(Fonte: Corte d’Appello Tribunale di Trento) – Pubblichiamo la prima parte -l’introduzione- della relazione della presidente della Corte d’Appello del Tribunale di Trento, Gloria Servetti, illustrata questa mattina al Palazzo di Giustizia di Trento in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario 2017. A fondo pagina alleghiamo il documento completo di statistiche (a cura Corte d’Appello).
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Autorità, Signore e Signori che avete oggi accettato di rendere con la Vostra partecipazione ancora più solenne questa cerimonia inaugurale, desidero preliminarmente rivolgere un deferente saluto al Presidente della Repubblica, anche nella Sua veste di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, esprimendo il mio ringraziamento per la costante e assidua attenzione dedicata all’attuazione dei principi costituzionali posti a fondamento della Magistratura italiana nonché per la vicinanza che ha inteso dimostrare, proprio nell’anno da poco concluso, nei confronti del territorio della Regione Trentino Alto Adige offrendoci la possibilità di assistere, nello scorso agosto, alla Sua lectio magistralis su temi storici, politici e culturali che ancora oggi fortemente coinvolgono la nostra popolazione e ne rappresentano le radici vitali.
Saluto con viva cordialità tutti gli illustri ospiti che ci onorano della loro presenza: i rappresentanti del Consiglio Superiore della Magistratura e del Ministero della Giustizia, le Autorità civili, militari e religiose, le rappresentanze delle Forze dell’Ordine, della magistratura amministrativa e di quella contabile, della giustizia tributaria, i Colleghi magistrati che ci hanno raggiunti da Innsbruck, gli avvocati dell’Avvocatura dello Stato e quelli degli Ordini forensi del distretto, i tanti giornalisti che con la loro quotidiana attenzione all’attività della magistratura ne hanno condiviso i momenti più importanti e reso partecipe la cittadinanza tutta attraverso lo svolgimento del loro essenziale compito di informazione. Saluto e ringrazio le Autorità e i rappresentanti delle Provincie e della Regione che anche quest’anno hanno prestato la loro preziosa collaborazione all’organizzazione di questa cerimonia, dimostrando di credere nella sua importanza quale momento focale tanto della ricognizione dell’operato della magistratura sul nostro territorio quanto dell’individuazione delle criticità e, del pari, delle potenzialità che potranno consentire nei prossimi mesi il miglior sviluppo di un servizio Giustizia realmente vicino alle esigenze dei cittadini.
Saluto il Procuratore Generale dott. Giovanni Ilarda, l’Avvocato Generale e tutti i sostituti, i capi degli uffici giudiziari, tutti i magistrati del distretto, giudicanti e requirenti, togati e onorari, il personale amministrativo della Corte di Appello e di tutto il distretto, i quali con serietà, dedizione e massimo impegno hanno contribuito, e ogni giorno contribuiscono anche in condizioni talvolta difficili, in modo essenziale all’attuazione della giurisdizione e al funzionamento degli uffici giudiziari. Rivolgo un sentito augurio di buon lavoro ai colleghi ai quali sono state recentemente conferite funzioni direttive di alcuni uffici di Bolzano, auspicando che nell’arco di breve tempo anche quelli vacanti di Rovereto e di Trento possano vedere concluse le relative procedure concorsuali e l’anno 2017 possa così essere affrontato facendo affidamento su una rinnovata effettiva sinergia e condivisione di obiettivi fra tutti gli uffici del distretto. Non posso non dedicare un pensiero deferente e commosso a tutte le vittime del sisma che nell’agosto dello scorso anno ha colpito le regioni dell’Italia centrale, così come a tutti i cittadini italiani rimasti innocenti vittime, in Patria e all’estero, di ignobili atti di terrorismo che ciascuno di noi non potrà, né vorrà, dimenticare e che tutti cercheremo di arginare e combattere, ciascuno nell’esercizio delle proprie competenze ma uniti in un forte anelito di Giustizia vera e solidale, perseguendo il prioritario obiettivo di una convivenza sociale fondata sulla pace, la tolleranza e l’inclusione.
Un cenno a parte merita, infine, la profonda trasformazione che ci attende quanto al personale amministrativo della Giustizia nonché alla gestione e al funzionamento degli uffici giudiziari del distretto a seguito della recente definitiva approvazione dello schema di Norme di Attuazione dello Statuto speciale per la Regione Autonoma del Trentino Alto Adige, recanti “Disposizioni in materia di delega di funzioni riguardanti l’attività amministrativa e organizzativa di supporto agli uffici giudiziari”, in forza della quale è stato raggiunto l’obiettivo, da lunghi anni inseguito e coltivato, della delega da parte dell’Amministrazione centrale alla Regione delle connesse competenze: un indubbio riconoscimento del valore dell’autonomia che è radicata tradizione del territorio e che tanti apprezzabili risultati ha conseguito, come ha sottolineato l’allora Ministro Gentiloni in occasione della Sua presenza a Trento nel settembre scorso, ma anche una sfida di non poco peso e certo non priva di difficoltà che tutti noi, oggi qui presenti, dovremo affrontare insieme con piena consapevolezza, alto senso di responsabilità, unità di intenti e reciproca incondizionata fiducia, cogliendola come occasione unica di ulteriore miglioramento del servizio Giustizia nel nostro territorio, nel raffronto con un panorama nazionale che ancora registra persistenti e non facilmente emendabili criticità. Il Tribunale per i Minorenni di Trento presenta una situazione delle pendenze ultratriennali pari a zero, con soli 28 procedimenti in fase di esaurimento entrati nel terzo anno di pendenza; 34 procedimenti sono in fase di avanzata trattazione, entrati nel secondo anno di pendenza, sì che ne consegue che tutti gli altri procedimenti civili, di qualsiasi
In allegato la relazione contenuta nel comunicato stampa:
