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FAI – DELEGAZIONE TRENTO * GIORNATE PRIMAVERA 2023: « A LASÌNO – CASTEL MADRUZZO – PELLIZZANO – ZIANO DI FIEMME – VOLANO (25-26/3) »

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17.59 - martedì 21 marzo 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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APPUNTAMENTO A LASÌNO E A CASTEL MADRUZZO CON LE GIORNATE FAI DI PRIMAVERA SABATO 25 E DOMENICA 26 MARZO 2023 TORNA il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con l’apertura eccezionale di oltre 750 luoghi inaccessibili o poco noti. Un fine settimana alla scoperta di un’Italia diversa: oltre 750 luoghi aperti in 400 città di tutta Italia, da nord a sud.

Evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi. Le Giornate FAI di Primavera sono ormai il simbolo di una vocazione collettiva che anima l’Italia: quella per la cura e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Questa manifestazione, ormai nota e consolidata, capace di coinvolgere ogni anno centinaia di migliaia di cittadini alla scoperta dei loro territori, si deve all’impegno e alla creatività di migliaia di volontari del FAI, affiancati da altrettanti studenti delle scuole italiane – gli Apprendisti Ciceroni – formati per l’occasione, ma si fonda anche sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore, di anno in anno, vi collaborano, mettendo a disposizione luoghi, risorse e competenze, perché riconoscono in essa un’occasione unica e imperdibile di promozione e di rilancio, e una buona azione per “il Paese più bello del mondo”, che va a beneficio di tutti. Grazie alle Giornate del FAI luoghi sconosciuti e abbandonati sono tornati all’attenzione del pubblico, e ciò ha cambiato talvolta il loro destino, e luoghi chiusi al pubblico, tradizionalmente non considerati beni culturali, hanno scoperto invece di avere un valore culturale da promuovere e soprattutto condividere. Questa partecipazione larga e trasversale, guidata da un sentimento civile di orgoglio, appartenenza e responsabilità, fa il successo delle Giornate FAI di Primavera.

La Delegazione FAI di Trento ha organizzato le Giornate di Primavera a Lasìno e Castel Madruzzo in Valle di Cavedine, proponendo un fine settimana di visite guidate e di eventi dal titolo “All’ombra dei Madruzzo”

SABATO 25 MARZO ore 14.00 – 18.00
DOMENICA 26 MARZO ore 10.00 – 18.00

Proposte di visita Lasìno – Chiesa di san Siro
L’antica chiesa dedicata a Siro, primo vescovo di Pavia del IV secolo, sorge sul colle omonimo nei pressi di Lasìno, alla sommità di una salita accompagnata da capitelli della via crucis, preceduta da una scalinata costeggiata da due file di cipressi. La chiesetta, che risale nella sua struttura originaria al XII secolo, era inizialmente dedicata a Procolo, Santo e vescovo di Verona. Nel settimo decennio del Trecento fu affrescata internamente da un anonimo pittore veronese. Nel 1610 l’edificio venne ampliato e orientato a nord, come indica la targa murata nella facciata. Internamente, la navata è unica e conclusa da un presbiterio absidato. Sulla parete sinistra si apre una cappella che corrisponde all’abside dell’originario edificio, decorata da affreschi trecenteschi (Cristo in maestà e Apostoli). Dal colle di san Siro si gode una splendida vista del borgo di Lasìno e dell’intera Valle di Cavedine. Si raggiunge la chiesa di san Siro da Lasìno per una breve strada in salita seguendo la via crucis.
Visite: sabato 25 marzo (14-18) – domenica 26 marzo (10-18). Non è richiesta la prenotazione, i gruppi di visita si formano al Banco FAI presso la chiesa di san Siro. Contributo libero a partire da 3 euro.

