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GIORGIO TONINI (PD) * A22 – RINNOVO CONCESSIONE: « CHI HA AUTORIZZATO IL PRESIDENTE FUGATTI A VOTARE IL PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO, IN ASSEMBLEA SOCI AUTOBRENNERO? »

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20.31 - sabato 16 aprile 2022

Caro direttore,

chi ha autorizzato il presidente della Regione, Maurizio Fugatti, a votare, mercoledì scorso in assemblea dei soci di Autobrennero, la proposta di partenariato pubblico-privato (PPP) per il rinnovo della concessione dell’A22? Certo non il consiglio regionale, che sul punto non si è ancora espresso e che anzi è stato finora tenuto completamente all’oscuro sui contenuti di un piano che, per la prospettiva temporale (50 anni) e l’impegno finanziario (7 miliardi), è stato giustamente definito “storico”.

Il problema è che in assenza di un voto esplicito in tal senso da parte del nostro parlamento regionale, la soluzione PPP non è contemplata dal nostro ordinamento autonomistico. La legge regionale vigente è infatti la n.4 del 2018, che per il futuro dell’A22 prevede solo la costituzione di “una società di capitali a totale partecipazione pubblica”. Non a caso, figura all’ordine del giorno del consiglio regionale una proposta di legge, inspiegabilmente presentata da alcuni consiglieri di maggioranza anziché dalla giunta, che modifica la legge 4/2018 affiancando l’ipotesi del PPP a quella della società interamente pubblica.

La proposta non è stata ancora votata, per l’opposizione delle minoranze, che hanno chiesto che la giunta ne illustrasse i contenuti e le implicazioni per il futuro del corridoio del Brennero e stralciasse da essa la norma, non spiegata e non motivata, di proroga della deroga all’applicazione del tetto di 240 mila euro lordi onnicomprensivi ai compensi per le posizioni di vertice della società, stabilito dalla legge Madia e recepito dalla legge regionale.

Il presidente Fugatti non solo si è rifiutato di condividere col parlamento che lo ha eletto al vertice della Regione un piano che riguarda modalità e flussi di traffico per il prossimo mezzo secolo, ma si è sentito autorizzato ad approvare in nome dei cittadini del Trentino-Alto Adige/Südtirol un programma tanto impegnativo, senza aver prima ottenuto un chiaro mandato giuridico e politico. E pensare che solo poche settimane fa il presidente Fugatti aveva applaudito nell’aula di Montecitorio il discorso del rieletto presidente Mattarella, nel quale si definiva “cruciale il ruolo del parlamento, come luogo della partecipazione, il luogo dove si costruisce il consenso attorno alle decisioni che si assumono…

Così come è decisivo il ruolo e lo spazio delle autonomie”. Evidentemente, per il presidente della Regione, l’argomento del presidente della Repubblica vale separatamente per il parlamento (nazionale) e per l’autonomia, non vale per il “parlamento dell’autonomia” che lo ha eletto. Ancora una volta, il presidente Fugatti pretende di fondare una costruzione ambiziosa su basi giuridiche e politiche molto fragili. È un film al quale abbiamo assistito molte volte negli ultimi anni. Raramente si è visto il lieto fine.

 

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Giorgio Tonini

Consigliere regionale  Tn-Aa Pd

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