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FLP * AGENZIE FISCALI: VETRONE E URGESI: « NON POSSIAMO ACCETTARE LA PROVOCAZIONE DI UN FISCO “PROVINCIALIZZATO” »

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07.55 - venerdì 10 dicembre 2021

Mentre i cittadini della Regione Trentino Alto Adige, purtroppo, stanno vivendo uno dei momenti peggiori della propria vita a causa della ripresa della pandemia da Covid-19 e dell’ aumento esponenziale dei contagi, la Giunta Provinciale di Bolzano, su proposta del Presidente Arno Kompatscher, ha trovato il tempo per riesumare una vecchia norma (Legge di stabilità del 27 dicembre 2013, n. 147) che prevede, tra l’altro, il trasferimento o la delega delle funzioni Statali, nel caso in specie le Agenzie Fiscali, alle Province Autonome di Trento e di Bolzano.

La Giunta, si legge sul sito della Provincia, ha approvato un nuovo schema che verrà trasmesso alla Commissione dei Dodici per la trattazione e poi, al Governo.
Prima di tutto ci chiediamo se è questo il momento, dopo otto anni, per ritornare su un argomento divisivo che, oltre alla FLP che ha sempre avversato questa norma, è stato bocciato da tutti coloro che vedono nella lunga manus della politica locale, il momento propizio per mettere “il cappello sul fisco”. Fisco che deve essere terzo, neutrale ed uguale per tutti.

Cosa che invece si comprometterebbe nel momento in cui le Agenzie Fiscali dovessero essere “provincializzate”. Su questo tema, immediatamente sono ricomparse le dichiarazioni a favore della Provincializzazione dei politici trentini Dellai-Rossi. Un tandem che afferma la specialità del territorio e quindi la valorizzazione dell’autonomia che, a nostro parere, nulla hanno a che fare con il fisco che per qualcuno deve essere “amico” … Mentre per noi deve essere giusto ed estraneo a logiche politiche e di interessi locali!

In Regione stiamo parlando di circa 900 Funzionari appartenenti alla macchina fiscale, tra Agenzia Entrate, Agenzia Dogane, Monopoli, Agenzia Entrate Riscossione, Commissioni Tributarie. Anche se, pare, che l’appetito più forte “bulimia”, si è scatenato per l’Agenzia delle Entrate. Ma perché ci chiediamo, tanto interesse per accaparrarsi le competenze sul fisco se, come afferma il Governatore Kompatscher, il 90% delle tasse riscosse dalle Agenzie Fiscali “Statali” restano in Regione e solo il 10% vengono assegnate allo Stato? Perché le Provincie si dovrebbero accollare milioni di euro di spese per gestire immobili, attrezzature, pagare stipendi al personale, nel momento in cui è lo Stato che se ne fa carico così come avviene nel resto del Paese?

Non è bastato il fallimento della delega sulla Giustizia a far riflettere gli addetti ai lavori sulla difficoltà a gestire competenze Statali complesse e di faticosa attuazione.
Delega fortemente voluta anche dal Presidente Kompatscher, che invece di migliorare gli Uffici Giudiziari di Trento e Bolzano li ha peggiorati, con costi per i cittadini contribuenti del Trentino Alto Adige di circa 25 milioni di euro all’anno che prima erano a carico dello Stato. La FLP non intende farsi prendere in giro, né è disposta a far offendere il personale che rappresenta, quando qualcuno afferma che la priorità della Provincia è rendere le Agenzie Fiscali moderne e fornitrici di servizi.

Le Agenzie Fiscali in Regione oggi sono efficienti e produttive. Assicurano alle casse dello Stato centinaia e centinaia di milioni di euro all’anno. Fino a prova contraria, anche se in gravi difficoltà per gli organici ridotti, sono in grado di contribuire ad una buona lotta all’evasione fiscale, nonché ad ottimi risultati per il contrasto al contrabbando. Oltre a fornire servizi capillari su tutto il territorio delle due Province Autonome di Trento e Bolzano.

Ma veniamo al tema vero sul quale non possiamo accettare la provocazione di un fisco “provincializzato”. Tutti sanno che le due Province Autonome sono molto partecipate e quindi socie in affari con moltissime imprese locali. Chi dovrebbe fare i controlli fiscali a queste imprese? Come potrebbe essere garantita l’imparzialità nelle verifiche fiscali dei soggetti ed operatori economici se il controllato nel contempo diventa controllore? I futuri dipendenti “Provinciali”, come potranno garantire la terzietà delle funzioni svolte se il datore di lavoro sarà il Presidente della Provincia e cioè il loro “capo”?

Chi deciderà quando, come e perché controllare Tizio e non Caio? Con il rischio di ispezionare sempre e solo i soliti noti? Cioè la gente comune! La FLP non permetterà di creare questo mostro istituzionale. Faremo ricorso a tutte le nostre forze per arginare un progetto che va oltre l’autonomia e verso una stupida “indipendenza”. Organizzeremo assemblee del personale in tutti gli Uffici, coinvolgeremo i rappresentanti delle Istituzioni e denunceremo a tutti gli organi dello Stato, in primis il Ministro dell’Economia e Finanza ed i Direttori Generali delle Agenzie Fiscali, dello scippo che si sta perpetrando in questa Regione.

 

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La Segreteria Regionale F.L.P.

G. Vetrone – C. Urgesi

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