI: DALLAPICCOLA, GIA’ CONTROLLATA MAGGIORANZA ATTREZZATURE

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12.44 - venerdì 3 febbraio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Pat) – Tra i meriti che vanno riconosciuti al sistema frutticolo trentino c’è certamente quello di avere attivato fin dagli anni novanta, con largo anticipo rispetto ad altre regioni ed alle stesse direttive europee in materia, il controllo funzionale e la regolazione delle macchine per la distribuzione dei prodotti fitosanitari. Il controllo delle irroratrici (circa 9.000 quelle operanti sul territorio provinciale, 5.400 delle quali atomizzatori per il trattamento delle colture arboree) può essere effettuato solamente da officine meccaniche autorizzate dalla Provincia (7 quelle attualmente riconosciute) in quanto è richiesta una preparazione specifica del personale e un’apposita strumentazione.

Una direttiva comunitaria (2009/128(Ce), in attuazione della quale il governo ha approvato il Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (pan) impone, pena sanzioni, che entro il 26 novembre 2016 le attrezzature per l’applicazione di pesticidi siano state ispezionate almeno una volta e che, dopo tale data, possano essere impiegate per uso professionale soltanto quelle ispezionate con esito positivo. Del problema se ne è parlato recentemente in due riunioni convocate dal Ministero delle politiche agricole nelle quali si è convenuto che siano le Regioni a decidere in quali circostanze comminare le sanzioni agli inadempienti.

Come ci si regolerà in Trentino? Lo spiega la delibera approvata stamane dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore all’agricoltura Michele Dallapiccola. “In Trentino – spiega l’assessore – possiamo dire di avere una situazione ottimale, con oltre il 70 % di attrezzature controllate, percentuale che si eleva di molto se consideriamo che nel parco macchine complessivo sono comprese anche le attrezzature nuove per le quali il controllo può essere effettuato entro cinque anni dall’acquisto, a fronte di una situazione a livello nazionale che indica una percentuale di macchine controllate che non supera il 30 %”.

In riferimento all’applicazione delle eventuali sanzioni (da 500 a 2.000 euro) a cui potrebbero aggiungersi anche riduzioni negli aiuti previsti dal PSR sulle misure agro-climatico-ambientali, la Provincia autonoma di Trento ha deciso di attivare una delle due opzioni proposte dal Mipaf, quella che consiste nella non applicazione della sanzione o della decurtazione degli aiuti comunitari per le aziende che sottopongono le proprie attrezzature al controllo funzionale dopo il 26 novembre 2016 ma comunque prima del loro effettivo utilizzo per l’effettuazione di qualsiasi trattamento fitosanitario o erbicida.

 

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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