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DALPALÙ (FDI) * AZIENDA ELETTRICA DI CAVALESE: « QUI COMANDA IL COMUNE, IL POPOLO NON CONTA NULLA »

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15.12 - giovedì 30 marzo 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Azienda elettrica di Cavalese, Dalpalù (FdI): “Qui comanda il Comune, il popolo non conta nulla”. Queste le schiette esternazioni della consigliera provinciale Bruna Dalpalù, in riferimento al trasferimento delle attività di distribuzione e vendita dell’energia elettrica di Cavalese. Ma facciamo un passo indietro per comprendere meglio le ragioni della consigliera di Fratelli d’Italia. “Volete che l’azienda elettrica comunale resti di proprietà del Comune di Cavalese?” Questa era la domanda che fu posta ai cittadini di Cavalese e Masi al referendum del 3 luglio 2022. La risposta fu inequivocabile: 979 sì, contro 44 no.

Non una grande affluenza, è vero (va considerato che si votava una domenica di luglio), tuttavia un numero sufficiente per superare il quorum previsto dalla legge. Un terzo della popolazione ha votato, il 95% dei voti erano favorevoli, quindi l’esito non lascia alcun dubbio. Calcolando, tra l’altro, che anche il sindaco Finato è stato eletto con un terzo dell’elettorato.
Eppure così è stato, la popolazione non conta nulla: dal primo di aprile le bollette del Comune di Cavalese passeranno alla SET Dolomiti Energia. Questa la decisione autocratica del Comune. A seguito del Referendum, il Consiglio comunale ha deliberato in data 07 dicembre 2022 il trasferimento dell’attività di vendita e distribuzione di energia elettrica.

Che fine ha fatto la democrazia? Se il volere della maggioranza comunale retta dal sindaco Sergio Finato — che in Consiglio comunale aveva deliberato di vendere l’azienda a Dolomiti Energia (per quanto riguarda l’attività di commercializzazione) e a Set (per il ramo distribuzione) — ha più peso di un volere popolare espresso a seguito di un regolare referendum?
Ai cittadini, che quella domenica di luglio anziché andare in montagna o al lago hanno espresso la propria volontà con profondo senso del dovere, rimane, giustamente, l’amaro in bocca.

Alla consigliera Bruna Dalpalù non è certo andata giù la beffa ai danni della popolazione della sua valle e ricorda, quando, in campagna elettorale, «l’attuale maggioranza comunale parlava della necessità di coinvolgere la popolazione e promuoveva un operato trasparente». Parole che ora suonano vacue.

Quindi, conclude amareggiata, «non lamentiamoci della diffidenza dell’elettorato se le promesse non vengono mantenute e quando il nostro bel paese viene spogliato passo a passo: la polizia stradale, il tribunale, l’azienda elettrica. L’auspicio è che si possa confermare la ristrutturazione con ricostruzione dell’ospedale».

 

 

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Dalpalù (FdI)

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