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DEGASPERI (ONDA) – INTERROGAZIONE: « CONDOMÌNI A VILLAZZANO, NIENTE STRADA DI ACCESSO E PIANO DI LOTTIZZAZIONE, MA PER L’ASSESSORE BAGGIA TUTTO OK »

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12.53 - venerdì 21 luglio 2023

Interrogazione n. 4698 – Condomìni a Villazzano: niente strada di accesso e niente piano di lottizzazione ma per l’assessore Baggia tutto a posto Preso atto dell’inerzia dei servizi provinciali e della sicumera con cui l’assessore Baggia ha evitato di chiarire nel merito gli aspetti evidenziati con le precedenti interrogazioni, è purtroppo necessario ritornare sulle iniziative immobiliari in corso nel C.C. di Villazzano sulla particella fondiaria ex 472. Come noto sulla particella citata sono in corso di realizzazione tre condomini di cui uno in zona agricola E1 usufruendo di un edificio pre esistente, e, artatamente, due in zona B2 che nei fatti rappresentano un unico edificio.

La particella originaria, con una superficie di 7069 mq, è stata suddivisa in più lotti (pp.ff. 472/1/2/3/4/5/6/7) per poter sfruttare al massimo la volumetria. Dedotta la superficie dell’edificio originario (p.ed. 118) la superficie di cui si sta contestualmente procedendo alla trasformazione somma 6864 mq. Tutta l’operazione, posta in atto da un unico soggetto, appare preordinata ad eludere le norme in vigore, forzarne i limiti e travisarne la ratio sostituendo ad una casa colonica 24 appartamenti e 43 posti auto. Ci sono tuttavia almeno due aspetti che minano alle fondamenta l’operazione e che richiedono l’intervento dei servizi provinciali.

Il primo è quello relativo alla viabilità di accesso.  I proponenti, per il rispetto delle prescrizioni (articolo 38 delle NTA del PRG), hanno indicato via alla Villa. A ben vedere uffici comunali e assessore Baggia avrebbero potuto facilmente verificare che la strada privata via alla Villa si sviluppa per circa 30 m sull’andito della p.ed. 989 su cui il proponente non dispone di alcun titolo. La sezione effettivamente utilizzabile si restringe dunque a 1,70 m e quindi ben al di sotto del limite dei 3 m indicato dal PRG. Se poi volessimo considerare, anziché i lotti artificialmente frazionati, come un unico complesso (come di fatto è) la sezione stradale minima dovrebbe essere addirittura di 4,50 m. Più del doppio di quella assicurata, nel tratto citato, dalla strada p.f. 446 (via alla Villa, vedi foto seguente).

Il secondo aspetto è legato proprio all’indubitabile unitarietà dell’iniziativa, anche se formalmente e artificiosamente suddivisa con il silenzio del comune di Trento.

 

Tralasciando altri spunti e volendo concentrarsi sulla contraddizione più macroscopica, l’articolo 50 della L.P. 15/2015 prevede l’obbligatorietà dei piani di lottizzazione:

1) per l’utilizzo edificatorio di una o più aree contigue, finalizzato alla creazione di una pluralità di edifici … quando è necessaria l’esecuzione di opere di urbanizzazione primaria o il loro adeguamento;

2) per la trasformazione urbanistica o edilizia di una o più aree con estensione superiore ai 5.000 mq … quando l’utilizzo comporta opere di urbanizzazione primaria. Se vengono iniziate opere che comportino trasformazione urbanistica o edilizia in violazione delle prescrizioni degli strumenti urbanistici esistenti il D.P.R. 380/2001 (articolo 30) parla di “lottizzazione abusiva”.

 

È indiscutibile che l’insediamento abitativo in corso di realizzazione porti alla necessità di realizzazione di opere di urbanizzazione visto che trattasi prevalentemente di una zona agricola.

Considerato che il frazionamento del lotto originario (vedi foto seguente) sembrerebbe essere stato architettato solo per sfruttare al massimo il potenziale edificatorio e per eludere l’obbligo di presentazione del piano di lottizzazione nonostante l’intervento abbia un unico soggetto attuatore (Bolghera Iniziative srl), gli stessi progettisti e si stia sviluppando in contemporanea considerato altresì che la superficie oggetto dell’iniziativa sembra superare di molto il limite dei 5.000 mq che fanno scattare l’obbligo di redazione del piano di lottizzazione e il conseguente coinvolgimento del Consiglio comunale e della C.E.C.

 

Tutto ciò premesso:

si interroga il Presidente della Provincia per conoscere

1. le ragioni per cui sono stati rilasciati i permessi a costruire sulla base di progetti che, per il rispetto delle prescrizioni, prevedono l’utilizzazione di una strada di accesso al nuovo complesso su cui il proponente non dispone di alcun titolo e che la cui sezione è per un tratto inferiore a quella minima;

2. dove è il piano di lottizzazione prescritto dall’articolo 50 della L.P. 15/2015, quale posizione ha espresso il Consiglio comunale di Trento sul Piano attuativo e quale parere ha rilasciato la C.E.C. sulla qualità architettonica;

3. se non ritiene necessario un urgente intervento sull’assessore Baggia per ricordare la necessità del rispetto sostanziale delle regole e l’opportunità di un ripensamento dei permessi rilasciati tramite il ricorso all’autotutela.

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

 

Cons. prov. Filippo Degasperi

 

 

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