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DEBITO: LANNUTTI, DOPO GOVERNO RENZILONI-PADOAN GRAVAME DI 37.666 EURO PRO CAPITE

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20.26 - lunedì 15 maggio 2017

(Fonte: Elio Lannutti Adusbef ) – Debito pubblico: record a 2.260,300 mld,ben 4,1 euro al mese, 138 milioni  al giorno, 5,7 milioni di euro l’ora, con gravame di 37.666 euro per ognuno dei 60 milioni di abitanti, ed oneri pro-capite di 2.551 euro.

A marzo 2017, dopo 37 mesi  del governo Renziloni-Padoan, il debito attestato a 2.107,157 mld di euro, ha  registrato una impennata record pari a 2.260,3 mld di euro, con un aumentodi 153,1 miliardi di euro, ossia 4,139 mld di euro al mese, 138 milioni al giorno, 5, 748 milioni l’ora, 95.800 euro al minuto; 1.596 euro al secondo; con un gravame di 37,666 euro per ognuno dei 60 milioni di abitanti, ed una tassa occulta pro-capite di 2.551 euro, che si aggiunge alle decine di stangate a danno delle famiglie e dei cittadini.

Purtroppo il debito pubblico, per politiche economiche e monetarie sbagliate improntate alla recessione ed all’austerità, tutto proteso a salvaguardare banche e banchieri, come l’ultimo provvedimento sui pensionandi, che dopo aver versato decenni di contributi, saranno gettati nelle fauci delle banche e costretti ad indebitarsi con gli Istituti di credito ed a contrarre una salata polizza assicurativa per avere la meritata pensione, è continuato a lievitare.

Nonostante le promesse da marinaio, il debito non potrà diminuire neppure nel 2017, con  ulteriori 20 miliardi di euro per salvare le banche, pagare i lauti pasti dei già pasciuti banchieri, tentare l’operazione impossibile di restituire onore alle contigue autorità di vigilanza, che hanno sempre spacciato per solido un sistema bancario pieno di buchi.

Dubitiamo che il premier Gentiloni possa invertire la rotta, ma continuiamo a rilanciare l’idea della sovranità monetaria, nazionalizzando Bankitalia (come in tutti i paesi europei e del mondo con le banche centrali pubbliche), incassando così 380 milioni di euro di cedole che la Banca d’Italia versa ogni anno alle banche socie ed altri azionisti, alienando le quote di oro e riserve, pari a 100 miliardi di euro, da tempo proposto da Adusbef e Federconsumatori, che non è di proprietà di cleptocrati, tecnocrati  ed oligarchi di Palazzo Koch o della Bce di Francoforte, ma del popolo italiano.

 

 

In allegato la tabella grafica contenuta nel comunicato stampa:

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