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CORTE APPELLO TRENTO * ANNO GIUDIZIARIO: PRESIDENTE REGGENTE SPINA, « NEI TRIBUNALI 15.206 I PROCEDIMENTI ISCRITTI, A FRONTE DI 13.021 PROCEDIMENTI DEFINITI (PENDENZA PARI A 10.943) »

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12.15 - giovedì 26 gennaio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Le statistiche trasmesse dal Ministero danno conto dei seguenti risultati in tema di produttività degli Uffici giudiziari del distretto.

Il settore civile segnala una stabilità dei flussi di ingresso in Corte, sia a Trento che nella Sezione Distaccata di Bolzano (788 nuovi procedimenti rispetto ai 747 del periodo precedente) e stabilità nel numero di definizioni (863 rispetto ad 889 del periodo precedente). I tre Tribunali hanno, invece, visto complessivamente un decremento delle nuove iscrizioni (20.569 rispetto a 25.505 del periodo precedente), soprattutto per Trento e Bolzano, mentre per Rovereto la situazione è rimasta stabile.

Decremento delle iscrizioni vi è stato anche per i Tribunali per i Minorenni.
Tutti gli uffici hanno comunque mantenuto un buon livello di efficienza, con alti numeri di definizioni (21.979 per i tribunali ordinari e 1.165 per i Tribunali per i minorenni).

Il settore penale giudicante si è caratterizzato in Corte per un aumento dei nuovi procedimenti iscritti, sia a Trento che a Bolzano, e un leggero decremento delle definizioni, causate principalmente dalle carenze di organico dei magistrati, rimanendo comunque le pendenze finali modeste e molto ridotti i tempi medi di definizione dei procedimenti (entro l’anno dalla loro iscrizione).

Nei Tribunali ordinari si è registrata una pressoché totale stabilità (15.206 procedimenti iscritti, a fronte di 13.021 procedimenti definiti, con pendenza finale di 10.943 procedimenti). I Tribunali per i minorenni hanno visto 818 nuove iscrizioni e 775 definizioni, a fronte di 758 iscrizioni e 814 definizioni dell’anno precedente.

È stata in gran parte superata la critica situazione del Tribunale di Trento, dovuta a carenze di organico di magistrati e personale amministrativo, nonché alla scopertura dei posti di Presidente del Tribunale e Presidente della Sezione Penale, e solo dopo più di un anno e mezzo di vacanza, finalmente dal prossimo mese entrerà in servizio il nuovo Presidente, nominato dal Consiglio Superiore della Magistratura alla fine dello scorso ottobre. Dal settembre 2022, con l’avvenuta copertura di n. 3 posti, si è ridotto il numero dei posti vacanti di giudice. Si rimane in attesa della nomina del Presidente di Sezione penale da parte del CSM, che si auspica possa avvenire quanto prima.

Critica permane la situazione degli organici della magistratura in alcuni uffici: nella Corte di Appello di Trento si è arrivati ad una scopertura del 50% (7 magistrati in meno su 14), con gravi difficoltà di operare in caso di assenza, impedimento o incompatibilità di uno dei componenti delle Sezioni.
Dal 21 novembre 2022 si può contare, anche per gli uffici giudiziari del distretto, sull’apporto dei funzionari dell’Ufficio del Processo (che hanno preso servizio nove mesi dopo i vincitori del concorso bandito per il resto d’Italia), anche se deve essere ricordato che i suddetti funzionari operano di fatto solo negli uffici giudiziari trentini – esclusi i Tribunali di Sorveglianza e i Tribunali per Minorenni, nei quali non sono previsti – perché per gli uffici bolzanini le domande sono state molto limitate e i pochi vincitori (6) non si sono presentati alla firma del contratto, a parte due, uno dei quali ha poi rinunciato nel corso del rapporto di lavoro.

Pur dando atto che il Ministero della Giustizia ha provveduto proprio in questi giorni a definire la procedura di scorrimento della graduatoria degli idonei per riuscire a coprire l’organico dei posti rimasti vacanti (circa 45 su 79 posti messi a concorso), deve comunque darsi atto che tale misura non può costituire una soluzione alle carenze degli organici della magistratura – mai come in questo periodo ai minimi storici – atteso che si tratta pur sempre di personale in affiancamento ai magistrati e non certo di figure sostitutive e, comunque, con contratti a tempo determinato (due anni e sette mesi), allo stato della normativa non rinnovabili.

