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GAY PRIDE TRENTO: POLETTI, IL VESCOVO LAURO TISI NON HA NULLA DA DIRE A RIGUARDO?

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09.29 - giovedì 22 giugno 2017

(Fonte: Marika Poletti) – Mettendo da parte le scontate argomentazioni in ordine alla libertà di manifestazione ed altri analoghi ammennicoli, non crediamo faccia onore alla nostra comunità ospitare un evento in cui, come la consuetudine ci ha abituati, potrebbero sfilare per le vie centrali della Città che fu del Concilio ogni genere di carro, in un clima che oscilla tra una parodia del carnevale di Rio ed uno spettacolo blasfemo.

Ricordiamo in tal senso, e solo a titolo esemplificativo, quanto organizzato dall’arcigay Il Cassero a Bologna con uomini travestiti da Gesù che mimano pratiche sessuali con una Croce, la locandina “Divertiti con Gesù e i sodomiti” e la Madonna raffigurata come un transessuale del Pride Village di Perugia.

La Repubblica potrà garantire la libertà di manifestare il proprio pensiero ma non quella di offendere la nostra cultura e le nostre tradizioni. Che si sia o meno credenti.

Una manifestazione chiaramente con profili di potenziale illegalità, quindi, andando contro il buoncostume e che di fronte alla quale, qualora trovasse davvero sede a Trento, tutti dovranno prendere posizione e, se necessario, le dovute responsabilità.

Si sente in grado il Sindaco Andreatta di farsi carico delle naturali conseguenze di una sfilata di “porno-Madonne” -il sol concetto fa accapponare la pelle-, uomini vestiti in modi indicibili ed altri spettacoli poco edificanti?

I sedicenti autonomisti che siedono nella maggioranza che governa la Provincia ed eterodirige il Capoluogo, sono d’accordo e sfileranno compatti? A giudicare dalle posizioni prese dall’ex Capogruppo Lorenzo Baratter sui transessuali, tutto farebbe presupporre una risposta affermativa…

Il Vescovo Tisi non ha nulla da dire a riguardo? Intervenire è dovere di tutte le parti sociali.

Già in concerto con altre realtà del territorio, stiamo perciò avviando l’organizzazione di una Festa della Famiglia da svolgersi nel cuore di Trento, un momento di ritrovo dove i bambini possano giocare riprendendosi gli spazi della nostra splendida città mentre genitori, nonni e zii potranno confrontarsi anche in momenti di approfondimento.

Se il mondo va in rovina, qualcuno dovrà rimanere in piedi per mostrare ciò che è bello, giusto ed ha permesso all’umanità di avanzare.

È necessario ritrovare il fascino della normalità, avere il coraggio di essere testimoni ed attori del più grande atto rivoluzionario che potremmo mai porre in essere: il buonsenso.

La crisi di una società umana inizia quando si sovvertono le priorità naturali e si accantonano i boni mores. Come la storia ci insegna, la crisi dell’Impero Romano coincise con la caduta in disuso della venerazione dei Penati, le divinità del focolare domestico…

D’altronde, abbiamo rinunciato alle nostre tradizioni, rinunciamo ai nostri Penati, i barbari non sono alle porte, perché li abbiamo già in casa: ius soli docet. Ai posteri l’ardua sentenza.

 

 

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Marika Poletti

Presidente Provinciale Fratelli d’Italia/An Trentino

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