E’ arrivata, non inattesa, la bocciatura in sede di conferenza provinciale dei servizi del progetto Guerrato per il nuovo ospedale di Trento. Il progetto non è idoneo dal punto di vista tecnico.
Si apprende oggi dalla lettura dei quotidiani che ci sarebbero due correnti di pensiero fra i dirigenti provinciali Giancarlo Ruscitti e Raffaele De Col. Il primo riterrebbe più opportuno realizzare il nuovo ospedale nell’area San Vincenzo, il secondo preferirebbe mantenere la sede fino ad ora pianificata alle Ghiaie.
Che sia in corso questo dibattito ai massimi livelli amministrativi per la localizzazione di una struttura di cui si discute ormai da decenni, essendo dovuti anche ricorrere ad adeguamenti urbanistici ed avendo creato in quella sede la protonterapia, è veramente sorprendente.
Si attende inoltre una decisione ultimativa della Giunta provinciale per l’inevitabile annullamento della gara di appalto.
È evidente che con le mutate esigenze della sanità trentina non basta annullare la gara ma sarebbe opportuno rivalutare le dimensioni e la localizzazione del nuovo ospedale, mettendo finalmente fine a diatribe interne all’apparato amministrativo.
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Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia per sapere:
se non ritenga opportuno procedere all’annullamento dell’attuale gara di appalto, prevedendo la costruzione di un nuovo ospedale trentino, tenendo presente i cambiamenti intervenuti in questi anni in ambito sanitario ed evitando quindi di dare ai trentini un ospedale che sia già vecchio in partenza;
se non ritenga necessario ridiscutere quindi la strutturazione logistica e l’ubicazione del nuovo ospedale. Un ospedale ormai di vecchia concezione, il covid e le prospettate nuove e possibili epidemie analoghe suggeriscono questa ipotesi. Anche la nuova facoltà di medicina ha ampliato le esigenze di spazi e di funzioni;
considerato inoltre che la scarsa attrattività per il personale altamente specializzato, sia medici che tecnici, è uno dei tanti problemi della nostra sanità, se non ritenga di affrontare urgentemente anche questa problematica in modo da ridurre il numero consistente di accessi a strutture extra-provinciali da parte dei pazienti trentini.
Cons. Lucia Coppola
Consigliera provinciale/regionale- Gruppo Misto/Europa Verde
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