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FESTIVAL DELLE LINGUE: PAT, 60 ENTI E 22 ISTITUTI SCOLASTICI A ROVERETO DAL 9/3

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14.26 - venerdì 24 febbraio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Pat) – A Rovereto, dal 9 all’11 marzo prossimi, ritorna il Festival delle Lingue con una seconda edizione ricca di novità. Sarà infatti in primis un Festival delle scuole, con esperienze, iniziative ed eventi organizzati con il diretto coinvolgimento di 22 istituti scolastici e formativi trentini, da Trento alla Val di Fassa, da Pergine a Riva del Garda.

Fra i testimoni d’eccezione vi saranno Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, Ivano Dionigi presidente della Pontificia Accademia di Latinità e fondatore del Centro Studi “La permanenza del Classico”, Philippe Daverio, critico d’arte, docente e autore, nonché Dieter Wolff, professore emerito di psicolinguistica in Germania. Nonché molti altri linguisti, esperti, professori e ricercatori nel campo delle lingue. Perché saranno proprio le lingue le protagoniste, ancora una volta, del Festival, con seminari e workshop in italiano, tedesco, inglese, e eventi che toccheranno le lingue classiche, latino e greco, quelle minoritarie, cimbro, mocheno, ladino, ma anche lo spagnolo e il francese, fino alle lingue più lontane come russo e cinese.

Focus poi sulle famiglie, con alcuni eventi ideati insieme ai genitori, e sugli studenti, con la presentazione degli esiti del test sulle competenze linguistiche degli studenti trentini, che è stato sottoposto nel corso del 2016 a 3.000 studenti rappresentativi del sistema provinciale. Tutto questo grazie a una rete di soggetti che spazia da enti e istituti europei, enti di ricerca e culturali, case editrici, associazioni, università, istituzioni scolastiche e formative. Fra le novità anche il “gemellaggio culturale” con la Città di Torino, con la quale sono in corso scambi di esperienze e buone pratiche.

Il Festival è un’iniziativa organizzata da Iprase, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, il Comune di Rovereto, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, e si inserisce nel Piano Trentino Trilingue 2015-2020. “Questo Festival è innanzi tutto un appuntamento della scuola trentina, dei suoi docenti, studenti e dirigenti che, nei tre giorni di appuntamenti organizzati da Iprase, devono potersi confrontare, dialogare e scambiare le reciproche esperienze – è il pensiero del governatore del Trentino, Ugo Rossi -. Stiamo facendo un grande sforzo per raggiungere un obiettivo che ha stabilito lo stesso Consiglio d’Europa: entro il 2020 il 90% degli studenti al termine del primo ciclo dovrà aver raggiunto il livello A2.

Il Festival da questo punto di vita è un’opportunità di confronto importante, non è un caso che fra i promotori ci sia appunto il Ministero dell’Istruzione. La buona scuola è quella dove le lingue si imparano: il test fatto nel 2016 su 3000 studenti ci ha consentito di capire a che punto siamo, ora dobbiamo imparare a parlare, non solo a leggere e scrivere”.

“La seconda edizione del Festival delle lingue conferma la vocazione di questa città a essere terreno fertile per la cultura, la ricerca e l’innovazione, non ci dobbiamo mai stancare di investire in formazione – sono le parole del sindaco di Rovereto, Francesco Valduga -. Rivolto al mondo della scuola, il Festival offre anche opportunità per i cittadini con alcune iniziative innovative introdotte in questa edizione, che richiamerà nella nostra città alcune centinaia docenti e professionisti delle lingue provenienti dai diversi territori della provincia, ma anche da altre realtà nazionali”.

“La scuola per cui lavoriamo è quella dove le lingue non solo si insegnano: la scuola per cui lavoriamo è quella dove le lingue si imparano, dove gli studenti si formano una solida padronanza delle lingue – commenta il presidente di Iprase, Mario Giacomo Dutto -. Si tratta di un’impresa complessa e impegnativa: ovvero sfondare quella barriera che per anni ha impedito a generazioni di studenti, adulti di oggi, di parlare inglese e tedesco in modo sciolto. Per la prima volta, presenteremo in due seminari del Festival il risultato della prima valutazione delle competenze degli studenti trentini in queste due lingue”.

