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DEMAGRI – DALLAPICCOLA – OSSANNA / MOZIONE (PATT) * SANITÀ: « SEMPLIFICARE I PERCORSI DI ATTIVAZIONE DELLA LEGGE 104, PER LE PERSONE CON GRAVI PATOLOGIE »

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16.55 - martedì 24 agosto 2021

L’attivazione dei permessi mensili previsti dalla legge 104 sono uno strumento fondamentale per agevolare i familiari di persone con gravi handicap e permettere loro di seguire il proprio caro in difficoltà che ha necessità di assistenza. Nei casi di attivazione della richiesta sono previsti dei passaggi da fare attraverso l’Azienda sanitaria per arrivare al riconoscimento del diritto per i familiari. Nei casi di patologia più grave e già presi in carico dai professionisti dell’azienda sanitaria, alcuni di questi passaggi come ad esempio la visita aggiuntiva prevista per regolamento, risultano complessi e impegnativi per il paziente stesso che deve essere trasportato presso l’ambulatorio nonostante la situazione di salute precaria sia già chiara.

Sul tema della lungaggine dei tempi richiesti per arrivare all’attivazione di quanto previsto dalla cosiddetta legge 104 è intervenuto il PATT, che ha depositato una mozione al Consiglio provinciale al fine di impegnare la Giunta a velocizzare il sistema attualmente previsto. Sul tema è intervenuta la Capogruppo e Consigliera Provinciale del PATT Paola Demagri che ha sottoscritto il documento assieme ai colleghi Michele Dallapiccola e Lorenzo Ossanna.

“E’ un periodo storico particolare quello che stiamo vivendo, e anche per le persone bisognose di cure e i loro familiari non è semplice riuscire a far coincidere vita lavorativa e bisogni assistenziali. Basti pensare che si sono di molto ridotte le istituzionalizzazioni degli anziani poiché molti familiari hanno deciso di occuparsene a domicilio. In questo caso la legge 104 è fondamentale perché permette di attivare ad esempio dei permessi mensili retribuiti anziché obbligare questi cittadini ad utilizzare delle giornate di ferie. In questo periodo inoltre c’è meno disponibilità di medici per fare le visite previste dalla normativa e questo comporta un preoccupante aumento dei tempi che comporta attese fino a sei mesi”.

Il Partito Autonomista Trento Tirolese ha preparato quindi un atto politico per chiedere alla Giunta di semplificare le procedure per quelle persone che sono già in cura presso l’Azienda Sanitaria Trentina e che sono seguite da medici specialisti. In questo caso secondo i rappresentanti autonomisti è sufficiente che la verifica da parte del Unità Operativa di Medicina Legale avvenga tramite la lettura dei documenti già disponibili all’interno del sistema informatico ospedaliero.

“Quando una situazione è già conosciuta alla Sanità e seguita da specialisti è inutile aggravare i malati con una visita ulteriore ma è a nostro avviso sufficiente che i medici coinvolti comunichino la situazione direttamente fra loro, accelerando così di gran lunga i tempi e riducendo al minimo l’impegno di risorse della Sanità pubblica”.

 

 

