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COPPOLA (MISTO) * SCUOLE MATERNE: « APERTURA A LUGLIO, È UN DIRITTO DEI BAMBINI IL TEMPO ESTIVO DI QUALITÀ »

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12.01 - lunedì 23 gennaio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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APERTURA SCUOLE MATERNE A LUGLIO: DIRITTO DEI BAMBINI A UN TEMPO ESTIVO DI QUALITÀ

Ho seguito con grande interesse il dibattito che si è tenuto domenica scorsa durante l’Assemblea della Federazione Provinciale Scuole Materne. I numerosi interventi, in particolare quello del presidente Giuliano Baldessari, hanno evidenziato la preoccupazione relativa ai bilanci delle scuole materne che sono in rosso a causa dell’impennata dei costi energetici e del riscaldamento. Ma uno dei punti cruciali più dibattuto è stato ancora una volta quello della scelta dell’apertura delle scuole materne a luglio. Un servizio sicuramente apprezzato da tante famiglie la cui modalità viene però contestata. La scuola dell’infanzia è il primo gradino dell’ordinamento scolastico, è aperta dal 1 settembre al 30 giugno e durante l’estate. Fino a prima della pandemia, le cooperative e le associazioni territoriali organizzavano centri estivi presso le strutture scolastiche, avendo un compito ludico-ricreativo. Quello che invece caratterizza la scuola dell’infanzia è legato all’istruzione, all’educazione e alla socializzazione. Non è un caso che si chiami “scuola”!

E’ un luogo di programmazione, aggiornamento, incontri interdisciplinari, progetti con la scuola primaria di collegamento. Non è un servizio assistenziale, anche se si occupa di conciliazione e l’apertura a luglio diventa problematica nei confronti delle maestre e anche dei bambini che in quel tempo hanno diritto di vivere in ambienti differenti da quello scolastico, in mezzo alla natura, in strutture dedicate al gioco e al tempo libero. Con una formazione del personale tesa a proposte adeguate all’età e al tempo libero. Così infatti si configurava l’offerta delle cooperative.

L’apertura a luglio ha avuto purtroppo come conseguenza di vanificare il loro lavoro posto che per anni gli operatori/e si sono impegnati nella conciliazione tra gli impegni delle famiglie e i diritti dei bambini a un tempo libero di qualità. Ricordo le importanti esperienze di vita all’aria aperta, di pet terapy, di laboratori teatrali e artistici, modulati secondo le capacità e i bisogni dei bambini, le uscite sul territorio con visite a mostre, castelli, musei. Inoltre, con l’apertura a luglio si affidano agli insegnanti compiti che non sono di loro pertinenza nel mese in cui normalmente si dedicavano a valutare il lavoro svolto e a programmare, mentre, per quanto riguarda i comuni, a svolgere lavori di manutenzione degli edifici. Stupisce come non abbiano sortito alcuna attenzione né ripensamento le criticità evidenziatesi soprattutto nelle scuole di città per il caldo asfissiante del mese di luglio che ha messo i bambini in condizioni di sofferenza fisica e creato molte preoccupazioni alle insegnanti.

Pur comprendendo le legittime aspettative delle famiglie e delle madri lavoratrici, non penso che questa sia la strada giusta da percorrere. Vengono vanificati diritti sanciti contrattualmente, ma soprattutto viene compromessa la qualità della cura e dell’accudimento di bambini piccoli, a fronte di estati particolarmente torride, con una offerta formativa che nonostante la buona volontà delle insegnanti non è certamente all’altezza delle proposte alternative al tempo scuola strettamente inteso così come proposte ed elaborate nel tempo da associazioni e cooperative. Ne fa fede il fatto che l’adesione a questa iniziativa giuntale sia tutto sommato limitata, a dimostrazione del fatto che le famiglie si sono poste il problema dell’adeguatezza della proposta.

 

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Cons. Lucia Coppola

Gruppo Misto/Europa Verde

 

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