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FPL – FEDERAZIONE LAVORATORI PUBBLICI / TRENTINO-AA * GREEN PASS: « RIENTRO IN UFFICIO? SÌ, MA A QUALI CONDIZIONI? »

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19.14 - mercoledì 6 ottobre 2021

RIENTRO IN UFFICIO? Sì, MA A QUALI CONDIZIONI E CON QUALI RISCHI? – Sono circa 2.200 i dipendenti pubblici “statali” impiegati nei vari Ministeri, più o meno equamente distribuiti tra Trento e Bolzano (Agenzia Entrate, Dogane e Monopoli, Inps, Inail, Questura, Commissariato del Governo, Giustizia, Ragioneria ecc…) che a partire dal 15 ottobre p.v. dovranno rientrare, in presenza, nei propri Uffici di appartenenza.

Per tutti è obbligatorio essere in possesso della certificazione verde “Green Pass” e/o di un tampone rapido che attesti l’assenza del virus da COVID-19.

Per la FLP gli ultimi provvedimenti emanati dal Governo sul massivo rientro in Ufficio del personale della Pubblica Amministrazione, ci preoccupano non poco. Essi ripropongono con forza l’importante e delicato tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Salute e sicurezza di cui sono responsabili i dirigenti che hanno l’obbligo di sottostare alla contrattazione con le OO.SS. e che ad oggi, a pochi giorni dal rientro in Ufficio, non è stata avviata in nessun comparto. A tale proposito stiamo chiedendo la convocazione urgente a tutte le Amministrazioni per verificare ed aggiornare i relativi Protocolli di Sicurezza nei luoghi di lavoro.

Senza dei quali siamo pronti a qualsiasi forma di protesta! Soprattutto per quegli ambienti ad alto rischio contagio quali i front-office e quegli Uffici che con locali angusti ed inadatti non possono ospitare più di un dipendente alla volta, allorquando si intendono garantire i previsti distanziamenti ed un’adeguata ventilazione dei predetti locali. Non dimenticando che, purtroppo, il COVID-19 è ancora presente nella nostra popolazione.

Non possiamo tollerare che a tutt’oggi, stante la normativa in vigore, a partire dal prossimo 15 ottobre il dipendente pubblico non potrà accedere nel proprio Ufficio se sprovvisto di Green Pass. Mentre i cittadini/contribuenti lo possono fare senza alcun problema, sottoponendosi al semplice controllo della temperatura corporea che, sappiamo non essere garanzia di assenza del virus.

Abbiamo il dovere di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori e su questo non intendiamo arretrare di un millimetro nel pieno rispetto delle regole vigenti.
Addirittura, ad esempio, negli Uffici Giudiziari i magistrati, i funzionari giudiziari/cancellieri ed il personale amministrativo sono obbligati al Green Pass.

Gli avvocati, il pubblico, i testimoni, le parti del processo no! Pur occupando gli stessi ambienti ed a stretto contatto nelle apposite aule delle udienze. Diversamente, invece avviene nella scuola, dove possono accedere gli insegnanti ed il personale scolastico se fornito di Green Pass. I genitori degli alunni possono entrare solo previo appuntamento e con obbligo del Green Pass! In pratica, per entrare al ristorante Green Pass. Per entrare negli Uffici Pubblici, prego si accomodi.

Inoltre, la nostra Federazione esprime tutto il proprio dissenso sul rientro generalizzato negli Uffici che, di fatto, ha abolito lo smart working senza se e senza ma (costato alle casse dello Stato svariati milioni di euro per acquistare computer ed attrezzature per il lavoro a distanza), nonostante gli importanti risultati ottenuti in questo anno e mezzo di pandemia.

Non ultimo il raggiungimento degli obiettivi numerici e monetari in tutte le Pubbliche Amministrazioni, di cui si sono fatti vanto innumerevoli ed autorevoli esperti del settore. Anche in questo caso avremmo preferito poter “salvare” il meglio dal lavoro agile e farne tesoro… ma evidentemente l’accostamento: lavoratore pubblico uguale a fannullone ha avuto la meglio!

 

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La Segreteria Regionale F.L.P.
G. Vetrone – C. Urgesi

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