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FONDI COMUNITARI: PAT, FSE E FESR INVESTIMENTI PER 270 MLN (2007-2013)

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17.11 - mercoledì 29 marzo 2017

(Fonte: Ufficio stampa Pat) – Oltre 5570 interventi e 110 mila tra persone e imprese coinvolte, con investimenti sul territorio trentino per 270 milioni di euro: sono questi, in sintesi, i dati dei Programmi operativi del Fondo sociale europeo (Fse) e del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) nel periodo 2007 – 2013.

Si tratta di un bilancio positivo – confermato oggi dall’approvazione dei rapporti finali da parte del Comitato di sorveglianza – a dimostrazione della valenza economica e sociale delle risorse comunitarie, integrate con fondi statali e provinciali. In sette anni, i fondi comunitari sono stati utilizzati in Trentino per far fronte, nel caso delle risorse Fse, al periodo di crisi economica, attraverso la riqualificazione di lavoratori, per promuovere la conciliazione lavoro-famiglia (buoni di servizio), interventi per la transnazionalità e l’interregionalità, e a favore del mondo della scuola (passaggio scuola lavoro e aiuto a giovani con bisogni educativi speciali).

I fondi Fesr sono invece stati investiti in campo energetico per la ristrutturazione e l’efficientamento di edifici pubblici ed imprese, per sostenere la filiera dell’Ict, la nascita di nuove imprese e lo sviluppo sostenibile locale con progetti dedicati a Comuni e Parchi naturali. Attualmente è in corso la nuova programmazione 2014 – 2020 dei fondi Fesr e Fse con una dotazione finanziaria complessiva di circa 220 milioni di euro.

Stamani a Trento si è riunito il Comitato di sorveglianza dei Programmi operativi del Fondo sociale europeo (Fse) e del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). L’organismo composto dal partenariato istituzionale nazionale/provinciale ed economico-sociale locale, era incaricato del monitoraggio dell’attuazione degli interventi cofinanziati dai due fondi strutturali nella Provincia autonoma di Trento.

Nel corso della seduta conclusiva, il Comitato ha approvato i Rapporti finali di esecuzione relativi al Fondo sociale europeo e al Fondo europeo di sviluppo regionale riferiti alla programmazione 2007/2013 che, come previsto dalla normativa europea, deve chiudersi formalmente entro il 31 marzo.

Alla riunione odierna del Comitato hanno partecipato, oltre ai dirigenti e funzionari dell’Autorità di gestione, delle strutture attuatrici dei Programmi e alle parti sociali, anche Gianna Donati in rappresentanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Federico Lasco per l’Agenzia per la coesione, Ivana Sacco della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maurizio Corradetti della Commissione europea – Direzione generale Occupazione, Affari sociali e Pari opportunità e Andrea Murgia della Direzione Politica regionale e urbana.

Per la Provincia erano presenti Fabio Scalet (in qualità di presidente dei lavori) e Michele Michelini, rispettivamente dirigente generale del Dipartimento Affari istituzionali e legislativi e dirigente del Servizio Europa.

 

 

 

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Programma operativo Fondo Sociale Europeo 2007-2013

Il programma aveva una dotazione complessiva pari a circa 217 milioni di euro; il rapporto finale di esecuzione del Programma mostra un’ottima performance complessiva con l’utilizzo della totalità delle risorse programmate, un impegno complessivo di risorse pari ad euro 242.524.343,21 e un totale di spese certificate pari a euro 242.523.668,60, corrispondenti al 111,63% delle risorse previste per l’intera programmazione. 218 da programma spesi 242

I dati finali dell’attuazione indicano che complessivamente sono stati realizzati 4.998 progetti, che hanno coinvolto un totale di 103.439 persone. Il 45% dei progetti è stato impiegato per incrementare i tassi si attività e di occupazione (Asse 2), il 25 % è stato dedicato al potenziamento del sistema educativo trentino e la formazione permanente (Asse 4), mentre il 20% è stato destinato all’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate (Asse 3).

 

 

 

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Tra i principali interventi attuati si segnalano:

–  gli interventi rivolti al miglioramento delle condizioni occupazionali della popolazione trentina, quali ad esempio i buoni di servizio per la conciliazione tra famiglia e lavoro dei buoni formativi per il rafforzamento delle competenze linguistiche, informatiche e trasversali e per supportare nuova imprenditorialità;

–  gli interventi di formazione per lo sviluppo delle competenze dei lavoratori nelle aziende, comprese quelle colpite dalla crisi, e a favore dei lavoratori sospesi o espulsi dal mercato del lavoro a causa di crisi;

–  i numerosi interventi per promuovere l’inclusione sociale e lavorativa di persone svantaggiate o con disturbi specifici di apprendimento, quali percorsi formativi, strumenti di sostegno all’inserimento occupazionale nelle cooperative sociali o in altri contesti lavorativi;

–   interventi a favore del sistema scolastico trentino quali i percorsi di formazione per studenti volti all’orientamento, al rinforzo motivazionale e alla prevenzione del disagio educativo e dell’abbandono scolastico, all’integrazione dei curricola scolastici per favorirne la valenza professionalizzante, oltre che specifici percorsi rivolti agli studenti eccellenti; si sono attivati inoltre interventi per il miglioramento del sistema educativo trentino e per il rafforzamento delle competenze degli insegnanti;

–  interventi diretti a favorire l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro quali corsi per formare educatori nei nidi d’infanzia e nei servizi integrativi e operatori di nido familiare – servizio Tagesmutter nonché percorsi di formazione di secondo livello post diploma e post laurea con l’obiettivo di sviluppare le competenze possedute al termine degli studi del secondo ciclo o universitari, in funzione dei fabbisogni espressi dal sistema produttivo ed economico;

–   attività di informazione, orientamento e supporto per le opportunità educative e formative sul territorio gestite per il tramite della Struttura Multifunzionale Territoriale – Ad Personam, con sede centrale a Trento e 10 sedi sul territorio;

–   infine, la partecipazione a numerose reti e progetti di cooperazione transnazionale/interregionale e l’attivazione di progetti di mobilità transnazionale (ForME, MoS-4, MoVe, Tln Mobility).