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PROPOSTA DI MOZIONE N. ___

Semplificazione dei percorsi valutativi di sostegno alla disabilità delle persone affette da una grave patologia.
L’attivazione dei permessi mensili previsti dalla legge 104 sono uno strumento fondamentale per agevolare i familiari di persone con gravi handicap e permettere loro di seguire il proprio caro in difficoltà che abbisogna di assistenza. Nei casi di attivazione della richiesta sono previsti dei passaggi da fare attraverso l’Azienda sanitaria per arrivare al riconoscimento del diritto per i familiari. Nei casi di patologia più grave e già presi in carico dai professionisti dell’azienda sanitaria, alcuni di questi passaggi come ad esempio la visita aggiuntiva prevista per regolamento, risultano complessi e impegnativi per il paziente stesso che deve essere trasportato presso l’ambulatorio nonostante la situazione di salute precaria sia già chiara.
Il Direttore generale dell’Azienda provinciale per i Servizi sanitari di Trento ha fissato in 180 giorni il termine del procedimento finalizzato al riconoscimento dell’handicap a partire dalla presentazione della domanda: domanda che l’interessato deve presentare all’U.O. di Medicina legale aziendale direttamente o attraverso un Patronato corredandola con un certificato medico di norma rilasciato dal medico di medicina generale e che richiede, pertanto, più passaggi burocratici e tempi dilatati nonostante le opzioni oggi offerte dalla tecnologia informatica.
L’attivazione dei permessi lavorativi previsti dalla Legge-quadro in materia di handicap (legge n. 104 del 1992) è uno strumento fondamentale che permette al lavoratore (soprattutto del settore privato) affetto da una grave patologia di continuare a curarsi senza ripercussioni negative sul rapporto di lavoro, e ai familiari dello stesso di prestare l’assistenza necessaria in queste situazioni.
Spesso la necessità dei cittadini è quella di attivare con urgenza il permesso mensile retribuito e questo potrebbe avvenire senza richiedere al cittadino inutili passaggi burocratici dispendiosi e senza un tempo di attesa esagerato per effettuare una visita medica che in queste specifiche situazioni è inutile, poco appropriata e dispendiosa poiché la stessa va effettuata da tre professionisti con specifiche competenze specialistiche.
E’ quindi necessario intervenire individuando percorsi di presa in carico della persona affetta da una grave patologia più snelli ed efficaci mettendo finalmente in rete i servizi dedicati alla persona evitando di far perdere tempo ai familiari, di intasare ambulatori e sale d’attesa e soprattutto di trasportare pazienti già fortemente debilitati e compromessi dal punto di vista clinico.
E’ possibile agire per rendere più efficaci i percorsi interni ed utilizzare al meglio i servizi informatici, affidandosi anche alla corresponsabilità dei clinici che hanno in carico la persona e che devono saper responsabilmente attivare i percorsi assistenziali previsti dal nostro sistema di welfare in maniera da sostenere la persona e la sua rete familiare.
Negli ultimi anni la PAT ha semplificato le procedure per alcune categorie, come ad esempio per i pazienti seguiti in cure palliative con grave compromissione funzionale. Questo è avvenuto attraverso l’approvazione della legge provinciale del 15 novembre 2007, n. 19 (“Norme di semplificazione in materia di igiene, medicina del lavoro e sanità pubblica”) che ha introdotto, all’art. 6, comma 5, un’importante misura di semplificazione dei percorsi assistenziali finalizzati all’accertamento medico-legale degli stati di disabilità.
Questo intervento normativo, riconducibile almeno in parte alle disposizioni contenute nella legge 9 marzo 2006, n. 80 (Misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione), ha previsto il contenimento dei tempi di attesa delle visite mediche ed una procedura semplificata che non richiede di sottoporre la persona ad un’altra visita medica inutile e poco appropriata.
La Giunta provinciale di Trento, con delibera n. 3191 approvata il 22 dicembre 2009 ha successivamente disciplinato la semplificazione del percorso di riconoscimento della disabilità (invalidità civile e handicap) per le persone in condizioni di maggior gravità ricoverate in Hospice o seguite al domicilio dal Servizio ADI-CP quando il grado della loro compromissione funzionale sia rilevantemente compromesso (comprovato da un indice di Karnofsky pari o inferiore a 40), a prescindere dall’effettuazione di una ulteriore visita medica con una procedura che si svolge su base documentale attraverso la forte integrazione tra il Servizio di Cure Palliative e l’U.O. di Medicina legale aziendale.
Questi percorsi hanno di gran lunga semplificato, con una strutturata azione organizzativa efficiente e del tutto ragionevole, la valutazione della disabilità attivata per i pazienti quando la loro situazione funzionale risulta gravemente compromessa senza bisogno di sottoporle ad un’ulteriore visita medica procedendo su sola base documentale.
Questa soluzione può essere estesa ad una più ampia fascia di popolazione in carico ai vari servizi specialistici dedicati alla cura a partire da quelli oncologici e di quelle dedicati alle patologie dementigene, sfruttando il collegamento telematico che già esiste fra gli specialisti che li hanno in carico e l’U.O. di Medicina legale aziendale per abbreviare i tempi di risposta ed una valutazione effettuata su un’analisi documentale anziché sottoponendo ad un’altra visita medica il paziente. Alleggerendo non solo il carico burocratico oggi richiesto alle persone disabili ed alle loro famiglie ma anche quello delle strutture sanitarie aziendali messe in grande tensione dalla pandemia da Covid-19.
Tutto ciò premesso,
IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
impegna la Giunta provinciale

1. ad approvare le disposizioni attuative per velocizzare e semplificare l’accertamento dell’handicap in situazione di gravità delle persone affette da una grave patologia (a partire da quelle oncologiche e dementigene) seguite con percorsi condivisi dai servizi di diagnosi e cura provinciali per riconoscere loro i congedi lavorativi retribuiti previsti dall’art. 33 della legge n. 104/1992;
2. di incaricare l’U.O. di Medicina legale dell’Azienda provinciale per i Servizi sanitari di Trento di effettuare i relativi accertamenti su base documentale con attivazione della richiesta effettuata direttamente dai professionisti che hanno in carico il paziente;
3. di demandare all’Azienda provinciale per i Servizi sanitari di Trento le più opportune azioni per sostenere i cambiamenti organizzativi necessari a raggiungere l’obiettivo prefissato.

Cons. Paola Demagri

Cons. Michele Dallapiccola

Cons. Lorenzo Ossanna

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