Voglio essere chiaro: il Movimento 5 Stelle in Aula voterà contro chi vuole mettere i bastoni tra le ruote all’operato della magistratura sui casi Renzi e Cesaro.
I politici non possono approfittare dell’immunità per ritagliarsi privilegi rispetto ai cittadini di fronte alla magistratura. E sulla questione morale non esistono astensioni: per noi l’etica pubblica non è una merce negoziabile e riteniamo doveroso che i rappresentanti delle Istituzioni – al pari dei cittadini e, anzi, ancor più dei cittadini – chiariscano le proprie posizioni dinanzi alla magistratura e si assumano le conseguenti responsabilità. È un nostro imperativo morale, un principio cardine della nostra azione politica quotidiana.
I politici devono difendersi “nei processi” non “contro i processi”. Il Movimento, come già ieri sera ho chiarito, non è affatto diventato distratto o meno rigoroso su temi così importanti, identitari e caratterizzanti.
Sgombero quindi il campo da ogni dubbio: su questi temi siamo stati, siamo e saremo sempre irreprensibili. Siamo quelli dello Spazzacorrotti, dei correttivi a una riforma della Giustizia che rischiava di aprire a larghe sacche di impunità; siamo quelli che hanno allontanato dal Governo rappresentanti politici che avrebbero potuto offuscare parole come legalità, trasparenza, etica pubblica. Insomma, gli atti, i fatti e le nostre scelte parlano per noi. E continueranno a parlare.