Interrogazione n. 4386 – Emergenze: di notte un solo medico per tutto il Trentino. Se occupato il sistema crolla?
La situazione e l’organizzazione dell’Urgenza e dell’Emergenza sanitaria in Trentino stanno profondamente preoccupando gli addetti ai lavori. I cittadini, distratti dalla consueta propaganda legata al volo degli elicotteri, non sono probabilmente consapevoli delle condizioni in cui versa il sistema.
Per esempio, risulta allo scrivente che durante la notte in uscita a coprire urgenze e emergenze è disponibile un unico medico dislocato presso l’eliporto di Mattarello (un altro è in Centrale del 118 a coordinare gli eventi ma non è disponibile all’uscita) mentre durante il giorno sono presenti due rianimatori presso il Nucleo Elicotteri ed un altro medico presso la Centrale del 118, deputato alle sole uscite sul territorio cittadino.
Per tutto il resto del territorio la risposta arriva dalle autosanitarie a bordo delle quali sono presenti solo infermieri professionali a cui sono precluse diagnosi e che possono effettuare solo terapie antalgiche su indicazioni telefoniche del medico di centrale.
A livello di confronto basti ricordare che in Alto Adige sono operative 8 automediche utilizzate anche per i trasporti secondari che spesso in Trentino sono invece effettuati dagli elicotteri, distogliendo gli apparecchi e l’equipe sanitaria dalla loro funzione principale. Sembra che l’elicottero si usi pure per trasferire pazienti senza problemi particolari tra gli ospedali di Trento e Rovereto (15 km) quando, cronometro alla mano (servono 4 minuti solo per le verifiche ante decollo di giorno e 7 minuti durante la notte più i tempi di volo e i trasferimenti dalle piazzole all’interno dei Ps), i mezzi su gomma sarebbero meno costosi, forse più veloci ed eviterebbero di sguarnire il Trentino della copertura dell’equipe sanitaria dedicata all’Emergenza.
L’elisoccorso spesso interviene per interventi in cui non vi è assolutamente la necessità del rianimatore ma solo per mancanza di personale qualificato sul territorio, sottraendo cosi gli anestesisti dalla loro missione istituzionale. L’impiego dell’equipe sanitaria dell’elisoccorso per interventi diversi da quelli per cui è stata istituita ha conseguenze disastrose sulle risposte date ai cittadini. A tal proposito è opportuno ricostruire quanto accaduto di recente a Cis. Senza voler nemmeno immaginare che in quel caso una risposta adeguata del sistema dell’emergenza avrebbe potuto portare ad esiti diversi, non si può tacere che, secondo quanto ricostruito dallo scrivente, al momento della chiamata l’elisoccorso non era disponibile.
L’equipe sanitaria era infatti impegnata in una RSA cittadina. Anche l’ambulanza con l’infermiere (MSA) di Cles era occupata in RSA. Risultato? Per rispondere all’emergenza di Cis è partita un’ambulanza con 2 tecnici (MSB) da Malé, seguita da altra ambulanza con infermiere da Pellizzano scoprendo tutte la valli del Noce.
L’elicottero senza equipe è inutilizzabile, e se l’elicottero è inutilizzabile crolla tutto l’impianto dell’emergenza in Trentino. A Cis l’elicottero è arrivato 45-50 minuti dopo la chiamata.
Purtroppo una situazione analoga si era verificata nel roveretano giusto qualche giorno dopo: lì la risposta alla chiamata di emergenza è arrivata da un’ambulanza con i soli volontari. E anche lì il medico rianimatore (unico su tutto il territorio) sarebbe arrivato 45 minuti dopo la richiesta.
Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere
1. se, anche alla luce degli episodi ricostruiti in premessa, intende verificare la rispondenza dell’attuale organizzazione dell’Emergenza in Trentino alle necessità;
2. se è corretto che l’equipe sanitaria dell’elicottero, quando le condizioni consentono il volo, sia impiegata altrove rendendo indisponibile l’elisoccorso;
3. se, come e da chi viene verificata la coerenza tra l’evento segnalato e la necessità dell’elicottero, anche con riferimento ai trasporti secondari tra ospedali;
4. l’elenco dettagliato delle missioni e dei codici di fine missione assegnati in base alla gravità dell’intervento dal medico dell’elisoccorso per ciascun anno dal 2018 al 2022.
A norma di regolamento si richiede risposta scritta.
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Cons. prov. Filippo Degasperi