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FONDAZIONE VRT * “BANDO MOUNTAIN INNOVATORS“: « I PROGETTI VINCITORI, ANFFAS TRENTINO ONLUS – HYPERMETEO SRL – FONDAZIONE MACH – UNITN »

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09.51 - lunedì 27 febbraio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Il 10° bando ha individuato cinque progetti vincitori, presentati da associazioni, start up, enti di ricerca e Università di Trento. La montagna, sentinella di inclusione sociale e nuovi scenari climatici. Il contributo riservato ad enti di ricerca, Università di Trento e startup innovative.

L’accompagnamento di persone con disturbi del neurosviluppo alla scoperta della bellezza della montagna; lo sviluppo di scenari in grado di individuare l’impatto dei cambiamenti climatici e le ripercussioni sui settori economici di montagna; la certificazione genetica delle piante selvatiche; la georeferenziazione delle aree coltivate; e il sistema di rilevamento in tempo reale della presenza di animali potenzialmente pericolosi: sono questi i temi dei cinque progetti vincitori del 10° Bando della Fondazione per la Valorizzazione della Ricerca Trentina (Vrt), dedicato allo sviluppo di soluzioni tecnologicamente avanzate per la montagna.

Lanciato agli inizi di febbraio, il bando ha raccolto, come di consueto, l’interesse dei maggiori attori del mondo della ricerca e dello sviluppo del Trentino, sia in veste di proponenti che di partner, quali Fondazione Edmund Mach, Università degli Studi di Trento con i suoi dipartimenti, Trentino Sviluppo. Non sono mancate realtà di interesse del settore della cultura (Dolomiti Unesco, Fondazione Museo civico di Rovereto e Parco Adamello Brenta) o del settore agricolo (Codipra e Cantina sociale di Roverè della Luna), piuttosto che associazioni storiche quali Anffas Trentino.

“La diversità dei progetti sviluppati sulla montagna e la pluralità dei soggetti coinvolti – sottolinea Stefano Milani, presidente di Fondazione Vrt – conferma l’interesse del Trentino a ricercare nuove vie, nuove soluzioni per migliorare la qualità della vita e l’attenzione verso un bene unico ed irripetibile qual è l’ambiente montano della nostra provincia. Attorno alla montagna ruotano settori strategici per l’economia, quali il turismo e l’agricoltura, ma dalla montagna dipende anche e soprattutto il benessere delle persone che in montagna vivono e che alla stessa possono accedere. ‘Climb to the Top’ ne è l’esempio perché apre il contesto naturale a persone in difficoltà, alle quali – conclude Milani – è talvolta preclusa l’esperienza straordinaria in quota”. Sulle potenzialità dei progetti premiati interviene Flavio Deflorian, rettore dell’Università degli Studi di Trento e vicepresidente di Fondazione Vrt: “Le iniziative della Fondazione hanno la finalità di incentivare e sviluppare soluzioni tecnologie, conoscenza e competenze sviluppate in Trentino.

Il 10° bando conferma la ricchezza del nostro patrimonio e del capitale umano in Trentino, capace di sviluppare progetti sì locali ma con un impatto potenziale ampio, a livello nazionale. Fondazione Vrt intende percorrere e, se possibile, ampliare questo indirizzo che coincide con la nostra mission. Siamo una Fondazione fortemente legata al territorio ma in grado di offrire un contributo significativo su temi che fanno parte dell’agenda nazionale”. Attento alla crescita di imprese fortemente innovativa è Davide Tinazzi, Ceo di Energy spa di Rovereto e membro del cda di Fondazione Vrt: “I progetti vincitori vedono aziende, con concrete prospettive di crescita, affiancate da enti di ricerca, holding pubbliche, realtà museali ed agricole, piuttosto che da istituzioni quali Dolomiti Unesco piuttosto che parchi e consorzi. Insieme danno forma e concretezza a soluzioni innovative, in grado di rispondere alle esigenze del mercato e della società. Quando raggiungi questa coesione significa, per Fondazione Vrt, che stai perseguendo la strada giusta”.

 

I progetti finanziati.
Il 10° Bando era riservato ad application di “Progetti tecnologici innovativi di impatto per la Montagna e per il Trentino relativi ai seguenti ambiti: Salute dell’Uomo e Scienze della Vita – Energia e Mobilità – Ambiente, Scienze Agroalimentari, Economia Circolare – Riabilitazione e prevenzione nel mondo dello Sport Montano e della Sicurezza nei territori di Montagna”.
Alla scadenza del bando, il 16 febbraio scorso, sono stati presentati 22 progetti di ricerca, per complessivi 635 mila euro di contributi richiesti.

 

Di seguito elenchiamo, in ordine alfabetico, i progetti vincitori.

1. Anffas Trentino Onlus. Progetto: “Climb to the Top” (ClipTop)- Il progetto è sviluppato in partnership con Anffas nazionale, Dolomiti Unesco, Eurelia, Meeva, Parco naturale Adamello Brenta. L’obiettivo è lo sviluppo di un percorso di accompagnamento per persone con Disturbi del Neurosviluppo alla scoperta della bellezza della montagna. Il progetto CliTop intende realizzare un programma di allenamento e preparazione per persone con disturbi del neurosviluppo con disabilità intellettive intellettive, neuromotorie o disturbo dello spettro autistico (PcD) e dei loro accompagnatori, al fine di portarli a godere appieno della montagna con percorsi specifici e su sentieri accessibili. Il beneficio dell’attività motoria in contesto naturale è in modo rilevante emerso nella letteratura biomedica e le ricadute non si limitano all’aspetto dei gà importanti esiti a livello fisico ma riguardano aspetti cognitivi, emotivi, sociale e comportamentali diventando volano di benessere in contesti inclusivi.
Avvalendosi di strumentazioni avanzate e relative competenze messe a disposizione dalle aziende partner e del bacino di utenza di Anffas Trentino, il progetto intende realizzare dei percorsi di training psico-fisico, da svolgere nelle sedi montane delle valli Trentine (Fassa, Fiemme, Primiero, Giudicarie) con supervisione remota di professionisti, che preparino al meglio le persone individuate all’avventura del trekking.

