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DELSA – SINDACATO AUTONOMO / TRENTO * SCUOLA – RINNOVO CONTRATTUALE: « È PARTITA LA CERIMONIA DEL “CAPPELLO IN MANO“, CI CHIEDIAMO SE QUESTA RECITA SIA ANCORA UTILE A QUALCUNO »

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10.58 - giovedì 18 novembre 2021

Dopo ormai tre anni dalla scadenza del contratto ripartono i soliti riti e le solite litanie. Un rituale ormai tanto noto quanto stantio e umiliante, soprattutto per la categoria che viene rappresentata.

La cerimonia del “Cappello in Mano”. Ci chiediamo se davvero questa recita sia ancora utile a qualcuno.

Mentre talune organizzazioni sindacali (“le solite note”) si affrettano ad informare la categoria e la stampa riguardo ad incontri e trattative, tra l’altro riservate, col feudatario di turno ed i suoi vassalli e valvassori, DELSA rivendica e ribadisce la necessità di un totale rinnovo contrattuale. Una riscrittura a 360⁰ gradi di un contratto che ha dimostrato nei fatti tutta la sua lacunosità sia sotto il profilo dell’efficienza che dell’equità. Noi a questi amministratori, che, lo ricordiamo, già qualche mese fa si sono assicurati lauti aumenti dei loro già pasciuti stipendi, non chiediamo solo il rinnovo economico del contratto, ma un totale cambio di rotta!

Chiediamo che venga restituita al comparto scuola una dignità lavorativa e umana, ormai sottratta a causa dello squilibrio di ruoli tra docenti e classe dirigente, dell’assenza di una regolamentazione nella gestione quotidiana del lavoro, della disorganizzazione delle varie categorie (ad oggi gli ATA e l’Infanzia in un unico contratto con gli Enti Locali, un pasticcio tutto trentino).

Chiediamo l’abolizione di tutte le forme di discriminazione e disparità di trattamento presenti nel contratto e nella normativa locale (120 ore spalmate su tutto l’orario settimanale a discrezione dei dirigenti; buchi orari e rientri che rendono impossibile avere una vita privata;, dirigenti che valutano in modo sommario e personalistico docenti in periodo di prova; divieto contrattuale di cessione del quinto dello stipendio(il ns stipendio); inammissibilità di mobilità sul nazionale per ATA, INFANZIA e PROFESSIONALI; gravissima distorsione della Rappresentatività Sindacale, ecc…).

Potremmo continuare con una lunga sequela di assurdità giuridiche e sindacali: tutte specialità trentine! Una locale produzione gastronomica di abusi e discriminazioni in chiave autonomistica, frutto di decenni di malcelati compromessi tra politica, alta burocrazia e sindacati compiacenti. Ultimo il caso l’Infanzia: settore questo preda e vittima di scelte politiche populistiche e deliranti.

È ora di cambiare e farlo con uno scatto di reni che inverta questa insostenibile gestione di uno dei comparti più determinante per la crescita sociale, civica e culturale di una comunità.

Chiediamo a tutto il personale scolastico di sostenerci in questa battaglia affidandoci la rappresentanza con l’iscrizione a DELSA

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