(Fonte: Cgil del Trentino) – Distribuzione, rinnovato l’integrativo per i lavoratori Dao. Passi avanti sul piano economico, con la quindicesima mensilità, e sul piano normativo che estende permessi e aspettative anche a coppie di fatto, non solo eterosessuali. Caramelle. “
Aumento del superminimo aziendale, rimodulazione del premio di produttività che diventa equivalente di una quindicesima mensilità e miglioramenti sul piano normativo, con l’estensione di permessi e aspettative familiari anche alle coppie di fatto, anche non eterosessuali, e per ragioni di culto.
Sono questi alcuni dei punti più significativi del contratto integrativo per i 140 lavoratori di Dao. L’accordo è stato siglato ieri unitariamente da Filcams, Fisascat e Uiltucs del Trentino e avrà una durata triennale, fino alla fine del 2019.
“E’ un buon accordo – ammette il segretario della Filcams Roland Caramelle -, che migliora le condizioni dei lavoratori. Ed è un accordo sicuramente in controtendenza con il quadro generale di settore, anche a livello locale, dove non abbiamo visto rinnovi accrescitivi negli ultimi anni e stiamo affrontando situazioni di grande difficoltà”. Il riferimento è anche alle difficili vertenze che coinvolgono la cooperazione di consumo.
“Da una parte si colgono i frutti di scelte manageriali lungimiranti che migliorano assumono e valorizzano i lavoratori – spiega Caramelle -. Su un altro fronte i lavoratori pagano le scelte miopi dei vertici aziendali, con disdette di integrativi e licenziamenti”.
Il nuovo integrativo, aggiunge Caramelle si inserisce “nel solco di una strategia di sviluppo aziendale, che ha visto la crescita dell’attività e l’acquisizione di nuove famiglie cooperative e ha permesso anche di ampliare il numero di lavoratori con l’assunzione di quindici nuove risorse che erano prima alle dipendenze delle cooperative a cui Dao esternalizza alcuni servizi”.
Sul piano economico l’integrativo aumenta il superminimo aziendale portandolo a 174 euro lordi, rimodulazione del premio di produttività che di fatto diventa una quindicesima mensilità legata a elementi di produttività, sulla base di parametri “che le rappresentanze sindacali hanno ritenuto raggiungibili”.
Sul piano normativo aumenta la durata della pausa di recupero e viene riconosciuta la pausa anche per esigenze di credo religioso; al capitolo conciliazione e congedi parentali, si estendono permessi e aspettative per lutti, infermità del coniuge, adozione e affidamento, inserimento alla scuola dell’infanzia e al nido, anche al convivente e anche nelle coppie non eterosessuali.
Migliora inoltre la normativa per i contratti a tempo determinato che potranno avere una durata massima di 24 mesi e priorità di assunzione che chi ha maturato un’esperienza di almeno 12 mesi nei due anni. Infine la trattamento per l’infortunio in itinere che viene riconosciuto al 100%.
In allegato il comunicato stampa:
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