 

 

 

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Guardando invece alle caratteristiche dei destinatari si registra che il 55% è stato rappresentato da donne; rispetto alla condizione lavorativa, il 48% dei destinatari risultava occupato, il 34% disoccupato, mentre la restante parte era costituita da soggetti inattivi, per la quasi totalità studenti.

Oltre i due terzi dei destinatari rientrava nella fascia di età intermedia 25-64 anni, con una quota rilevante del 22% di giovani tra i 15 e i 24 anni. È risultata invece più contenuta l’incidenza della fascia di popolazione più anziana oltre i 55 anni (7%).

In merito al titolo di studio, si è registrata una prevalenza di persone in possesso di un diploma di scuola media superiore o qualifica professionale con il 45% del totale, seguiti dai destinatari con licenza elementare o media inferiore con il 39%. Non è comunque trascurabile l’incidenza, pari al 17%, dei soggetti con titoli di istruzione universitari o post secondari non universitari.

 

 

 

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Programma operativo Fondo europeo di sviluppo regionale 2007-2013

Nonostante le risorse complessivamente impegnate e concesse dall’amministrazione provinciale per il finanziamento dei progetti di investimento siano state  superiori a 76 milioni di euro, il rapporto finale di esecuzione mostra un tasso di attuazione finanziaria del programma operativo pari a a circa l’89% per un totale di spesa certificata di euro 55.418.864,37, che sconta le difficoltà del sistema economico trentino, in particolare nei settori dell’edilizia e del relativo indotto, aree prioritarie di intervento del programma..

I dati di realizzazione fisica degli interventi finanziati sono peraltro positivi e gli obiettivi della programmazione possono dirsi raggiunti.
Nello specifico, nella programmazione 2007 – 2013 sono state realizzate le seguenti principali linee di intervento, rivolti a sostenere la competitività del sistema economico trentino:

 

 

Asse 1: Energia/Ambiente e Distretto Tecnologico;

Asse 2: La Filiera delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (Tic);

Asse 3: Nuova Imprenditorialità;

Asse 4: Sviluppo Locale Sostenibile.

 

 

Attraverso il programma operativo Fesr 2007-2013 sono stati emanati numerosi bandi per la selezione di progetti.
Le tipologie di intervento finanziate sono eterogenee:

 

 

-realizzazione di edifici pubblici a basso consumo energetico e basso impatto ambientale,

– interventi di risparmio energetico e per la promozione dell’uso di risorse rinnovabili,

– interventi attraverso partnership tra imprese ed organismi di ricerca per lo sviluppo di progetti di ricerca in tema di energia, ambiente e tecnologie Ict,

– interventi di innovazione aziendale mediante sistemi informatici,

– progetti per lo sviluppo del turismo sostenibile tramite gli Ecomusei e gli Enti di gestione dei Parchi naturali della provincia,

-progetti di promozione dell’iniziativa imprenditoriale mediante “seed money”,

– contributi agli enti pubblici per studi di fattibilità tecnico-economica o diagnosi energetiche finalizzati al contenimento dei consumi – – energetici o per la redazione dei Piani Regolatori di Illuminazione Comunali (Pric).

 

 

A tutto il 2015, risultano conclusi, nell’ambito dell’Asse 1, 7 progetti di ricerca e 397 interventi a favore di imprese ed enti locali trentini inerenti soluzioni e piani per il risparmio energetico e per la promozione dell’uso di risorse rinnovabili e la realizzazione di edifici pubblici a basso consumo energetico e basso impatto ambientale

Per quanto riguarda l’Asse 2 oltre 80 imprese hanno beneficiato di agevolazioni per la realizzazione di interventi di innovazione aziendale mediante sistemi informatici personalizzati e per lo svolgimento di 33 progetti di ricerca in materia di tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Tramite le azioni dell’Asse 3 “Nuova Imprenditorialità” è stato avviato il finanziamento “seed money” per 88 nuove imprese, 21 delle quali spin off del mondo della ricerca, che ad oggi hanno generato 255 occupati.

Infine, sono 25 i progetti dedicati alla valorizzazione sostenibile del patrimonio culturale ed ambientale a favore degli ecomusei, dei parchi e delle reti di riserva del territorio trentino (Asse 4).

Le buone pratiche presentate nel rapporto di chiusura si riferiscono al Comune di Dambel  e alla start up NeveXn. Il Comune di Dambel ha recuperato ed ampliato (con certificazione ambientale Leed) un edificio polifunzionale di proprietà comunale, concentrando in un solo immobile l’organizzazione logistica dei servizi comunali.

La start up NeveXn ha avviato la sua attività per lo sviluppo e la produzione di una macchina in grado di  produrre una neve di qualità a temperature positive tramite l’utilizzo di energia termica che può essere fornita da fonti rinnovabili. A riprova della bontà dell’iniziativa, il gruppo altoatesino Leitner, leader mondiale dei trasporti a fune, ha di recente acquisito una quota di NeveXn investendo 2 milioni di euro.

I rapporti completi sono pubblicati sui siti dedicati ai due Programmi, https://fse.provincia.tn.it e https://fesr.provincia.tn.it.

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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