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INQUINAMENTO FIUME SARCA (TN): CIVETTINI, IGNORATI DALLA PAT I PRECEDENTI ALLARMI?

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16.08 - mercoledì 23 agosto 2017

(Fonte: Claudio Civettini) – Fiume Sarca e inquinamento. Sindaco disattento su un allarme gia’ segnalato e che si ripresenta. La Provincia ha ignorato i precedenti?

Sindaco di Arco e Provincia ora si atteggiano a custodi del Sarca ma hanno ignorato i precedenti casi e allarmi segnalati puntualmente.

Stavolta l’emergenza non è solo ipotetica o preventiva, ma concretissima. Purtroppo. Stiamo parlando dell’allarme inquinamento diffuso domenica 20 agosto per il fiume Sarca.

All’altezza del depuratore di Linfano, poco a valle della centrale idroelettrica di Torbole, dove una forte e preoccupante dose di schiuma ha invaso tutto il corso d’acqua.

La scoperta del fenomeno – fatta da alcuni pescatori poco dopo l’alba, i quali, accortosene, hanno avvisato i guardapesca – ha fatto sì che i vigili di Riva del Garda e di Arco si siano precipitati sul posto collocando una catena di salsicciotti assorbenti e sistemato uno spruzzo d’acqua per abbattere le schiume.

Fortunatamente, il materiale inquinante – che da una prima analisi è parso essere una sostanza tipo detersivo e non oleosa – non è sembrato presentare un elevato grado di tossicità, e pure i pesci del fiume non parevano eccessivamente soffrirne.

Ad ogni modo, in attesa degli esiti delle analisi affidate all’Appa, e volte a chiarire composizione chimica e pericolosità del tutto, è chiaro come quanto detto chiami in causa anche responsabilità di ordine istituzionale e, precisamente, provinciale e del sindaco di Arco che ora si atteggerebbe politicamente, a sceriffo del Sarca.

Infatti, non solo non è la prima volta che, dal corso del Sarca, emergono liquami e schiume preoccupanti, ma il fenomeno risultava essere già ampiamente segnalato all’Amministrazione provinciale.

Il riferimento, qui, è all’Interrogazione provinciale a risposta scritta n. 2841/XV, che il sottoscritto depositò proprio per denunciare la presenza di liquami stagnanti alla foce del Sarca, fiume che – secondo la risposta fornita dalla Giunta provinciale – sarebbe «costantemente indagato dal punto di vista qualitativo attraverso una rete di monitoraggio istituzionale che prevede in numerosi punti dell’asta fluviale il campionamento delle acque dal punto di vista chimico fisico e biologico» (Prot. n. A039/2016/ 284637 /2.5-2013-1091).

Ora, ma se davvero questo corso d’acqua è «costantemente indagato» come si spiega quanto accaduto nelle scorse ore e far finta di “cadere letteralmente dal pero”, visto che così letti, come usa dire, sembrerebbe i conti non tornano circa detti monitoraggi costanti e di questo la Giunta provinciale deve rispondere.

 

 

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Tutto ciò premesso,

Il sottoscritto Consigliere interroga Il Presidente della Giunta provinciale e l’Assessore provinciale competente

• Se corrisponda al vero quanto riferito in premessa circa la rinvenuta presenza, in data 20 agosto 2017, di materiale inquinante lungo il corso del fiume Sarca;

• Quale esito, in caso affermativo rispetto al quesito precedente, hanno prodotto le analisi sui campioni prelevati;

• Quali le possibili responsabilità per la presenza del materiale inquinante;

• A quando risale l’ultimo controllo sulla salubrità delle acque del Sarca prima del 20 agosto 2017;

• Come siano stati possibili, se davvero il corso d’acqua in parola, come spiegato dalla Giunta provinciale, è «costantemente indagato» (Prot. n. A039/2016/ 284637 /2.5-2013-1091), l’emersione e il rinvenimento di materiali inquinanti come quelli in parola e non saper dare immediatamente una risposta certa sulle origini;

• Se non crede, alla luce di quanto accaduto domenica 20 agosto 2017, che la «rete di monitoraggio istituzionale che prevede in numerosi punti dell’asta fluviale il campionamento delle acque dal punto di vista chimico fisico e biologico» abbia dimostrato di non funzionare;

• Quali siano dall’inizio del 2016 ad oggi i prelevamenti di campioni di acqua dal Sarca e quali gli esiti delle analisi e nel caso, quali siano le aree di crisi ambientali accertate;

• Entro quali termini e secondo quali modalità, in caso affermativo rispetto al quesito precedente, intenda attivarsi per far sì che il corso d’acqua, diversamente da quanto oggi avviene, sia realmente «costantemente indagato» e tenuto sotto controllo.

A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.

 

 

 

In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:

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Immagine: da video Provincia Trento

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