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FAITA – TRENTINO * GESTORI CAMPEGGI: POLETTI, «OFFERTA OPEN AIR, C’È UN GAP DA COLMARE NEI CONFRONTI DEI NOSTRI COMPETITOR PIÙ PROSSIMI »

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17.51 - mercoledì 1 dicembre 2021

Le tendenze dell’offerta open air in Trentino. L’associazione dei gestori di campeggi FAITA Trentino presenta uno studio di mercato sul turismo all’aria aperta in provincia. Le strutture open air in Trentino sono un asset fondamentale dell’offerta turistica della provincia: il loro posizionamento è molto buono ma, soprattutto in relazione ai territori limitrofi, ci sono margini di miglioramento sui quali investire. È questo il messaggio che esce dalla presentazione dello studio di mercato “L’offerta open air in Trentino” promossa da FAITA Trentino in collaborazione con Thrends Tourism & Hospitality Analytics e Mediocredito Trentino – Alto Adige.

All’incontro, tenutosi stamattina all’auditorium Seac hanno partecipato il presidente di Faita Trentino Fabio Poletti, l’assessore provinciale all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Roberto Failoni, i dirigenti del servizio turismo e urbanistica Giorgio Cestari e Romano Stanchina, per Trentino Marketing Mirta Valentini, per Mediocredito Trentino – Alto Adige Franca Belli, e il presidente di Confcommercio Trentino Giovanni Bort. In sala erano presenti anche molti direttori di Apt e moltissimi associati per un totale di quasi 100 partecipanti.

«Abbiamo voluto metterci in discussione – ha detto il presidente Poletti – e ci siamo chiesti che cosa potevamo fare per i soci. Abbiamo affidato l’incarico ad una azienda specializzata di fotografare il turismo open air nella nostra provincia e confrontarlo con i nostri vicini, che hanno un’offerta simile. Abbiamo scelto i migliori perché mi hanno insegnato che è da loro che bisogna imparare per, a nostra volta, migliorarci. Lo studio mette in luce alcune criticità ma anche molti lati positivi. Occorre essere sinceri se vogliamo che questa fotografia sia uno stimolo alla nostra categoria. Su un aspetto abbiamo già pronta una serie di interventi legati alla formazione perché riteniamo che rappresenti un valore fondamentale nell’erogazione dei nostri servizi».

Lo studio ha dunque fotografato la situazione del turismo open air in Trentino, mettendo in luce in particolare l’attrattiva dell’offerta in relazione alle nuove esigenze dei turisti conseguenti alla pandemia: natura, spazi aperti, servizi di qualità, sicurezza. Tutti aspetti che il turismo open air può offrire ai propri clienti. «Dallo studio emerge che non siamo messi male – ha detto Poletti – ma c’è un gap da colmare nei confronti dei nostri competitor più prossimi. Dobbiamo ragionare in maniera aperta, anche con l’amministrazione pubblica, se vogliamo che il futuro dei campeggi sia prospero e consenta all’intero comparto del turismo di crescere nei numeri e nella qualità».

«Lo studio – ha sottolineato il presidente nazionale di FAITA Andrea Granzotto – evidenzia alcuni punti centrali: il principale è che il nostro settore è dinamico e in crescita, e si sta posizionando sul mercato in modo nuovo e diverso rispetto alla percezione comune, intercettando anche nuove fasce di clienti. Merito a Faita Trentino per aver condotto questa indagine: uno strumento che replicheremo anche a livello nazionale nei prossimi mesi».
«All’inizio della loro storia – ha commentato il presidente Giovanni Bort – le associazioni di categoria si occupavano della difesa sindacale dei propri associati. Successivamente hanno iniziato ad offrire anche servizi per la gestione dell’impresa. Oggi l’evoluzione ci porta ad iniziative come questa, meritoria, di Faita Trentino, per aiutare gli associati a fare un passo in più e far crescere la cultura d’impresa».

«La presenza oggi – ha detto l’assessore Failoni – di molti dirigenti e funzionari provinciali testimonia la grande attenzione che abbiamo per il vostro settore e soprattutto la volontà di fare sistema, un metodo che ci è riconosciuto anche fuori dal Trentino. Il dialogo con le vostre categorie è praticamente giornaliero e ci adoperiamo per essere vicini agli imprenditori. Per fare investimenti occorre reddittività, ne siamo consapevoli. Abbiamo investito molto, come PAT, per sostenere le imprese nella pandemia, mettendo a disposizione risorse per l’ammodernamento e lo sviluppo delle strutture. C’è ancora molto da fare ma sono soddisfatto nel sentire che 99 imprenditori su 100 dichiarano di aver superato quest’anno, dal punto di vista economico, l’estate del 2019». L’assessore ha poi ricordato la maratona vaccinale prevista dal 4 all’8 dicembre ed ha chiesto il sostegno delle categorie visto l’approssimarsi della stagione invernale.

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