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FBK – FONDAZIONE BRUNO KESSLER / TRENTO * VAIOLO SCIMMIE: « IL 95% (190 SU 200) DEI PAZIENTI MASCHI CHE HANNO FORNITO L’INFORMAZIONE HANNO AVUTO RAPPORTI SESSUALI CON UOMINI »

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15.57 - martedì 23 agosto 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Stime iniziali di periodo di incubazione, tempo di generazione e numero di riproduzione del vaiolo delle scimmie in Italia.

Sono stati pubblicati sulla rivista Emerging Infectious Diseases i risultati dello studio sui primi 255 casi confermati di vaiolo delle scimmie osservati in Italia, da inizio maggio fino all’8 luglio 2022.

Hanno contribuito allo studio ricercatori della Fondazione Bruno Kessler, del Ministero della Salute, dell’Istituto Lazzaro Spallanzani e delle autorità sanitarie regionali.

Tutti i pazienti tranne 2 sono maschi, il 95% (190 su 200) dei pazienti maschi che hanno fornito l’informazione dichiarano di aver avuto rapporti sessuali con altri uomini (Men who have Sex with Men – MSM); l’età media dei pazienti è di 37 anni (range: 20-71), 25 pazienti riportano di essere stati recentemente alle isole Canarie, dove si ipotizza sia avvenuto un evento che ha amplificato la trasmissione epidemica.

 

Grazie allo studio è stato possibile stimare:

il tempo di incubazione, che rappresenta il periodo che passa tra l’infezione e l’insorgenza dei sintomi. In particolare, il tempo di incubazione identifica il periodo in cui si dovrebbe monitorare l’insorgenza dei sintomi nei contatti di un caso confermato. Il tempo di incubazione è stato stimato a 9,1 giorni in media (intervallo di confidenza al 95%: 6,5-10,9 giorni) e nel 95% dei pazienti è stato stimato essere minore o uguale a 20 giorni.
Il tempo di generazione, che rappresenta il periodo che passa tra l’infezione in un caso primario e l’infezione nei casi da lui generati. In particolare, il tempo di generazione fornisce indicazioni sulla durata dell’isolamento dei casi confermati.

Il tempo di generazione è stato stimato a 12,5 giorni in media (intervallo di confidenza al 95%: 7,5-17,3 giorni) e nel 95% dei casi è stato stimato essere minore o uguale a 23 giorni.
Il numero di riproduzione, che rappresenta il numero medio di casi trasmessi da ogni caso indice. In particolare, il numero di riproduzione permettere di fare valutazioni sulla possibile evoluzione dell’epidemia. Nel periodo di crescita esponenziale dell’epidemia, da inizio fino a metà giugno 2022, il numero di riproduzione è stato stimato a 2,43 (intervallo di confidenza al 95%: 1,82–3,26).

 

È importante osservare che:

il numero di riproduzione è stimato nella sottopopolazione degli MSM, mentre il numero di riproduzione nella popolazione generale è probabilmente minore di 1, cioè sotto la soglia epidemica;
a partire da metà giugno 2022, si stima una riduzione sostanziale del numero di riproduzione, le cui cause non sono note. Possibili spiegazioni

potrebbero essere legate all’incompletezza del dato o ad un aumento del livello di attenzione e consapevolezza nella sottopopolazione degli MSM.
Le quantità stimate nello studio, seppur probabilmente affette da incertezze significative, forniscono utili indicazioni per guidare le attività di sanità pubblica necessarie al contenimento dell’epidemia di vaiolo delle scimmie.

COMUNICATO STAMPA | 23/08/2022

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Stime iniziali di periodo di incubazione, tempo di generazione e numero di riproduzione del vaiolo delle scimmie in Italia

Sono stati pubblicati sulla rivista Emerging Infectious Diseases i risultati dello studio sui primi 255 casi confermati di vaiolo delle scimmie osservati in Italia, da inizio maggio fino all’8 luglio 2022.
Hanno contribuito allo studio ricercatori della Fondazione Bruno Kessler, del Ministero della Salute, dell’Istituto Lazzaro Spallanzani e delle autorità sanitarie regionali.

Tutti i pazienti tranne 2 sono maschi, il 95% (190 su 200) dei pazienti maschi che hanno fornito l’informazione dichiarano di aver avuto rapporti sessuali con altri uomini (Men who have Sex with Men – MSM); l’età media dei pazienti è di 37 anni (range: 20-71), 25 pazienti riportano di essere stati recentemente alle isole Canarie, dove si ipotizza sia avvenuto un evento che ha amplificato la trasmissione epidemica.

Grazie allo studio è stato possibile stimare:

il tempo di incubazione, che rappresenta il periodo che passa tra l’infezione e l’insorgenza dei sintomi. In particolare, il tempo di incubazione identifica il periodo in cui si dovrebbe monitorare l’insorgenza dei sintomi nei contatti di un caso confermato. Il tempo di incubazione è stato stimato a 9,1 giorni in media (intervallo di confidenza al 95%: 6,5-10,9 giorni) e nel 95% dei pazienti è stato stimato essere minore o uguale a 20 giorni.
Il tempo di generazione, che rappresenta il periodo che passa tra l’infezione in un caso primario e l’infezione nei casi da lui generati. In particolare, il tempo di generazione fornisce indicazioni sulla durata dell’isolamento dei casi confermati. Il tempo di generazione è stato stimato a 12,5 giorni in media (intervallo di confidenza al 95%: 7,5-17,3 giorni) e nel 95% dei casi è stato stimato essere minore o uguale a 23 giorni.

Il numero di riproduzione, che rappresenta il numero medio di casi trasmessi da ogni caso indice. In particolare, il numero di riproduzione permettere di fare valutazioni sulla possibile evoluzione dell’epidemia. Nel periodo di crescita esponenziale dell’epidemia, da inizio fino a metà giugno 2022, il numero di riproduzione è stato stimato a 2,43 (intervallo di confidenza al 95%: 1,82–3,26).
È importante osservare che:

il numero di riproduzione è stimato nella sottopopolazione degli MSM, mentre il numero di riproduzione nella popolazione generale è probabilmente minore di 1, cioè sotto la soglia epidemica;
a partire da metà giugno 2022, si stima una riduzione sostanziale del numero di riproduzione, le cui cause non sono note. Possibili spiegazioni potrebbero essere legate all’incompletezza del dato o ad un aumento del livello di attenzione e consapevolezza nella sottopopolazione degli MSM.
Le quantità stimate nello studio, seppur probabilmente affette da incertezze significative, forniscono utili indicazioni per guidare le attività di sanità pubblica necessarie al contenimento dell’epidemia di vaiolo delle scimmie.

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Link all’articolo sulla rivista Emerging Infectious Diseases. LINK

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