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DEGASPERI (ONDA) – INTERROGAZIONE * TRENTINO – INQUINANTI PFAS: « DA DOVE DERIVANO QUESTE SOSTANZE ALTAMENTE PERICOLOSE PER LA SALUTE PUBBLICA? »

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12.25 - giovedì 9 marzo 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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In allegato l’interrogazione depositata sulla presenza degli inquinanti Pfas in Trentino. Ci è stato segnalato che, contrariamente a quanto sostenuto dal sindaco di Arco e dal dirigente di APPA che puntano il dito sulla discarica della Maza, a suo tempo gli ambientalisti avevano chiesto un campionamento e un’analisi nella zona del lotto 1 della discarica per accertare la presenza di sostanze inquinanti e Pfas non ne erano stati rilevati. Sorge spontaneo chiedersi quindi da dove derivano queste sostanze inquinanti e altamente pericolose per la salute pubblica, se la fonte di contaminazione non è la discarica.

 

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Filippo Degasperi
Consigliere provinciale e regionale

 

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Interrogazione n. 4368. Inquinanti Pfas in Trentino: prioritario trovare le fonti di contaminazione.

In questi giorni si è acceso il dibattito sulla presenza degli inquinanti Pfas in Trentino. A riportarlo è il quotidiano francese Le Monde che ha realizzato un’inchiesta sulla presenza di queste sostanze tossiche in Europa.
I Pfas sono una famiglia di prodotti chimici che vengono impiegati per le pentole antiaderenti, per le pellicole e le schiume anti incendio, oppure nell’industria tessile per l’impermeabilizzazione dei tessuti tecnico-sportivi e nella concia delle pelli per ammorbidirle e impermeabilizzarle.
Queste sostanze sono altamente cancerogene e costituiscono un inquinante “perfetto” in quanto inodori, incolori, insapori e indistruttibili. Non si riescono a percepire se non con un’apposita analisi chimica.
Il problema in Italia era già sorto in passato in alcune province venete dove era stata compromessa una falda acquifera grande come il Lago di Garda.
In Trentino si sapeva solo di due siti inquinati: Condino e l’area ex Gallox di Rovereto.
Ora però l’allarme riguarda un’area più vasta.
La soglia europea è di 30 ng per le acque potabili e di 0,65 ng quale soglia di qualità per il resto dell’acqua. Ad Arco la quantità rilevata è scioccante: 451,6 ng/litro di Pfas.
Appa, in un primo momento, avrebbe riferito di non aver avuto notizia delle contaminazioni segnalate dai giornalisti scientifici di Le Monde, ma tali affermazioni stupiscono i giornalisti stessi che dichiarano di aver ricevuto dal Trentino i dati ufficiali. Uno dei documenti inviati da Appa, tramite pec, sarebbe del 17 gennaio 2023 (così dichiara un giornalista di Le Monde intervistato dal quotidiano locale il T).

In un secondo momento emergono le affermazioni del sindaco di Arco e del dirigente di APPA riportate sulla stampa locale, che fanno riferimento alla possibilità che la contaminazione derivi dalla discarica della Maza e che risalga al 2015, il problema dovrebbe essere quindi ampiamente superato, secondo loro, considerato che la discarica è stata oggetto di bonifica.
Va innanzitutto rilevato però che a suo tempo gli ambientalisti avevano chiesto un campionamento e un’analisi nella zona del lotto 1 della discarica della Maza per accertare la presenza di sostanze inquinanti e Pfas non ne erano stati rilevati e che, inoltre, il giornale Le Monde fa riferimento a contaminazione accertata nel 2018.
Sorge spontaneo chiedersi quindi da dove derivano queste sostanze inquinanti e altamente pericolose per la salute pubblica, se la fonte di contaminazione non è la discarica.

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere

1. quali sono le industrie della zona interessata dalla presenza di Pfas che possono costituire la fonte di questo inquinamento;
2. quali provvedimenti intende prendere e con quali tempistiche, una volta rilevate le fonti di contaminazione, per tutelare la salute pubblica;
3. se APPA era a conoscenza della presenza di inquinanti in Trentino prima della pubblicazione dell’inchiesta del giornale Le Monde.

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

 

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Cons. prov. Filippo Degasperi

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