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FERRARI (PD – TRENTINO) – INTERROGAZIONE * UCRAINA – EMERGENZA UMANITARIA: « CINFORMI DEPOTENZIATO, PUÒ ESSERE ANCORA UN EFFICACE PUNTO DI RIFERIMENTO PER L’ACCOGLIENZA? »

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16.37 - giovedì 3 marzo 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

Il Cinformi depotenziato, può essere ancora efficace punto di riferimento per l’accoglienza?

L’orrore della guerra in Ucraina con i terribili effetti collaterali, di cui l’esodo di tantissimi rifugiati verso l’Europa, è solo uno dei più gravi, ha innescato una grande reazione di solidarietà da parte della popolazione trentina. E’ storicamente il tratto distintivo del nostro territorio, che, infatti, nel corso degli anni ha dato vita a un esemplare paradigma di accoglienza diffusa attraverso la collaborazione pubblico e privato sociale.

Tuttavia la giunta leghista al grido dello slogan “prima i trentini ” è riuscita a depotenziare un sistema che ha rappresentato per molti altri territori del paese un modello di gestione dei flussi migratori a causa di conflitti armati. Per l’attuale emergenza umanitaria, però, la Provincia ha affidato al Cinformi la regia organizzativa del sistema di accoglienza, che aveva prima ridimensionato.

Per questo la consigliera Sara Ferrari, capogruppo del Pd del Trentino, ha depositato oggi un’interrogazione a risposta immediata (v.allegato) in cui chiede se il Cinformi abbia ancora le risorse per essere struttura efficiente nella gestione di questa emergenza umanitaria ed efficace punto di riferimento per l’accoglienza delle persone in fuga dalla guerra, nonché di coordinamento degli aiuti umanitari.

 

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Interrogazione a risposta immediata

Il Cinformi depotenziato, può essere ancora efficace punto di riferimento per l’accoglienza?

L’emergenza umanitaria scatenata dalla terribile guerra in Ucraina ha innescato una grande reazione di solidarietà da parte della popolazione trentina. Peraltro è noto storicamente come la solidarietà con i più deboli sia un tratto distintivo del nostro territorio, che negli anni si era organizzato con un esemplare sistema di accoglienza diffusa attraverso la collaborazione pubblico e privato sociale, depotenziato però dalle scelte politiche della attuale Giunta. La Provincia ha tuttavia affidato oggi al Cinformi la regia organizzativa del sistema di accoglienza, che aveva prima ridimensionato.

In questi giorni, moltissimi trentini oltre ad offrire ospitalità, stanno anche conferendo moltissimo materiale vario, abbigliamento, cibo e medicinali, nei centri di raccolta, che sono però al momento autogestiti da parte delle associazioni ucraine e da altre realtà di volontariato locale, per la selezione, la distribuzione e l’invio alle donne e ai bambini accolti qui, come alle persone che si trovano nelle zone di guerra e di confine.
E’ importante sapere se il Cinformi abbia ancora le risorse per essere struttura efficiente nella gestione di questa emergenza umanitaria ed efficace punto di riferimento per l’accoglienza delle persone in fuga dalla guerra, nonché di coordinamento degli aiuti umanitari.

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Con.a Sara Ferrari PDT

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