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CYBERBULLISMO IN TRENTINO: CONSIGLIO PAT, IL DDL VIOLA IN IV COMMISSIONE

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12.37 - giovedì 24 agosto 2017

(Fonte: Ufficio stampa Consiglio Pat) – Il disegno di legge proposto da Viola è stato affidato alla Quarta Commissione del Consiglio. Prevenire e contrastare il cyberbullismo sostenendo i progetti del Terzo Settore e delle scuole.

 

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​​​È stato affidato alla Quarta Commissione l’esame del disegno di legge 210 proposto da Walter Viola (Progetto Trentino), che prevede interventi della Provincia per prevenire e contrastare il bullismo e il cyber bullismo, anche modificando la legge del 2006 sulla scuola.

Nella relazione accompagnatoria Viola cita sia il Dossier Bullismo realizzato nel 2016 da Telefono Azzurro sia una ricerca presentata sempre l’anno scorso dal Censis, che evidenziano la gravità e l’ampiezza del fenomeno che colpisce soprattutto attraverso la Rete un crescente numero di adolescenti e di bambini.

Basti pensare che tra settembre 2015 e giugno 2016 Telefono Azzurro ha gestito 270 casi di bullismo e cyberbullismo e 619 consulenze. Il consigliere sintetizza anche la ricerca realizzata dal Censis in collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, che ha coinvolto 1.727 dirigenti scolastici in tutta Italia.

Il 52% tra essi ha dovuto gestire episodi di bullismo digitale e nel 51% dei casi i dirigenti si sono rivolti alle Forze dell’ordine.

I presidi delle scuole secondarie di primo e secondo grado sottolineano, in particolare, la diffusione del cyberbullismo: il 77% fra loro ritiene che gli episodi di bullismo avvengano più frequentemente su Internet.

Secondo i dirigenti scolastici il problema è aggravato dal fatto che i genitori degli alunni tendono a derubricare il fenomeno a poco più che uno scherzo fra ragazzi.

Viola ricorda che contro il cyberbullismo è giunto alla terza edizione il progetto “Generazioni Connesse – Safer Internet Center Italia”, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) e co-finanziato dalla Commissione europea, che coinvolge numerosi attori ed enti interessati alla promozione della sicurezza in Rete.

Alla piaga del cyberbullismo – sottolinea infine Viola – appartiene anche il recentissimo fenomeno del Blue Whale, “gioco” a tappe on-line nato in Russia e poi diffusosi in tutta Europa, che tra i bambini e gli adolescenti ha già causato episodi di autolesionismo e in qualche caso di suicidio.

Premesso ciò, il disegno di legge di Viola – 9 articoli – dopo aver richiamato la Decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa a un programma comunitario pluriennale per la protezione dei bambini che usano Internet e altre tecnologie di comunicazione, prevede che la Provincia intervenga anche finanziariamente a sostegno di progetti volti alla prevenzione e al contrasto del bullismo e del cyberbullismo.

La preferenza è accordata ai progetti che coinvolgono più attori che siano espressione sia del sistema scolastico ed educativo provinciale sia del Terzo settore attivo nel campo della risposta a situazioni di disagio ed emarginazione dei minori.

Il ddl prevede contributi provinciali da assegnare con bando per questi progetti, dopo la valutazione di una commissione composta da esperti e da rappresentanti degli stakeholders di riferimento.

Le iniziative finanziabili vanno dalle campagne di sensibilizzazione e di informazione alle indagini statistiche sui fenomeni del bullismo e del cyber bullismo, dalle manifestazioni di carattere culturale, sociale e ricreativo ai corsi di formazione per chi ha responsabilità educative, dal sostegno alle vittime di episodi di bullismo e cyberbullismo ai programmi di recupero degli autori di atti di bullismo e cyberbullismo.

I contributi potranno coprire dal 75% al 90% della spesa ammessa e vi sarà una valutazione dei risultati.

Il provvedimento modifica infine alcune norme della legge provinciale sulla scuola del 2006, sia per la rilevazione di situazioni e comportamenti riconducibili al bullismo e al cyberbullismo sia per lo sviluppo di azioni informative e formative rivolte a studenti, ai loro familiari e ai docenti –, anche con l’attivazione di servizi di consulenza psicologica rivolti soprattutto ai soggetti più fragili, vulnerabili e con bisogni educativi speciali.

 

 

 

 

In allegato i documenti contenuti nel comunicato stampa:

 

 

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Foto: da archivio Pat

 

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