Dall’interessante audizione del presidente del Mart on. Vittorio Sgarbi stamane in quinta commissione legislativa del consiglio provinciale di Trento abbiamo appreso parecchie cose.
Il presidente del Mart, per sue dichiarazioni:
1) considera i consiglieri provinciali di Trento dei “colleghi” e riconosce al nostro Consiglio provinciale la dignità di “parlamento” (non più “parlamentino”, come ebbe a dire);
2) accetta l’interlocuzione con i suddetti consiglieri provinciali, non reiterando l’epiteto di “depensanti” (affibbiato, tra altri, al sottoscritto) e considerandoli semmai diversamente pensanti;
3) non ha smentito l’assessore alla cultura Mirko Bisesti (peraltro anche stamattina deplorevolmente assente) che, rispondendo a una mia interrogazione, ha affermato: “si è concordato con il prof. Sgarbi l’opportunità per il medesimo di assumere un atteggiamento consono al ruolo istituzionale allo stesso affidato”;
4) non si è MAI confrontato, sulla politica culturale del Trentino, né con Maurizio Fugatti né con Bisesti e non gli è stato conferito, né ufficialmente né ufficiosamente, il ruolo di assessore-ombra;
5) il suo “giù le mani dal palazzo delle Albere” è dunque il suo dovere di presidente del Mart nei confronti della sede trentina del Museo, la sua “casa natale”;
6) se il palazzo delle Albere non diventerà pienamente sede del Mart, si dimetterà dall’incarico;
7) si paragona a Gentile, Croce e Gramsci per affermare che il suo ruolo di parlamentare non confligge affatto con il suo ruolo di presidente del Museo – alla faccia della “sottocultura” dei M5S romani;
8) il Museo della filosofia proposto dal presidente del Muse Zecchi è un’idea ridicola che comunque il filosofo “non farebbe in tempo a vedere da vivo”;
9) il Museion di Bolzano, nonostante la rana crocifissa, “resta il museo meno visto del mondo, dove si entra solo per fare pipì”;
10) l’arte contemporanea è un concetto cronologico, non ideologico, per cui nelle prossime mostre del Mart dialogherà con l’arte rinascimentale e barocca, per esempio Caravaggio con Burri;
11) proporrà a ristoratori e albergatori, in settembre, di inserire nei loro pacchetti turistici un biglietto per il Mart a 1 euro, per aumentare i visitatori al museo, penalizzato – come ha ricordato il direttore Gianfranco Maraniello – da tagli ai fondi e da inoperatività di Trentino Marketing;
12) l’ultima mostra dei pittori della Regione alle Albere è stata una “coglionata” e il Muse è un museo virtuale della scienza;
13) Buttafuoco non l’ha suggerito lui a Bisesti perché è un orso solitario, come M49 e lo stesso Sgarbi, che lui avrebbe messo al 48° posto su 50 in un’ipotetica lista di consulenti per rilanciare la cultura trentina.
(Il tredicesimo punto, chissà perché, ci tranquillizza. Bisesti, reclutando il siculo reazionario neo-islamico, ha fatto proprio tutto da solo).
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PAOLO GHEZZI, capogruppo provinciale FUTURA