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INTESA SAN PAOLO * DISTRETTI TRIVENETI PRIMO SEMESTRE 2021: GABRIELLI, « IN TN-AA ABBIAMO GIÀ ATTIVATO 11 CONTRATTI DI FILIERA, PER 150 FORNITORI ED UN GIRO D’AFFARI DI 700 MLN »

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11.13 - mercoledì 24 novembre 2021

Importante il contributo dei distretti veneti, più di 14 miliardi di euro, in aumento del 2,4%, seguiti dai distretti del Trentino-Alto Adige con 2,5 miliardi di euro e un incremento del 6,4%

Migliore performance quella dei distretti del Friuli-Venezia Giulia che accrescono le esportazioni del 15,6% e toccano il livello di 1,3 miliardi di euro.

Roberto Gabrielli, direttore regionale “In TAA abbiamo già attivato 11 contratti di filiera, per circa 150 fornitori e un giro d’affari di oltre 700 milioni di euro. Per favorire ulteriormente l’accesso al credito mettiamo a disposizione circa 500 milioni di euro di Motore Italia a sostegno delle transizioni green e digitale e per l’allungamento dei finanziamenti delle imprese”.

E’ stato pubblicato il Monitor dei distretti industriali del Triveneto al primo semestre 2021, curato dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo.

Nel 1° semestre 2021 i distretti del Triveneto hanno toccato il livello record di 17,9 miliardi di euro di esportazioni, 652 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2019, pari ad un incremento di +3,8%, ben oltre il +0,7% registrato dalla media nazionale dei distretti. Importante il contributo dei distretti veneti, più di 14 miliardi di euro, in aumento del 2,4%, seguiti dai distretti del Trentino-Alto Adige con 2,5 miliardi di euro e un incremento del +6,4%. Migliore performance quella dei distretti del Friuli-Venezia Giulia che accrescono le esportazioni del +15,6% e toccano il livello di 1,3 miliardi di euro.

 

Semestre molto positivo per i distretti veneti del sistema casa
Dei 27 distretti veneti monitorati solo 7 riportano differenze negative nel livello di esportazioni del primo semestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019. Spiccano per performance gli Elettrodomestici di Treviso (+201,2 milioni di euro pari a +38,3%), le Materie Plastiche di Treviso, Vicenza, Padova (+102 milioni di euro, pari al +10,5%) che rispondono alla domanda di più settori in rapida crescita come il packaging e imballaggio, le costruzioni e il mobile, l’Oreficeria di Vicenza (+87,3 milioni di euro pari a +12,8%) che riprende impulso dal mercato di storica tradizione degli Stati Uniti, la Termomeccanica di Padova (+71,5 milioni di euro pari a +12,1%) che ha visto triplicare le vendite verso la Russia e le Carni di Verona ( +59,4 milioni di euro pari a +23,8%) trainate da Germania, Francia e Polonia. I distretti del Sistema casa veneto vivono un momento positivo sui mercati esteri e hanno tutti recuperato i livelli del 2019: si evidenziano per dinamicità il Marmo e granito di Valpolicella (+14,3%) e per importanza dei livelli delle esportazioni il Legno e arredo di Treviso (+2,4%).

 

Tra i distretti della Metalmeccanica tornano ai livelli pre-COVID le Macchine agricole di Padova e Vicenza e la Termomeccanica Scaligera, mentre la Meccanica strumentale di Vicenza è ancora in ritardo sui mercati primari di Germania e Stati Uniti. La ripresa appare in modo ancora più evidente per i distretti che appartengono ai settori che sono stati meno penalizzati dalla pandemia come le Biciclette di Padova e Vicenza (+33,6%), il Grafico veronese (+6,3%), i Dolci e Pasta veronesi (+24,9%), i Vini del veronese (+6,2%) e il Prosecco (+7,8%). Nel Sistema moda danno segnali positivi di ritorno ai livelli pre-pandemici, la Calzatura veronese (+8,1%) e la Calzatura sportiva e Sportsystem di Montebelluna (+0,7%), mentre sono ancora in ritardo la Concia di Arzignano (-4,2%), l’Occhialeria di Belluno (-7,5%), penalizzata nella parte degli occhiali da sole, e soprattutto le Calzature del Brenta (-15,3%), il Tessile e abbigliamento di Treviso (-13,8%), il Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene e Valdagno (-10,1%).

 

Recupero diffuso per i distretti del Trentino-Alto Adige
In recupero 8 distretti su 10 di quelli monitorati in Trentino-Alto Adige, grazie alla brillante crescita dell’export agroalimentare: le Mele dell’Alto Adige (+25% sempre rispetto al primo semestre del 2019), le Mele del Trentino (+54,7%) e i Vini e distillati di Trento (+16,8%) guidano la classifica con un rafforzamento delle vendite nei principali mercati di sbocco, Germania e Stati Uniti. Buona la crescita dei Vini e distillati di Bolzano (+4,3%) e dei Salumi dell’Alto Adige (+5,9%). La Meccatronica dell’Alto Adige (+4,8) cresce con il funiviario in Messico, mentre la Meccatronica di Trento (-2,1%) risente del rallentamento dell’automotive nel Nord America.

 

Il successo del Legno e arredo di Pordenone traina il Friuli-Venezia Giulia
Brillante performance del Legno e arredo di Pordenone (+33,6%) che da sola giustifica l’ottimo recupero del Friuli-Venezia Giulia, grazie al comparto del mobile, che ha raddoppiato le vendite negli Stati Uniti, e dei pannelli e delle antine che hanno quadruplicato in Germania i livelli rispetto al pre-COVID. Le Sedie e tavoli di Manzano (-5,2%) hanno invece risentito maggiormente del rallentamento della domanda proveniente dal Regno Unito e delle commesse contract per hospitality e ristorazione. In evidenza le esportazioni degli Elettrodomestici di Pordenone (+21,8%), che hanno ottenuto aumenti delle vendite nei mercati europei. I Vini e distillati del Friuli (+4,9%) recuperano in Germania, ma l’export verso il Regno Unito si è dimezzato; il Prosciutto di San Daniele (+14,7%) e il Caffè di Trieste (+0,9%) crescono maggiormente nei mercati più lontani.

 

“Nel primo semestre il Trentino-AA spicca la brillante crescita dell’export distrettuale, in particolare sono stati trainanti i distretti dell’agroalimentare. Occorre sempre più puntare sulla qualità del nostro made in Italy e sul forte legame tra le aziende appartenenti alle filiere produttive locali – commenta Roberto Gabrielli, direttore regionale Veneto Ovest e Trentino- AA. – Grazie al nostro Programma Sviluppo Filiere, che vede in regione già attivati 11 contratti, per circa 150 fornitori e un giro d’affari di oltre 700 milioni di euro, vogliamo favorire ulteriormente l’accesso al credito. A questo si aggiungono circa 500 milioni di euro di Motore Italia a sostegno delle transizioni green e digitale e per l’allungamento dei finanziamenti fino a 15 anni. Infine abbiamo lanciato da poco un plafond per il turismo sostenibile che prevede, a livello nazionale, 1 miliardo di euro di nuovo credito”.

 

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