Va poi registrata la cronica carenza di organici dei Giudici onorari di pace nel distretto, che peraltro dovrebbe essere auspicabilmente attenuata con l’immissione di nuove forze a seguito del bando che sta per essere pubblicato in G.U. per 20 unità, delle quali 15 per il circondario di Bolzano e 5 per quello di Trento. L’amministrazione regionale continua nella pubblicazione di nuovi bandi di concorso per l’assunzione di personale amministrativo a tempo indeterminato, nell’apprezzabile e apprezzato intento di ridurre progressivamente le scoperture ancora in essere, benché sia ormai elemento del quale prendere atto quello che il circondario di Bolzano non è tendenzialmente in grado di garantire una folta platea di aspiranti all’inserimento negli uffici giudiziari.

Al 31.12.2022 risultano molteplici scoperture nei vari profili professionali, per un totale complessivo di 225 dipendenti, su una pianta organica di 623 unità, con una vacanza media del 36,12%; dei 225 posti vacanti, 99 risultano negli uffici giudiziari trentini (scopertura del 28,57%) e 126 negli uffici giudiziari alto atesini (scopertura del 41,27%).

La situazione carceraria nel distretto non presenta modifiche sostanziali rispetto al passato. Per quanto riguarda il carcere di Trento si è registrata una variazione in ordine al numero della presenza media dei detenuti (con aumento del 3,6%) e il numero dei detenuti stranieri (diminuito del 14,6%), per un totale di 318. Si tratta di numeri lontani rispetto a quelli previsti dagli accordi tra Provincia e Ministero della Giustizia (240), così che ne deriva ampiamente insufficiente l’organico degli agenti di polizia penitenziaria rispetto al numero dei detenuti (174 agenti in organico rispetto ai 227 previsti) e di quelli del personale amministrativo.

Per quanto riguarda il carcere di Bolzano, la situazione di sovraffollamento dell’istituto carcerario nel corso dell’anno è sempre stata critica e non ha registrato miglioramenti rispetto al passato. Alla data dell’8 agosto 2022, infatti, erano presenti n. 104 detenuti (dato uguale a quello del precedente periodo, agosto 2021). Di questi, n. 18 in attesa di primo giudizio, n. 3 appellanti, n. 3 ricorrenti e n. 80 definitivi.

In relazione alle spese di giustizia a carico dello Stato, per il periodo 1° luglio 2021/30 giugno 2022 si è arrivati ad un totale di spesa di € 5.351.416,25, di cui € 4.007.379,35 per il patrocinio dei non abbienti. Ulteriore segno della ripresa dell’attività giudiziaria in modo pieno dopo le limitazioni legate al periodo della pandemia.

La Relazione inaugurale offrirà comunque analiticamente tutti gli elementi di conoscenza in merito alla situazione dei singoli uffici del distretto attraverso le dirette illustrazioni e informazioni fornite da ciascuno dei rispettivi Presidenti.

In ultimo, non si può non fare cenno alla serie di riforme che hanno toccato tra il 2021 e il 2022 diversi rami dell’ordinamento giuridico, nate in parte sulla spinta del PNRR e in parte su richieste politiche e dell’opinione pubblica, che costituiscono appuntamenti importanti e nuove sfide e che necessitano del massimo impegno di studio, formativo e attuativo e di collaborazione per tutti e tra tutti gli operatori della giustizia, in primis la Magistratura, in un quadro complesso e pieno di incognite.

Ciò premesso, non si possono non rilevare alcuni aspetti critici di parte delle riforme, che a parere di molti commentatori esulano dal raggiungimento degli obiettivi del PNRR, quando addirittura in alcuni casi le previsioni normative non risultano in contraddizione con il raggiungimento degli obiettivi stessi, senza considerare il loro notevole impatto organizzativo sugli uffici giudiziari, già affetti da una cronica mancanza di risorse di personale fra i magistrati e gli amministrativi.

 

*
f.to Il Presidente della Corte Reggente Luciano Spina

 

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