Lasìno – Passeggiata nelle vie del borgo: i murales, le sculture di Francesco Trentini, la Pala di Andrea Pozzo
Partendo dalla piazza del Municipio, le passeggiate lungo le vie del borgo consentiranno di conoscere alcuni fra i luoghi più rappresentativi della storia locale. Anzitutto l’esterno della Villa Ciani Bassetti, emblematico esempio di casa signorile, azienda agricola e parco inseriti nel tessuto urbano. Lungo l’asse viario principale si incontreranno poi alcuni edifici di impronta barocca e tardo barocca, altre residenze più umili con i caratteristici arconi in pietra (i vòlti) e cortili (spiàzi) con ballatoi collegati da scale esterne, dove si svolgeva un tempo la vita della comunità locale. Oltre ad alcuni murales, impreziosiscono il centro storico tre opere di Francesco Trentini (che a Lasìno nacque nel 1876 e morì nel 1966), considerato fra i massimi interpreti della scultura trentina del Novecento: la singolare Fontana Lagolo, il busto di Roberto Bassetti e il Monumento ai Caduti nel piccolo cimitero che affianca la chiesa parrocchiale. La camminata lungo le strade di Lasìno comprenderà anche una breve visita alla Chiesa parrocchiale di San Pietro che custodisce una pregevole pala d’altare realizzata da Andrea Pozzo (1642-1709) e alla Cappella del Santo Crocifisso, un tempo portato in processione nei periodi di siccità e tanto caro alla devozione popolare.
Visite sabato 25 marzo (14-18) – domenica 26 marzo (10-18). Non è richiesta la prenotazione, i gruppi di visita si formano al Banco FAI presso il Municipio di Lasìno, Piazza A. De Gasperi 25. Contributo libero a partire da 3 euro.

Castel Madruzzo – Chiesa di santa Maria Lauretana
La comunità di Madruzzo fece erigere questa chiesa, al posto di una più antica dedicata a san Tommaso Becket, nel 1645 quando era principe vescovo Carlo Emanuele Madruzzo. La chiesa contiene al suo interno un’altra chiesa più piccola che è la riproduzione fedele della “Santa Casa” del santuario di Loreto. La “Santa Casa” – che, secondo la tradizione, fu miracolosamente trasferita dagli angeli, la notte tra il 9 e 10 dicembre 1294, da Nazareth fino in Dalmazia e quindi a Loreto – è formata da un’aula coperta da volta a botte, cui si accede da due ingressi laterali. Le pareti sono decorate a finti mattoni e recano affreschi, copia fedele di quelli a Loreto, presentati come frammenti di antichi dipinti medievali. Sulla parete di fondo dietro l’altare marmoreo è una grande edicola che accoglie la statua lignea della Madonna con il Bambino, nell’iconografia della Madonna Nera. Una cappella laterale accoglie una pala con l’Assassinio nella cattedrale di San Tommaso Becket, di Martino Teofilo Polacco del principio del Seicento, proveniente dalla chiesa precedente.
Visite sabato 25 marzo (14-17) – domenica 26 marzo (10-18). Non è richiesta la prenotazione, i gruppi di visita si formano al Banco FAI presso la Chiesa di santa Maria a Castel Madruzzo. Contributo libero a partire da 3 euro.
Eventi speciali
CASTEL MADRUZZO – apertura in esclusiva per iscritti FAI
In occasione delle Giornate FAI di Primavera sarà possibile, in via del tutto eccezionale, visitare Castel Madruzzo, usualmente chiuso al pubblico in quanto residenza privata. Le visite riguarderanno la cappella del Castello e alcuni ambienti significativi del primo piano. La visita è riservata agli Iscritti e Iscritte FAI e deve essere prenotata sul sito www.giornatefai.it ricercando le aperture nella nostra Provincia e seguendo le istruzioni di prenotazione e le indicazioni di visita.
MUSEO “La dòna de ‘sti ani”
Sabato 25 (pomeriggio) e domenica 26 sarà aperto al pubblico lo spazio espositivo “La dòna de ‘sti ani”. Nato nel 2012 da un progetto tra l’ex Comune di Lasino (ora Comune di Madruzzo) e l’Associazione Culturale Retrospettive, il piccolo museo si trova a Lasìno presso gli avvolti del Municipio in Piazza Alcide De Gasperi 25. Contiene la ricostruzione di un ambiente di vita degli anni Cinquanta del Novecento con la cucina, una stanza da letto e un magazzino con molti oggetti del passato che rievocano le occupazioni domestiche femminili dell’epoca, oltre ad una sala in cui vengono svolti laboratori per il recupero delle tradizioni. Entrata libera.

 

LE GIORNATE FAI DI PRIMAVERA IN TRENTINO
Il Gruppo FAI Rovereto e Vallagarina propone due giorni di visite guidate alla Chiesa di san Rocco a Volano e alla Chiesa di Sant’Ilario (Vecchia) in frazione Sant’Ilario a Rovereto.
Costruita verso la seconda metà del Quattrocento e interamente affrescata sul finire di quel secolo, San Rocco a Volano (via Roma 3) offre al visitatore spettacolari affreschi di artisti diversi tra cui Gaspare Rotaldo e (forse) Francesco Verla. Sant’Ilario Vecchia (Rovereto, frazione Sant’Ilario), la cui presenza è attestata già nel 1197, venne invece edificata insieme a un ospizio per i viandanti (Spedale dei pellegrini) per volontà del principe vescovo Corrado II da Beseno. Fu poi lazzaretto e convento nel 1333. A partire dal 1630 fu acquistato da privati e divenne una residenza aristocratica. In epoca recente la struttura è parte dell’Azienda agricola biologica “Maso Zandonai”.
Visite alle chiese di san Rocco a Volano e di sant’Ilario Vecchia a Rovereto: sabato 25 marzo (14.00-17.30) e domenica 26 marzo (10.00-17.30). Non è richiesta la prenotazione, i gruppi di visita si formano presso i Banchi FAI di fronte alle chiese. Contributo libero a partire da 3 euro.
Informazioni: roveretovallagarina@gruppofai.fondoambiente.it.

