Come ampiamente previsto, il presidente Fugatti tenta di mascherare le conseguenze delle sue scelte (il buco) con la solita patina di grandeur (la toppa).
La base per l’elisoccorso a Cavalese, con conseguente enorme aggravio di costi per la collettività e gravami per il Nucleo, come anticipato a febbraio con un’interrogazione rimasta (guarda caso) senza risposta, serve solo a colmare la lentezza dei nuovi elicotteri.
Rispetto ai predecessori infatti, i nuovi apparecchi non sarebbero in grado di raggiungere il territorio con tempi compatibili con urgenza e emergenza. Da qui la necessità di ripristinare le basi periferiche che non sono nulla di nuovo visto che erano operative fino all’avvento degli AW.
Anziché un passo avanti l’ultima trovata è solo la conferma di un ulteriore, costoso, passo indietro.