(Fonte: Rodolfo Borga) – Civica Trentina per prima ha sollevato la questione della spa Tassullo, evidenziando le anomalie che hanno caratterizzato le recenti vicende di questa società ed attivandosi per cercare una soluzione che salvaguardasse un importante patrimonio dell’intera Valle di Non, cui la Giunta provinciale, per motivi ad oggi non ancora chiariti, ha prestato attenzioni ben minori rispetto a quelle riservate ad altre realtà imprenditoriali.
Lo ha fatto con una dettagliata interrogazione depositata il 24 giugno 2016 (vedi allegato) e con una proposta di ordine del giorno (il numero 10 al disegno di legge 138/XV) approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale il 25 luglio 2016 (vedi allegato).
Non possiamo, pertanto, non apprendere con soddisfazione la decisione della Corte d’Appello di Trento, che ha revocato un fallimento su cui fin da subito avevamo manifestato le nostre perplessità.
La sentenza della Corte alimenta però i dubbi che per primi avevamo manifestato relativamente alla gestione di una realtà imprenditoriale, che è sembrata finalizzata più che a sostenere la possibile ripresa dell’azienda, a favorirne lo smembramento, con connessi rischi d’inaccettabili operazioni speculative.
Ora speriamo che tale pronuncia agevoli un percorso di recupero di un’impresa che certamente non merita la fine che per qualcuno sembrava essere già scritta.
In allegato il comunicato stampa:
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In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:
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In allegato l’Ordine del giorno:
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