Ed è proprio sul test di competenza linguistica in inglese e tedesco affrontato nella primavera dello scorso anno dagli studenti trentini, primo in Italia di questo genere, che il direttore di Iprase, Luciano Covi, punta l’attenzione: “Sono stati coinvolti 3.000 studenti, su un totale di 15.000, di V elementare, III media, II superiore e III IeFP. Nell’insieme, il profilo linguistico dello studente trentino nelle classi del campione regge il confronto con le esperienze di altri paesi europei, con livelli avanzati per alcune competenze e spazi di miglioramento per altre.

Per la lingua inglese al termine del biennio delle superiori, il livello B1 viene raggiunto (considerando la soglia del 70%) dagli studenti trentini nel 60% dei casi per la comprensione del testo, nel 45% per il parlato, nel 19% nell’ascolto e nel 63% nella scrittura. Per la lingua tedesca a conclusione del biennio delle superiori il 60% degli studenti raggiunge il livello B1 nella lettura, il 30% nell’ascolto, il 31% nella scrittura e l’11% nel parlato. Si può dire, in conclusione, che il Trentino ottiene risultati prossimi ai migliori paesi europei nella lettura, meno buoni nell’ascolto. Nel prossimo 2018 realizzeremo un’altra verifica che stiamo già preparando”.

Il Festival si aprirà a Rovereto giovedì 9 marzo alle 14, nell’aula magna di Iprase, con gli interventi di: Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento; Carmela Palumbo, direttore della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici del Miur; Francesco Valduga, sindaco di Rovereto; Federica Patti, assessore all’istruzione della Città di Torino; Livia Ferrario, direttore del Dipartimento provinciale della Conoscenza; Paola Venuti, direttore del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento.

Dopo l’apertura è in programma il wordgames “A suon di parole”, un dibattito in italiano, inglese e tedesco tra ragazzi di scuole secondarie. L’iniziativa, giunta alla settimana edizione, è promossa da Iprase, in partnership con la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento, i comuni di Trento e Rovereto; nel corso degli anni sono stati coinvolti circa 3500 studenti delle classi IV e III del ciclo secondario di secondo grado che si sono esercitati, sotto la guida dei loro docenti tutor, nell’arte della dialettica, della controversia, apprendendo metodi e principi che faranno parte del loro patrimonio di cittadini “globali”. Al termine il dialogo fra il critico Philippe Daverio e tutti i ragazzi presenti.

Gli esiti del test linguistico saranno invece presentati venerdì 10 marzo alle 15, mentre al mattino Ivano Dionigi, presidente della Pontificia Accademia di Latinità, parlerà dei “Classici. la parola, il tempo e la politica”, da Cicerone a Seneca, ancora perfettamente attuali, e al pomeriggio Francesco Sabatini presidente dell’Accademia della Crusca spiegherà le sue “Lezioni di italiano”, fra “grammatica, storia e buon uso”.

Giovedì e venerdì sera, al Teatro Cinema Rosmini, spazio alle rappresentazioni teatrali delle scuole coinvolte, infine sabato mattina, sempre al Teatro Rosmini, si terranno due spettacoli, il primo “L’elisir della bontà”, in italiano, tedesco, inglese e mocheno, il secondo “Lingue in scena! L’Odissea”, frutto delle proposte sceniche e drammaturgiche di alcuni studenti trentini che partecipano ai laboratori organizzati nel corso del Festival, in collaborazione con studenti e attori del progetto “Lingue in scena” promosso dalla Città di Torino; nell’Odissea si fondono italiano, francese, tedesco, inglese, spagnolo e greco antico in un lavoro armonico e corale. Il Festival delle Lingue si chiuderà sabato 11 marzo alle 17, nell’aula magna di Iprase, con il concerto dell’orchestra d’archi euroregionale “Alpen Classica”.

Per tutti e tre i giorni spazio a seminari, workshop, spettacoli, laboratori manuali e di lettura in lingua per bambini, tavole rotonde dove studenti, docenti, professionisti, progettisti e genitori possono incontrare esperti italiani ed europei, prendere visione delle novità editoriali, conoscere buone esperienze e pratiche, trovare stimoli e momenti di riflessione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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