DOMANDE PER IL CONSIGLIO STRAORDINARIO SUL TEMA PASSANTE FERROVIARIO.
1 – Si chiede se la decisione presa nel 2003 dalla PAT, di non far passare il corridoio ferroviario in destra Adige, sia stata di natura politica o tecnica.
2 – Su quali basi il Comune di Trento(Sindaco e Assessore Facchin), hanno dichiarato che la scelta del tracciato in sinistra Adige deriva da motivazioni tecniche, mentre l’Ing. De Col della PAT, (responsabile del procedimento e progettista delle opere civili della Provincia) intervenendo in una riunione ad Ala nel 2009, dichiarò “che la scelta deriva da motivazioni strettamente politiche”.
3 – Perché il Comune non rende pubblica la documentazione tecnica che giustifica la scelta del tracciato in sinistra Adige, e risponde che fino ad ora “la scelta è stata fatta dalla PAT nel 2003”.
4 – Perché il comune di Trento non ha provveduto, a differenza della PAT, ad aggiornare il suo sito, informando che è stata avviata la procedura di pubblico dibattito?
5 – Perché a Trento LAB non c’è alcuna immagine dei futuri cantieri in via Brennero ed a Mattarello(di imminente inizio in quanto finanziati dal PNNR), mentre è presente un rendering del futuro aspetto di via Brennero sulla base di ipotesi e “visioni” ad oggi assolutamente non finanziate neppure per un centesimo?
6 – Perché a Trento LAB, unico punto di informazione comunale, non vi è alcuna notizia del PNNR ed è invece esposto un diagramma di tempi che prevede 12 anni di lavori? (ipotesi ante-PNNR).
7- Quale impatto avrà l’apertura dei cantieri sulla viabilità cittadina, visto l’elevato numero
di viaggi che dovranno effettuare i camion dal punto di carico del materiale estratto dalle gallerie (stimato in oltre 2 milioni di mc), al punto di selezione materiali in luogo da
definire, ad oggi ignoto, poi infine in discarica per la parte da smaltire e non riutilizzabile,
forse a Sardagna o in altro sito non comunicato
8 – Se i lavori devono essere conclusi entro il 2026, pena la restituzione del finanziamento, come previsto dal PNNR e vista la concreta possibilità di non terminare i lavori nella data prevista, con il conseguente forte rischio di non poter usufruire del finanziamento, perché avere tutta questa fretta nel fare un’opera così impattante per la Città?
9- Posto che
l’opera è essenziale per il corridoio Scandinavia – Mediterraneo
i lavori non termineranno, con ogni probabilità entro giugno 2026
lo stanziamento di 930 milioni, valutato già nel 2019 e non rivisto in aumento, non sarà, con ogni evidenza, sufficiente
i primi treni transiteranno dal nuovo tunnel del Brennero non prima del 2032/2033
perché non attivarsi per studiare un nuovo progetto meno impattante per la città e per i cittadini?
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Gruppo Consiliare Comunale Fratelli d’Italia – A.N.
Consigliere comunale Giuseppe Urbani
Consigliere comunale Cristian Zanetti Consigliere comunale Daniele Demattè