 

2. Hypermeteo Srl. Progetto: “Scenari climatici: affrontare l’emergenza climatica della montagna trentina”. Partner: Codipra Condifesa, Elis e Trentino Sviluppo.

L’emergenza climatica impone lo sviluppo di scenari rappresentativi e statisticamente robusti in grado di supportare la valutazione del rischio fisico e di transizione a supporto delle attività di definizione e monitoraggio delle policy e della pianificazione degli investimenti. In questo quadro, l’economia montana trentina si inserisce in un contesto complesso caratterizzato dalla compresenza di ecosistemi sensibili e di economie fortemente influenzate dal cambiamento climatico come l’agricoltura, il turismo di montagna e il settore energetico. Hypermeteo, la cui attività si basa sull’elaborazione e la fornitura di dataset meteo-climatici ad alta risoluzione, ha per questo inserito nel proprio piano di sviluppo la realizzazione di scenari climatici in linea con i canoni definiti dal Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) in grado di supportare le necessità delle diverse attività economiche in ambito montano sia sulle tematiche di pianificazione che di sicurezza.
Hypermeteo provvederà allo sviluppo di un progetto pilota utile alla validazione delle tecniche di downscaling e di bias-correction ai dataset climatici a bassa risoluzione generalmente utilizzati (CMIP6 e CORDEX), predisponendo inoltre l’infrastruttura tecnologica necessaria all’archiviazione e all’esposizione degli scenari.

3. Fondazione Edmund Mach. Progetto: Sviluppo di metodi per la certificazione genetica di piante selvatiche del Trentino” (Cerplast).
Il progetto Cerplast mira allo sviluppo di metodi per l’identificazione, il controllo qualità e la certificazione di specie della flora selvatica del Trentino a rilevanza economica nei settori della cosmesi, erboristeria e farmaceutica. I risultati saranno inoltre impiegati per la regolamentazione delle raccolte delle specie oggetto del progetto, per garantirne al tempo stesso la conservazione e l’utilizzo sostenibile. Il progetto è supportato da: Voxal Corporation, impresa trentina specializzata nel settore della cosmeceutica e della biologia vegetale; Estetica Maia Trentino, che semina, coltiva e raccoglie personalmente erbe e fiori alle pendici del Monte Bondone per realizzare prodotti cosmetici naturali a Km zero che sono utilizzati per i trattamenti di benessere e cura della persona sia in Trentino che fuori regione; Fondazione Museo civico di Rovereto, in prima linea nella classificazione e protezione della flora selvatica del Trentino ed autore della rinomata Flora del Trentino.

 

4. Fondazione Edmund Mach. Progetto: “DigiAgri, app per monitorare il campo agricolo”. In partnership con Cantina sociale di Roverè della Luna e l’Università degli studi di Trento, Fem ha sviluppato “DigiAri”, app rivolta agli imprenditori agricoli. L’interfaccia utente può essere sia una app sia un sito web, che richiedono una procedura preliminare di registrazione/autenticazione. I servizi attualmente disponibili sono georeferenziazione di campi, filari, e singole piante, con relative colture, irrigazioni

e operazioni gestionali del campo, inoltre può ottenere dati da stazioni meteorologiche tramite diversi protocolli, scaricare dati satellitari Sentinel-2 e calcolare diversi indici, caricare e visualizzare immagini tramite l’app. L’obiettivo del progetto nel breve periodo è di passare dalla fase di prototipo a quella di studio pilota, che possa coinvolgere aziende, agronomi ed imprenditori agricoli. Nel medio periodo si vorrebbero implementare ulteriori servizi di intelligenza artificiale, probabilmente nel campo della machine vision, in collaborazione con l’Università di Trento che ha mostrato interesse per l’applicazione.

 

5. Università degli Studi di Trento. Dipartimento di Ingegneria Industriale. Progetto: “Infallibile: Infrastruttura mobile per la localizzazione a impatto ambientale nullo” Partner: Niris Srl.Un tema attualmente discusso riguarda la convivenza dell’uomo con gli animali potenzialmente pericolosi per esso, durante lo svolgimento di attività lavorative e ricreative in montagna. Attualmente la Provincia autonoma di Trento è dotata di un sistema di rilevamento GPS, ma non sempre funzionante, a causa di zone non coperte dal GPS.

Il progetto intende soddisfare questa necessità con una rete cooperativa di posizionamento locale per rilevamento in tempo reale della presenza di animali pericolosi, utilizzando sensori a basso costo e senza batterie, dando vita ad un nuovo modo di vivere la montagna con tecnologie volte alla prevenzione, potendo rilevare e prevedere la presenza di orsi ad esempio, e allo studio del territorio.
Le ricadute di questo progetto saranno ad ampio spettro. I cittadini potranno rilevare in autonomia la presenza di un animale pericoloso e localizzare reciprocamente i compagni. Gli enti, dediti alla censita degli animali avranno uno strumento utile al monitoraggio, mentre – in caso di emergenza – i soccorritori avranno uno strumento utile al coordinamento di squadre di ricerca e soccorso in montagna. Infine, i ricercatori avranno dati disponibili per lo studio del comportamento degli animali all’interno del territorio grazie alle analisi dei loro spostamenti ed infine i lavoratori, nell’ottica della ‘Smart Farm’ per l’integrazione della robotica e il tracciamento del bestiame.

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