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COPPOLA (EUROPA VERDE) – INTERROGAZIONE * PANDEMIA: « QUANTI PAZIENTI AFFETTI DA SINDROMI POST COVID SI SONO RISCONTRATI FINO AD OGGI IN TRENTINO? »

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16.41 - mercoledì 29 settembre 2021

Il 3 maggio scorso avevo presentato una interrogazione con la quale chiedevo alla Provincia informazioni sui percorsi di presa in carico da parte dell’APSS dei pazienti post Covid. Ad oggi non ho ricevuto una risposta.

Il direttore della struttura complessa di Cardiologia con Utic (Unità Operativa Terapia intensiva cardiologica) del Cardarelli di Napoli, in qualità di presidente del Congresso “Hot topic in cardiologia”, che per due giorni ha portato a Napoli i maggiori esperti provenienti da tutta italia, spiega: “Iniziamo ad avere un quadro chiaro del danno prodotto dalla pandemia e stiamo registrando una vera e propria emergenza per quel che riguarda le cardiopatie dilatative post Covid, quella che in ambito cardiologico potremmo definire la malattia del futuro”. Prosegue: “la cardiopatia dilatativa post ischemica e post Covid sarà la malattia con la quale dovremo fare i conti nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Esiste uno stretto legame con il virus SarsCoV2, perché cuore e polmoni sono interconnessi, la sofferenza dell’uno si riflette sull’altro”.

Altra emergenza, rivelano gli specialisti, è data dalle miocarditi post Covid, sempre più frequenti. «Tutti ormai hanno la percezione che il Covid attacchi solo i polmoni, non è così. Il virus colpisce il nostro organismo in modo sistemico – spiega il direttore – non a caso stiamo riscontrando un alto numero di miocarditi, anche serie, che alla lunga, soprattutto se non trattate, possono essere fatali».

I medici di tutto il mondo hanno riscontrato inoltre nelle persone colpite dal Covid complicanze neurologiche molteplici e spesso prolungate nel tempo. Non solo la perdita di olfatto e gusto, uno dei campanelli d’allarme e sintomo diffuso dell’infezione, ma anche problemi più gravi: dall’encefalopatia, all’ictus. Circa il 25% dei pazienti Neuro-COVID manifesta l’encefalopatia acuta ovvero uno stato di confusione mentale, perdita di attenzione e memoria, stato di agitazione, fino ad una alterazione dello stato di coscienza e al coma.

La cefalea associata a Covid è frequente e non sempre di breve durata, infatti in circa il 50% dei casi diventa cronica e dura oltre 2 settimane, mentre in quasi il 20% dei casi ha una durata superiore ai 3 mesi.

Da tutti gli studi che si stanno susseguendo è emersa la necessità di ripensare i percorsi assistenziali alla luce di queste nuove esigenze di salute che si affermeranno come predominanti una volta che ci saremo lasciati alle spalle la fase acuta dell’emergenza che stiamo vivendo. Naturalmente col tempo si affineranno le conoscenze e si potranno studiare strategie sempre più efficaci ma nel frattempo ci si deve attrezzare per affrontare in maniera efficace questi spesso importanti problemi creati dal Covid.

Studiosi ritengono che sia necessario creare Centri di riferimento territoriali e strutture con percorsi ad hoc per i reduci da Covid-19, oltre che investire sulla formazione specifica del personale sanitario per questo tipo di disturbi.

 

Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia per sapere:

se è stato avviato un monitoraggio sulle condizioni di salute dei pazienti post – Covid, in particolare con postumi a breve, medio e lungo termine;

quanti pazienti affetti da sindromi post Covid si sono riscontrati fino ad oggi in Trentino;

quali sono state le patologie riferite al post Covid più frequentemente rilevate;

se sono state riscontrate in Trentino cardiopatie dilatative e miocarditi rinconducibili ad una complicanza post Covid;

se è stata effettuata una stima di quanti saranno in un prossimo futuro in Trentino i pazienti cosiddetti “long Covid”;

le modalità attuali di presa in carico dei pazienti affetti da patologie post Covid;

se l’APSS intende attivare protocolli, percorsi, strutture e servizi dedicati alla sindrome Long Covid;

se si intenda investire sulla formazione specifica del personale sanitario per affrontare efficacemente questo tipo di disturbi;

se per le prestazioni di follow up si intenda prevedere uno specifico codice di esenzione ticket, valido per tutti i controlli collegati al Covid.

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Cons. Lucia Coppola

consigliera provinciale/regionale Gruppo Misto/Europa Verde

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