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DEMAGRI (CASA AUTONOMIA.EU) – INTERROGAZIONE * SCUOLE INFANZIA: « SIA PERMESSO AI GENITORI DI POSTICIPARE IL PAGAMENTO DELLA TARIFFA (CHE VA DA 250 A 660 EURO) AL 1 SETTEMBRE »

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10.47 - lunedì 23 gennaio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Oggi, lunedì 23 gennaio, la consigliera Demagri, di Casa Autonomia.eu, ha depositato un’interrogazione riguardo le scuole dell’infanzia. È notizia di questi giorni infatti che in questo momento già molto difficile per le famiglie la Provincia abbia chiesto loro di anticipare il pagamento del servizio di anticipo e posticipo, un servizio di cui le famiglie non potranno però usufruire fino a settembre dell’anno prossimo. Per questo la consigliera Demagri chiede che ai genitori sia permesso di posticipare il pagamento della tariffa (che va da un massimo di 660 euro a un minimo di 250) al 1 settembre, momento di effettiva utilizzazione del servizio, evitando di costringerli a pagare ora solo perché la Provincia possa fare cassa.

L’interrogazione nasce dalla partecipazione della consigliera Demagri all’assemblea generale della Federazione Provinciale Scuole Materne di domenica 22 gennaio in qualità di commissario della Quinta Commissione. Durante l’assemblea i presidenti hanno manifestato a gran voce la necessità di chiedere alla Provincia un sostegno reale (in linea con quelli che la Pat dichiara essere i propri interessi) alla Federazione, alle scuole e ai presidenti, tramite una maggiore attenzione all’aspetto burocratico e un impegno economico per aiutare a sostenere le spese di questi servizi fondamentali. Perché quindi anche un sostegno reale anche alle famiglie?

L’altra esigenza manifestata dai Presidenti è un sostegno reale ai bambini nell’evitare di attivare servizi che vadano contro la formazione pedagogica del bambino stesso, come il prolungamento dell’attività scolastica nel mese di luglio. “Il titolo dell’assemblea recitava Misurarsi con il futuro: condividere responsabilità per una sostenibilità del sistema educativo dell’infanzia – riflette la consigliera Demagri -. Un titolo estremamente evocativo, ma solo se in futuro il governo provinciale riuscirà a soddisfare certe condizioni. In primis condividere deve voler dire ascoltare, interagire ed incontrare le persone, in questo caso le famiglie, gli insegnanti e la Federazione e i suoi Presidenti.

La responsabilità solo se oggi la politica è veramente responsabile delle proprie azioni e lo fa utilizzando le peculiarità della nostra Provincia, in particolare decisioni autonome, prese sfruttando appieno lo strumento dell’Autonomia senza guardare alle indicazioni che arrivano dalla compagine nazionale. Un esempio è sicuramente la coniugazione dei servizi 0-3 e 3-6, un provvedimento che per Casa Autonomia.eu ha il sapore della razionalizzazione, non certo di una decisione presa avendo a cuore lo sviluppo pedagogico del bambino, che non potrà più godere di insegnanti specializzati nella creazione di percorsi educativi mirati proprio all’età che il bambino sta attraversando. Inoltre, per quanto riguarda la sostenibilità, questa parola ha un grande significato se è per sempre e per tutti, come potrebbe essere nel momento in cui i nidi fossero gratuiti o in cui si permettesse alle famiglie di pagare i servizi nel momento in cui questi vengono effettivamente utilizzati.

Infine si parla di sistema educativo dell’infanzia. Ebbene bisogna ricordarsi che all’interno del sistema ci sono innanzitutto i bambini, principali protagonisti che hanno bisogno di adulti in grado di prendere decisioni coerentemente ai bisogni degli stessi bambini. Bisogni che possono essere raccontati e narrati dagli altri grandi attori di questo sistema, ovvero le insegnanti, i pedagogisti e le famiglie. Se questi ultimi non vengono integrati nel sistema, questo ne uscirà inevitabilmente azzoppato, in quanto avrà un unico interlocutore e un’unica visione”.

 

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Paola Demagri – Casa Autonomia.eu (Consiglio Provincia Trento)

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