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DROGA ADOLESCENTI: BEZZI, LE ISTITUZIONI SANNO COSA SUCCEDE NELLE SCUOLE ?

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11.02 - giovedì 23 marzo 2017

(Fonte: Giacomo Bezzi) – Siamo giornalmente informati dai media locali, sui persistenti interventi delle forze dell’ordine mirati a fermare l’afflusso di droga nella nostra provincia. Numerose infatti sono le indagini che portano al sequestro di ingenti quantità di stupefacenti, ciò deve far riflettere su quanto sia smisurato il numero di persone affette da tossicodipendenza sul nostro territorio.

Sappiamo che esistono diverse tipologie di droghe, la parola droga deriva dall’olandese “Droog”, cioè qualsiasi sostanza naturale o sintetica, che introdotta nel nostro organismo agisce sul sistema nervoso centrale, modificandone le sensazioni, il comportamento, l’equilibrio psicofisico e arrecando molto spesso danni irreversibili all’organismo.

Dai dati forniti in risposta ad una mia question time di febbraio, ciò che allarma oltre all’aumento dei minorenni segnalati al SerD è l’età di esordio al consumo di sostanze in provincia di Trento (vedi tabella sotto) e di come a detta del Servizio per le dipendenze, siano sempre più frequenti le comunicazioni che pervengono da parte del Sistema Nazionale di Allerta Precoce, su intossicazioni o decessi correlati all’assunzione delle nuove droghe. Si tratta di un gruppo eterogeneo di sostanze molto dannose, immesse sul mercato online quasi quotidianamente, che mimano gli effetti, spesso intensificandoli, di molecole note e presenti sul mercato illegale.

 

 

 

Inoltre, come precisato dal SerD, questi non rappresentano i numeri reali perché sono dati relativi all’apertura di un fascicolo clinico e che non tengono conto delle situazioni di persone alle quali viene fornita solo consulenza indiretta, questo lascia ampio spazio a conclusioni di come possa essere molto più grave la situazione.

Da una semplice analisi di questi dati, si può capire come sia estremamente facile entrare nel mondo della droga, tutti siamo consapevoli di quanto invece, sia difficile uscirne. Un male molto diffuso nel modo adolescenziale di oggi, sintomo di vulnerabilità e fragilità sociale. Che la situazione in Trentino sia tristemente difficile lo si può comprendere dal racconto dell’esperienza diretta di una mamma di Trento, riportata sulla stampa di oggi. Assolutamente sconvolgente la facilità con cui un ragazzino, sembrerebbe poter scoprire la droga, rifornirsi delle dosi ed assumerla non soltanto all’esterno degli istituti scolastici, ma anche all’interno degli stessi.

 

Tutto ciò premesso,

si interroga il Presidente della Provincia per sapere:

 

 –se siano giunte segnalazioni da parte di Dirigenti scolastici di Istituti trentini della presenza radicata di ragazzi che fanno uso di sostanze stupefacenti all’interno della scuola di propria competenza;

-in virtù delle competenze e dei compiti assegnati ai Dirigenti scolastici, se questi siano attenti a segnalare eventuali situazioni che possano degenerare e portare la scuola a livelli come sopra descritto;

-se non si ritenga necessario approfondire quanto riportato sulla stampa in data odierna, al fine di verificarne la veridicità e nel caso in cui fosse confermata, intervenire, per quanto di competenza, presso l’Istituto interessato al fine di porre rimedio ad un contesto degenerato, agendo se necessario anche in collaborazione con le Forze dell’Ordine;

-nel caso di conferma della notizia, se non si ritenga opportuno informare in modo corretto e oggettivo le famiglie dei ragazzi che frequentano l’Istituto, sulla situazione in essere, anche al fine di evitare il dilagare di comprensivi allarmismi che notizie simili possono causare.

 

 

 

 

In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:

[pdf-embedder url=”https://www.agenziagiornalisticaopinione.it/wp-content/uploads/2017/03/170322-Int-DROGA-FRA-GLI-ADOLESCENTI-LE-ISTITUZIONI-SONO-CONSAPEVOLI-DELLA-GRAVITÀ-DELLA-SITUAZIONE-ALL’INTERNO-DELLA-SCUOLA.pdf” title=”170322 Int – DROGA FRA GLI ADOLESCENTI LE ISTITUZIONI SONO CONSAPEVOLI DELLA GRAVITÀ DELLA SITUAZIONE ALL’INTERNO DELLA SCUOLA”]

 

 

 

Foto: archivio Pat

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