“Un’associazione studentesca di sinistra presente nella provincia autonoma di Trento propone all’attenzione della comunità studentesca trentina una carta dei diritti degli studenti in Dad. Come sempre devo rilevare modi e tempi di azione errati: il momento di grave difficoltà anche del settore scolastico pone davanti a responsabilità grandissime, che da una parte, il Governo provinciale si è assunto a pieno, e dall’altra, un governo nazionale che non sa neppure come programmare l’eventuale rientro nelle classi si è assunto a metà.
La proposta avanzata andrebbe elaborata dalla Consulta Provinciale degli Studenti, unico organo riconosciuto a rappresentare gli studenti trentini. Inoltre, questa associazione si rende conto ben tardi di questa esigenza, considerando la quantità di mesi che vede gli studenti in una circostanza precaria relativamente al mondo della scuola.
La carta dei diritti degli studenti e delle studentesse per la DAD è cosa superata, in quanto i “giovani sindacalisti” dovrebbero sapere che in questo momento stiamo parlando di DII, ossia didattica digitale integrata, così come scritto anche dal Ministro Azzolina nelle ultime circolari e negli ultimi documenti. Come sempre, sarebbe utile che prima di tutelare i diritti altrui, si sviluppassero le competenze necessarie per svolgere un lavoro, una missione, sicuramente non semplice”.
Lo afferma in una nota il già Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti e Consigliere Comunale Leonardo Divan.
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Leonardo Divan