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COPPOLA (EUROPA VERDE) * MONTE BONDONE (TN): « NO AL BACINO IDRICO ARTIFICIALE ALLE VIOTE, PER L’INNEVAMENTO ARTIFICIALE »

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10.34 - lunedì 17 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Si torna a discutere della realizzazione di un bacino idrico artificiale alle Viote per l’innevamento artificiale. Idea fortemente voluta da Trento Funivie che ha incontrato la contrarietà delle Asuc, della Circoscrizione, delle associazioni ambientaliste e di coloro che amano il Monte Bondone.

Si torna a parlare di sviluppo sciistico del Monte Bondone cavalcando controcorrente l’assurdità di investire a basse quote. Siamo proprio sicuri che investire in innevamento in zone che sotto i 2000 metri sono molto a rischio dal punto di vista degli sport invernali a causa dei cambiamenti climatici sia una buona idea? Come la mettiamo con la crisi idrica?

Non dimentichiamo inoltre l’alta valenza ambientale delle Viote, il suo ecosistema fragile e delicato, una zona umida complessa, la cui origine viene fatta risalire all’intorbamento di un vasto lago che si è formato nel suolo morenico lasciato dalle glaciazioni. Tuteliamo la sua splendida vegetazione, con specie protette di grande valore naturalistico, il pregiato Orto Botanico che non coltiva solo specie alpine ma anche fiori e piante tipiche delle altre catene montuose più importanti, Himalaya, Ande, Montagne Rocciose.

Le praterie, i pascoli che producono pregiata fienagione, utilissima anche a livello curativo; le specie animali caratteristiche di quella zona, anfibi, coleotteri, tritoni, volpi, ungulati, urogalli. Le Viote sono una riserva naturale che per la sua originalità, bellezza e ricchezza di opportunità basta a se stessa. Un ecosistema che si sostiene e che regala in tutte le stagioni un ventaglio di opportunità e meraviglie incomparabili agli umani rispettosi e amanti della montagna non sfruttata e non abusata.

Questi luoghi speciali non dovrebbe essere oggetto di trattativa privata! In tutto questo panorama di ecosistema autosufficiente che cosa c’entra un bacino artificiale? E la prossima mossa quale sarà? Forse il campo da golf? E poi che altro? Spiace constatare che non ci si renda conto che il valore aggiunto del Bondone è la sua sostenibilità ambientale anche a livello turistico.

Già il monte Bondone subisce durante la stagione invernale un attacco pesante: si pensi alla musica sparata a chiodo, all’illuminazione eccessiva in notturna, al disturbo conclamato di specie protette come i galli cedroni, al carosello delle auto e all’inquinamento dei tubi di scappamento, ai parcheggi ovunque.

Certo le attività umane, in primis il turismo cosiddetto dolce, devono avere un ruolo importante anche nelle aree protette, nella famosa Rete delle Riserve che tutto dovrebbe contemplare, rispetto, tutela, attività antropiche, benessere delle persone e anche degli animali, esseri senzienti. Economia e sostenibilità possono andare a braccetto. I turisti ne danno molteplici segnali, essendo spesso più avanti delle istituzioni.

Le alternative ci sono e dobbiamo prepararci per tempo. Per esempio incentivando attività sportive non energivore, non impattanti e non inquinanti, che non sconvolgano il paesaggio, rispettando anche chi la montagna la cammina, col passo lento e cadenzato che consente di ammirare la meraviglia di quei luoghi. Scarsa lungimiranza, miopia politica e rincorsa del profitto a tutti i costi rischiano di apportare danni irreparabili ad un territorio unico e prezioso. Siamo ancora in tempo per fermarci.

 

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Cons. Lucia Coppola

consigliera provinciale/regionale-Gruppo Misto/Europa Verde

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