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FDI TRENTINO * “ECCELLENZA DONNA 2023”: DEPRETTO E FARCI, « TRIBUTO PER MICHELA GALVAGNI, ERA CAPO SALA ALL’OSPEDALE DEL CARMINE DI ROVERETO (CENTRO COVID) »

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18.44 - martedì 7 marzo 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Le responsabili dei Dipartimenti di Fratelli d’Italia Paola Depretto per Pari Opportunità, Famiglia e Valori non negoziabili e Silvia Farci per Tutela Vittime, alla presenza della candidata Presidente della Provincia per FDI, Francesca Gerosa, del vicecommissario Cristian Zanetti, dei consiglieri provinciali Rossato e Dalpalù e del capogruppo in Consiglio comunale a Trento Pino Urbani, hanno consegnato alla compianta Michela Galvagni il premio “Eccellenza Donna 2023”. Lo scopo di tale riconoscimento è quello di rendere omaggio a donne che si sono distinte per merito nel loro settore di impegno.

L’iniziativa è una tradizione politica che Fratelli d’Italia porta avanti da qualche anno. Michela Galvagni era la capo sala del reparto di anestesia e rianimazione dell’ospedale S.M. del Carmine di Rovereto e Centro Covid durante la pandemia, nonché responsabile regionale del Gruppo italiano per la rianimazione. “Un tributo doveroso ad una donna che ha fatto della sua professione un valore assoluto, una grande professionista sia sotto il profilo lavorativo sia sotto il profilo umano. Il premio ha un importante valore simbolico, e con esso abbiamo voluto dare un segnale di attenzione a tutti gli operatori e professionisti della sanità”- hanno dichiarato le responsabili Depretto e Farci.” Donne di eccellenza e che si battono per una cultura del merito, convinte che l’uomo non sia un nemico ma una parte complementare”. Vogliamo ricordare Michela e tutte e tutti coloro che, con sacrificio e dedizione, in un momento terribile per l’umanità Intera, hanno messo a disposizione le loro competenze e la loro umanità.

Hanno preso parte alla cerimonia per ritirare il premio il Dott. Giovanni Pedrotti, Primario di Anestesia e Rianimazione presso l’Ospedale di Rovereto e le colleghe di Michela e, per i familiari, la cugina Daniela Amplaz. Durante l’iniziativa, che ha voluto riconoscere il merito di tutti coloro che operano quotidianamente nelle strutture sanitarie del territorio, si è trattato il tema della sanità trentina, e la candidata presidente per FDI Gerosa ha voluto dare i primi spunti di quello che sarà poi il programma di Fratelli d’Italia: “Dobbiamo creare una identità della sanità trentina, e per questo dobbiamo partire da un punto fermo: operatori e professionisti sanitari devono essere gli attori principali del nostro sistema sanitario ed è necessario che si siedano al tavolo insieme alla politica, dalla stessa parte del tavolo, per disegnare la sanità trentina del presente e del futuro, nell’interesse degli utenti. La sanità non deve essere vista come un problema da gestire, ma come un investimento, bisogna cambiare la prospettiva con la quale ci approcciamo al tema, o sarà difficile trovare soluzioni e darsi nuovi obiettivi”.

Prosegue Gerosa: “Va fatto un patto sociale tra mondo sanitario, istituzioni e politica, nel quale ognuno riconosca le responsabilità sociali a cui si è chiamati, definendo modalità di lavoro congiunte, andando tutti nella stessa direzione, senza contrapposizioni”. Particolare attenzione è quindi stata data ai medici – “Serve una gestione diversa e nuova di chi opera nella sanità, che deve essere attratto dall’idea di lavorare nel nostro sistema sanitario. Dobbiamo adoperarci per creare dei progetti di crescita professionale, perché il medico, e questo vale anche per l’infermiere, vuole crescere e migliorarsi in quella che è più di un’attività lavorativa, ma una vera e propria missione. In questo percorso si inserirebbe anche la facoltà di lavorare negli ospedali periferici, meno attrattivi soprattutto per la carenza di adeguate casistiche che nella pratica “creano professione”: il medico incentivato da una contropartita valorizzante della propria professione lo spingerebbe a lavorare anche negli ospedali periferici come scelta, e non come imposizione, e questi potrebbero crescere grazie alla presenza di medici motivati”.

“Bisogna rivedere il contratto di lavoro, che oggi rispetto a un tempo non è più migliorativo rispetto a quello nazionale, andando in una direzione che li valorizzi dal punto di vista sia professionale che economico. “Dobbiamo rimettere al centro delle nostre azioni gli utenti, i pazienti – incalza la candidata Presidente – ed è nostro dovere dare loro più medici per rispondere alle lunghe liste d’attese, e medici che stanno bene nel proprio ambiente di lavoro: questo vuol dire che lo spazio oggi vuoto deve essere occupato da più medici, e non dai gettonisti che pur facendo bene il proprio lavoro per forza di cose non possono dare continuità nell’assistenza, che possano lavorare in team e seguire con costanza e nel tempo i malati”.

L’ultimo spunto è stato dato in merito ai rapporti tra sanità pubblica e sanità privata. “Modificare troppo gli equilibri verso la sanità privata significherebbe la sconfitta di una sanità pubblica nella quale invece dobbiamo credere e per la quale dobbiamo lavorare per renderla attrattiva, efficiente ed efficace – continua Gerosa – E’ vero che il privato nell’immediato da risposte più rapide, ma dobbiamo essere attenti a non perdere di vista gli obiettivi a lungo termine, e cioè far diventare il nostro sistema sanitario un fiore all’occhiello, senza delegare ciò che non riusciamo a fare perché non ci abbiamo creduto abbastanza”

 

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Avv. Paola Depretto

Responsabile Regionale Dipartimento Pari Opportunità, Famiglia e Valori Non negoziabili FDI

Silvia Farci,

Responsabile Regionale Dipartimento Tutela Vittime FDI

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