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FENALT * EMERGENZA RSA: MOSER, « IL SISTEMA VA RIPENSATO DALLA BASE, L’EFFICIENZA PASSA ATTRAVERSO LA RIDUZIONE DELLA BUROCRAZIA »

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12.34 - lunedì 3 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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EMERGENZA RSA: IL SISTEMA VA RIPENSATO DALLA BASE L’EFFICIENZA PASSA ATTRAVERSO LA RIDUZIONE DELLA BUROCRAZIA.

Le proposte di Fenalt su una sola Apsp provinciale, sul contratto sanitario dei lavoratori e su direttori dal profilo sanitario mirano a ridurre gli sprechi di risorse, a valorizzare maggiormente gli operatori e a porre al centro i problemi di famiglie e pazienti

In questi giorni il tema dei problemi che investono il settore delle RSA trentine è salito alla ribalta delle cronache locali. La questione è di tale rilevanza per il futuro delle nostre famiglie e del nostro contesto sociale che merita grande attenzione da parte dell’intera opinione pubblica. “Bene che si discuta pubblicamente dei problemi delle RSA – commenta Roberto Moser, vice segretario generale Fenalt – ma bisogna farlo confrontandosi con la realtà delle cose e non sfogliando il proprio libro dei sogni”. Moser fa riferimento alle proposte relative alle nuove tecnologie da introdurre nelle case di riposo per la distribuzione dei farmaci e per la gestione degli ospiti nonché alle modalità organizzative innovative introdotte in alcune strutture.

“Quanto propone Francesca Parolari, ex presidente Upipa, equivale a lanciare la palla fuori dal campo. I problemi della RSA sono molto più concreti. Con l’inflazione a due cifre i salari, il contratto sanitario, il riconoscimento del buono pasto sono elementi di attrattiva essenziali per non far fuggire i lavoratori, per non discriminarli rispetto agli altri. Poi vengono i problemi relativi ai carichi di lavoro, ad una corretta gestione delle ferie, dei permessi, dei recuperi. Non dimentichiamo – prosegue Moser – che chi sceglie di lavorare nelle case di riposo non lo fa perché va alla ricerca dell’ultimo ritrovato in fatto di tecnologia, ma per una vocazione al servizio verso i più fragili. Una vocazione che non ha niente a che fare con la tecnologia e che nasce da una sensibilità ancora molto diffusa nel nostro Paese, all’origine anche di un fenomeno come il volontariato. Solo che lavorare nelle RSA non è volontariato! Ecco perché da anni chiediamo un contratto come quello di

Apss e strutture adeguate ad affrontare i nuovi problemi degli ospiti (malattie croniche, mentali etc)”.
Quanto alla proposta di Fenalt relativamente ad una sola Apsp su tutto il territorio provinciale, Moser osserva: “Francesca Parolari chiede più efficienza per trovare risorse? Bene, visto che la nostra provincia è un territorio molto piccolo, istituiamo una sola Apsp. Questo consentirà di ridurre le spese, di eliminare i costi per i consigli di amministrazione e per i presidenti, di eliminare il fenomeno dello spoil system che anche in questo campo rischia di diffondersi e di avere una regia centralizzata ed omogena nella gestione del personale e nell’applicazione dei contratti. Non è “omologare e uniformare” è solo ridurre la burocrazia in un settore in cui non possiamo permetterci più il lusso di mantenerla”.

 

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Roberto Moser
Vice Segretario generale Fenalt

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