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DE GODENZ (UPT) * OSPEDALE VAL DI FIEMME: « RADIOLOGIA A CAVALESE E SERVIZI SANITARI, SERVE INTERVENIRE CON CONCRETEZZA »

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08.08 - giovedì 12 maggio 2022

Questa mattina il consigliere Provinciale Pietro De Godenz ha depositato una interrogazione a risposta scritta dedicata al tema sanità. Si tratta dell’ennesimo atto politico che il consigliere mette all’attenzione della Giunta e con il quale, partendo da un bisogno specifico dell’ospedale di Fiemme legato al servizio radiologia, egli intende riprendere il discorso sulla necessità di aggiornare e rendere sempre più efficace ed interconnesso tutto il sistema sanitario provinciale. Nel testo dell’interrogazione viene evidenziato come lo scorso 5 aprile la Comunità territoriale della val di Fiemme abbia scritto all’assessorato provinciale alla Salute, al Direttore Generale dell’APSS, ai Sindaci e ai Consiglieri Provinciali della valle per evidenziare le ripetute segnalazioni ricevute dagli utenti sui disservizi all’interno dell’ospedale di Cavalese e richiedere le relative informazioni.

“Nello specifico” spiega De Godenz “si rileva che il servizio radiologia, a causa della carenza di medici, ma non solo, abbia ridotto notevolmente la propria attività compromettendo così la buona attività in particolare del pronto soccorso, ma anche degli altri reparti, con una conseguente ricaduta su tutta la catena di gestione del paziente.” Considerato poi lo stato attuale dei lavori di ristrutturazione del pronto soccorso, del servizio di endoscopia Digestiva nonché altri lavori attualmente in corso e l’ancora insufficiente numero di professionisti medici di altre specializzazioni, il consigliere ha deciso di interrogare l’assessore competente per sapere quali siano i tempi previsti per l’ultimazione dei lavori di ristrutturazione dei reparti e come si intenda procedere nella riorganizzazione dell’azienda sanitaria per sopperire alle mancanze dei vari professionisti medici al fine di evitare ulteriori disagi e disservizi.

“Ritengo cardinale” specifica il consigliere di Tesero “che pur partendo da questo caso particolare si allarghi il confronto all’organizzazione sanitaria provinciale. In quest’ottica, anche la notizia riportata dalla stampa alcuni giorni fa sull’intenzione dell’APSS di attivare un piano B (pubblicando una manifestazione di interesse per trovare personale sanitario attraverso cooperative, esternalizzando quindi parte dei servizi) è da considerarsi un tentativo positivo anche se deve rimanere temporaneo. Non sono un tecnico ma auspico che possa concorrere a trovare soluzioni efficaci.
“Allo stesso modo” prosegue ” ritengo importante mettere in condizione di funzionare al meglio le strutture esistenti ed in esse valorizzare al meglio le professionalità presenti. Continua, infatti, lo spostamento dei lavoratori sanitari (medici, infermieri, oss etc.) dal sistema pubblico a quello privato. Si tratta di una tendenza che è meglio invertire affinché la sanità pubblica non rischi di perdere eccellenti professionalità.

Ritornando poi brevemente alla sua interrogazione il consigliere ha voluto spiegare la vera emergenza riferita al personale di radiologia all’ospedale di Cavalese “stamane è stato riferito che a causa della carenza di tecnici di radiologia è stato possibile operare solo oggi una frattura al femore di una persona ospedalizzata lunedì. E’ necessario quindi concentrarsi sulla riduzione dei tempi di attesa e rimane urgente reperire tutto il personale necessario.”
De Godenz ha poi concluso “auspico si sistemino ed efficientino tutti i servizi necessari, negli ospedali di Valle così come a Trento.

Non dobbiamo mai smettere di mantenere e sviluppare in ogni modo possibile le sanità valligiane e le strutture che nelle valli sono attive o hanno bisogno di interventi per poter continuare a funzionare al meglio. Esse sono essenziali per la permanenza della vita in montagna e per l’accoglienza dei turisti (tornando a radiologia: la stagione estiva è alle porte!) e di coloro i quali scelgono di soggiornare in Trentino. Allo stesso tempo esse devono essere inserite in una rete funzionale con i nosocomi cittadini, in primis quello di Trento, prevedendo anche lo spostamento periodico del personale e dei medici specializzati dalla città nelle valli. Sono certo che la PAT interverrà anche stavolta, operando presto e bene. Dal mio punto di vista continuerò a seguire gli sviluppi con estremo impegno e attenzione”.

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cons. Pietro De Godenz

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