Il Gruppo FAI Val di Fiemme e Val di Fassa sarà invece a Ziàno di Fiemme per due passeggiate guidate, alla scoperta del piccolo centro abitato, che si svolgeranno sia sabato 25 che domenica 26 (mattina e pomeriggio). La passeggiata del mattino partirà dalla Chiesa parrocchiale della Madonna di Loreto e riguarderà la frazione di Zanòn, dove si ammireranno alcune case con facciate dipinte (Valentino Rovisi e altri) e si ascolteranno i racconti misteriosi che caratterizzano la storia di questa zona. Uscendo dal paese si scopriranno poi le testimonianze lasciate nei secoli dai pastori: le caratteristiche scritte di color rosso-brunastro risalgono addirittura al XV secolo. I visitatori ripercorreranno infine alcune tappe della memoria della Grande Guerra, con le tracce ancora presenti: Villa Flora (sede del comando della 13a Brigata) e il Cimitero Militare Austriaco.

Visite sabato 25 e domenica 26 marzo ore 10.00, con ritrovo a Ziàno di Fiemme in Piazza Italia.
La passeggiata pomeridiana sarà invece dedicata alla chiesa della Madonna di Loreto, ricca di importanti opere d’arte (facciata di Antonio Longo, pale dei maestri della Scuola di Fiemme). Si ricercheranno poi nel tessuto urbano le antiche rogge del paese che fornivano acqua per i numerosi opifici e per l’attività dei “polveristi”, i fabbricanti di polvere da sparo che trovarono qui il luogo ideale per la loro attività fino alla I Guerra Mondiale. Il percorso proseguirà nella frazione di Roda, Chiesetta di Sant’Anna e si concluderà nella frazione di Zanolìn dove si potranno ammirare gli affreschi ottocenteschi e scoprire la storia della Segheria della Magnifica Comunità.
Visite sabato 25 e domenica 26 marzo ore 14.00, con ritrovo a Ziàno di Fiemme in Piazza Italia.
Non è richiesta la prenotazione, i gruppi di visita si formano in loco. Contributo libero a partire da 3 euro.
Informazioni: valdifiemmevaldifassa@gruppofai.fondoambiente.it

Il Gruppo FAI Val di Sole e Val di Non propone una serie di visite a Pellizzano, paese della Val di Sole sviluppato nel fondovalle. L’aspetto del borgo rispetta gli insegnamenti della natura e del paesaggio e si fonde perfettamente con il bosco che gli fa da corona. Si potranno visitare: la chiesa gotico-rinascimentale della Natività di Maria e, in un percorso guidato fra le vie del paese, alcune antiche abitazioni tra cui le case Guareschetti, Tomaselli e Gaggia. Queste dimore permetteranno di delineare la storia di Pellizzano sia dal punto di vista storico che architettonico. Visite sabato 25 e domenica 26 marzo: 10.00 – 12.00 / 14.00 – 16.00. Non è richiesta la prenotazione, i gruppi di visita si formano in Piazza Santa Maria a Pellizzano. Contributo libero a partire da 3 euro.
Eventi speciali

LA “CASERADA” – sabato 25 marzo ore 15.30 visita al restaurato Caseificio di Castello (frazione di Pellizzano), con degustazione di formaggi alla presenza del food blogger Davide Zambelli. Evento su prenotazione (www.giornatefai.it). Contributo a partire da 5 euro.
TERMENAGO – domenica 26 marzo ore 14.30 passeggiata da Pellizzano (piazza santa Maria) a Termenago per conoscere l’arte degli antichi terrazzamenti e muri a secco. A seguire, visita a Termenago. Possibilità per i bambini di assistere al racconto drammatizzato “La Gnoma Mogna” e conclusione con merenda “di una volta”. Contributo a partire da 5 euro. Informazioni: valdisolevaldinon@gruppofai.fondoambiente.it

 

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