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DECRETO LORENZIN – NO OBBLIGO VACCINI: A PRESIDENTE CONSIGLIO TRENTINO 5.522 FIRME

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16.15 - mercoledì 21 giugno 2017

(Fonte: Ufficio stampa Consiglio Pat) – No ai 12 vaccini obbligatori per poter andare a scuola: 5.522 firme raccolte dall’associazione contro il decreto Lorenzin, consegnate oggi ai consiglieri provinciali.

Sono 5.521 le firme contro le 12 vaccinazioni obbligatorie dei bambini ai fini dell’accesso al prossimo anno scolastico previste dal decreto Lorenzin, consegnate oggi al presidente Bruno Dorigatti e a numerosi consiglieri provinciali dall’associazione “Vaccinare informati”, che con una folta delegazione ha ottenuto di incontrarli nella pausa dei lavori in aula.

Dorigatti ha evidenziato la disponibilità del Consiglio ad ascoltare la voce dell’associazione “che – ha esordito la presidente Patrizia Filippi – non ha colore politico e persegue tre obiettivi: battersi per la libertà di scelta terapeutica dei genitori, promuovere un’informazione corretta e assicurare solidarietà alle famiglie dei bambini che hanno subito danni conseguenti alla somministrazione di vaccini”.

”Noi – ha aggiunto – siamo qui anche a nome di tantissimi altri genitori della nostra provincia contrari ai 12 vaccini imposti obbligatoriamente per l’accesso dei bambini alle scuole dal decreto ministeriale con pesanti sanzioni per i trasgressori.

Su questo tema molto sentito – ha proseguito Filippi rivolgendo un accorato appello ai consiglieri – vi chiediamo un impegno forte per bloccare il decreto, sottoscrivendo la mozione che è stata appena presentata. Questo perché i danni che i vaccini possono provocare sono gravissimi e non si possono considerare normali”.

“Non a caso i genitori di una bambina della val di Non, recentemente rimasta paralizzata dopo una somministrazione, hanno deciso di andarsene dall’Italia. Come possiamo – ha concluso – raccontare ai ragazzi la storia di Martin Luther Kink e poi chiudere le porte della scuola ai bambini solo perché i genitori loro hanno scelto di non vaccinarli?”

All’intervento di Filippi sono seguite tre testimonianze: la prima di Monika Theresia Abt, mamma tedesca residente con il marito e la figlia in Trentino, che ha preannunciato la volontà della sua famiglia di emigrare in Germania se l’assurda minaccia di questo decreto lesivo della libertà di scelta dei genitori non verrà rimossa; la seconda di Valentina Cova, esperta scientifica, che mettendo a disposizione lo studio approfondito dedicato al tema da Paolo Bellavite, medico specialista di Verona, ha raccomandato di valutare bene l’efficacia dei 12 vaccini perché la reazione di ogni persona può essere diversa; la terza di Gianni Tabarelli, dell’associazione Condav (Coordinamento nazionale danneggiati da vaccino), che ha ricordato come i vaccini abbiano causato 200 morti e danneggiato 637 soggetti, sollecitando i consiglieri a “ragionare con la coscienza, perché se in 15 altri Stati europei quest’obbligo non esiste mentre in Italia vi è la volontà di introdurlo qualcosa vorrà pur dire”.

L’assessore alla salute Luca Zeni, presente all’incontro, ha ribadito l’importanza dell’informazione che occorre garantire su questo argomento perché sia adeguatamente conosciuto, precisando che la Provincia non può però entrare nel merito del dibattito scientifico dell’efficacia o meno dei vaccini, la cui valutazione spetta alle istituzioni scientifiche e tecniche, “altrimenti sarebbe l’anarchia”.

Dovendo riconoscere l’efficacia dei vaccini, l’assessore ha anche ricordato di aver a suo tempo aderito con le altre regioni alla proposta ministeriale di rendere omogenea in tutta Italia la disciplina sull’obbligo delle vaccinazioni dei bambini prevedendo quindi anche delle sanzioni.

“Tuttavia – ha aggiunto – chiederemo al Parlamento in sede di conversione del decreto di valutare meglio l’efficacia e l’equità di queste sanzioni, che appaiono eccessive e sproporzionate”. Zeni ha infine assicurato che la Provincia promuoverà una campagna di informazione e la formazione degli operatori, che devono rispondere adeguatamente alle persone che legittimamente chiedono di capire le ragioni del decreto.

A questo riguardo i rappresentanti dell’associazione hanno chiesto di “lasciare libertà di parola ai medici e agli infermieri su questo argomento”. Prima della conclusione il caogruppo di Civica Trentina Rodolfo Borga ha chiesto all’associazione “Vaccinare Informati” di fornire ai consiglieri dei dati relativi alla situazione vaccinale negli altri Paesi europei.

 

 

 

In allegato il comunicato stampa:
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Foto: da comunicato stampa

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